News

Brave: il fuoco in Scozia

Capita di essere all'estero (Berlino nella fattispecie, un posto di cui non ci dimenticheremo) e di accorgersi che svariati film sono già nei cinema al contrario della nostra Italia. Al solito, verrebbe da pensare con una certa malignità, ma a parte questa menzione non andremo oltre sull'argomento. Anche perchè l'argomento vero è Brave, l'ultima fatica Pixar, che abbiamo visto in inglese per voi. E ne abbiamo da dire.

Ci piace chiamarlo così, con lo spoglio titolo originale, piuttosto che il Ribelle – The Brave con cui uscirà nelle nostre sale a Settembre; e ci piace molto, possiamo dirlo con pretenzioso orgoglio, averlo visto nell'originale idioma che trasuda Scozia da ogni poro. Pensiamo anzi che le voci – di attori come KellyMacdonald, Billy Connolly, Robbie 'Hagrid' Coltrane – siano un grosso componente del fascino di questo film, e che i loro accenti scozzesi gli infondano una vitalità che è il suo grosso punto di forza. Più di tutto il resto.

Ma andiamo in ordine e per gradi. Prima di tutto menzionando La Luna, il cortometraggio che come da tradizione precede il film: questa volta è un prodotto dal grande cuore italiano, dato che è farina del sacco del genovese Enrico Casarosa, e che nei piccoli dettagli, come i vestiti del trio di protagonisti, richiama alla nostra storia. E' un racconto delicato di rapporti famigliari – figlio, padre e nonno – sospeso tra il mare e le stelle, che a questo redattore ha fatto annusare un leggero odore di Ghibli. E merita.

Brave stesso è un racconto che parla di famiglia prima di tutto. Di una famiglia reale non priva di problemi, specialmente quando questi sono nell'eterno conflitto tra aspirazioni e responsabilità. In fondo Merida del clan DunBroch, la primogenita principessa dai capelli di fuoco, è un'adolescente che tutto vorrebbe meno che venire data in sposa all'erede di un clan alleato per preservare gli equilibri politici e le tradizioni, mentre passerebbe tutto il tempo a tirare frecce con precisione infallibile ed esplorare ogni angolo della sua bellissima terra. Più che il padre, re guerriero che solo l'astio per un antico orso spettrale può distrarre dal carattere bonario, è la razionale madre Elinor a farle da avversario e scontrarsi con lei più volte per metterla davanti ai suoi doveri. Ed è questo rapporto che rischia di strapparsi tirato dai desideri opposti di madre e figlia, e che porterà Merida a fare una scelta avventata per essere fedele a se stessa. A sbagliare, a mettere a rischio l'intero regno e a impegnarsi con foga guerriera per ricucire tutto.

Qui ci fermiamo perché, anche se Brave in fondo è una storia classicissima dalle radici salde nelle fiabe, l'avvenimento che dà vero fuoco alle polveri è qualcosa che esce piuttosto inaspettato e ci premuriamo di non rivelarlo. E' anche una vicenda particolarmente concisa (93 minuti di durata) con pochissime sottotrame (la storia ancestrale del regno e, se vogliamo, la perenne fame dei fratelli minori di Merida) e la generale prevedibilità di una storia che non è affatto difficile vedere, dopo quel punto, come finirà: anzi, ci porta direttamente al valutare la pellicola.

Emerge quasi il bisogno di valutare Brave secondo due canoni: come film a sé e come primo film Pixar originale dopo Wall-E e Up! A questi due film Brave si pone quasi in antitesi: dove i primi due osavano con scelte poetiche quanto rischiose nel panorama di film d'animazione americani ad alto budget, come le poche parole del film sul robottino e la sequenza iniziale di Up!, questa è una storia molto classica e provvista di elementi (protagonista vivace e irruenta, comprimari mai privi di un lato umoristico, maledizioni e rimedi) facili da riconoscere. Il rischio sembra di più nell'ambientazione, che evita il fiabesco disneyano come lo conosciamo per immergersi nella più rude ma vitalissima Scozia, dove gli orsi neri sostituiscono i draghi come simboli di paura, bestie spaventose da combattere. Certo, possiamo definirlo un rischio minore.

Ma (pur continuando a sospirare per la cancellazione di Newt, quello sì che prometteva di essere un'ulteriore rottura) non possiamo neanche permettere che le aspettative tramutino ogni cosa in delusione. Perchè delusione proprio non è, ma un altro pollice in su per la Pixar. 

Diamo bando alle pretese: Brave evidentemente non voleva essere il nuovo Wall-E – per quanto questo redattore potesse sperarlo – ma una storia già raccontata, soltanto avvolta in una veste splendida e una vitalità fiammante. Accompagnata da bellissimi colori (il verde della terra e dei vestiti, il blu dei fuochi fatui che preannunciano il mistero, il rosso dei capelli di Merida) e da musiche che portano avanti l'innegabile fascino dei racconti celtici, rafforzata dalle voci degli attori – ripetiamo: il consiglio forte è di vederselo anche in lingua inglese – è una storia che vedremo rapidamente entrare tra i Classici: in fondo sembra fatta apposta per quello.

Lo stesso odore d'Europa – che con l'Italia di La Luna fa doppio – continua a richiamarci quest'idea di fiabesco, di vecchi racconti che tornano. E a volte non ci serve altro che una storia vecchia che si ripete.

Da non perdere questa settimana su Orgoglionerd

🦹🏻Deadpool & Wolverine si svela nel nuovo trailer ufficiale
The Witcher si concluderà con la quinta stagione
 
💔L’ultimo film di Detective Conan ha posto fine a una ship lunghissima (e i fan sono devastati)
 
🎞Quentin Tarantino abbandona il suo nuovo film? Cos’è successo?
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button