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Epic Twitter Battle: quando i musei se le danno sul web

La Battaglia dei Bastardi per la conquista di Grande Inverno, quella dei  Campi di Pelennor per la salvezza della bianca città di Minas Tirith o semplicemente il gelido scontro del pianeta di Hoth per sconfiggere le forze dell’Impero. Tutte grandi battaglie che fanno balenare alla mente un sola parola: epica. Perché diciamolo, se la filmografia ci insegna qualcosa, una battaglia per poter guadagnare questo aggettivo ha bisogno di almeno 3 fondamentali componenti: due nemesi impegnate in una strenua lotta alla supremazia, armi all’ultimo grido ed animali dalle più disparate fattezze. Ma mentre queste battaglie si sono fatte strada a suon di spadate sul piccolo e grande schermo, ce n’è una che ha imperversato nella realtà.Silenziosa ma pregna di tutte le caratteristiche essenziali per ogni epico scontro,  e quindi egualmente degna della nostra attenzione delle precedenti. Tutto nacque una giorno, era l’ora di pranzo, quando un comune utente Twitter, noto come Bednarz ai follower, ha deciso di esternare una sua più che lecita perplessità al web e taggando i diretti interessati, ha domandato all’oracolo dal chiamato Internet: “Chi vincerebbe in una battaglia tra le cose esposte nel Natural History Museum e quelle dello Science Museum di Londra? “ Per fugare ogni dubbio sulla serietà della domanda, ha specificato “Quale esibizione o oggetto vi aiuterebbe a vincere? #askacurator.  Sarà per mero esibizionismo, per il sanguinolento campanilismo che anima i due vicini musei o sarà per l’efficacia dell’hashtag aggiunto in coda, la risposta non ha tardato ad arrivare. Il bianco uccello ha cinguettato, consegnando al mondo una tra le più epiche battaglie della storia del web. Entrambi i musei hanno colpito duro e, da bravi amanti dei duelli,  vogliamo rendervi partecipi di ogni stoccata inferta, documentando per i posteri l’epico scontro e proclamando insieme il vincitore. 
Il Museo di Storia Naturale è stato il primo a colpire, rispondendo con un laconico: “Abbiamo i dinosauri. Non c’è gara.” Breve, conciso, arrogante ed efficace. Dritto al punto, dritto in faccia. Su questo non ho niente da commentare. L’arma del dinosauro sarà anche poco originale, ma ammettetelo, è sempre efficace. Insomma a chi non piacciono i dinosauri?! E poi son stati i primi a rispondere, 100 punti (su 100 massimi) per l’M.S.N.
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L’avversario non si fa intimidire dalla spavalderia preistorica e decide di unirsi al campo di battaglia: “E’ pieno di fossili antichi, ma noi abbiamo robot, uno Spitfire  e veleni antichi. Boom”. Cercherò di ignorare la vocina interna che sta urlando “Nooo, i fossili non sono mai abbastanza! ERESIA!” ed essere obbiettiva. Per quanto robot, aerei da guerra e veleni possano essere interessanti, la risposta è obbiettivamente poco convincente e troppo generalista per risultare in un colpo ben assestato. Scrivere un elenco di cose porta a prediligere la quantità all’effettiva sostanza: Dragon Ball ci insegna che una serie di colpi di dubbia intensità spesso non reggono il confronto con uno assestato alla massima potenza e spesso si tratta di uno spreco di energia che risulta in un fallimentare KO. Il Boom finale però convince, 40 punti per il museo delle scienze. 
Ed infatti il Museo di Storia Naturale vede la debole zampata dell’avversario e prontamente replica con “Abbiamo dinosauri robot, Pterodattili e le creature più velenose sulla Terra. Più vulcani e terremoti… E Pesci Vampiro, il tutto allegando una foto della “creatura” per rendere al meglio il concetto. E qui la guerra si scalda. “Hai tirato fuori robot, cose volanti e roba velenosa? Ecco, ce l’abbiamo anche noi, ma migliori!” sembrano replicare i “naturalisti”. E per attirare la simpatia del pubblico, si giocano la carta del pesce vampiro: non importa cosa sia realmente o il motivo per cui sia stato chiamato così, l’attenzione è stata catturata semplicemente dalla parola. Mossa ruffiana ma efficace. E giusto per aggiungere strafottenza al tweet, vengono nominati vulcani e terremoti che, anche se passano inosservati se confrontati al resto delle cose nominate, sono aggiunti all’elenco per sminuire ulteriormente l’avversario. Complessivamente questa è un’azione che meriterebbe il massimo del punteggio, ma l’eccesso a volte può risultare antipatico, quindi concediamo 80 punti da sommare ai precedenti per il Museo di Storia Naturale. 
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Dopo il parziale di 180 a 40 per i “naturalisti”, lo scontro continua con un paio di stoccate a tema sirene, meteoriti e missili, che valgono 40 punti a testa. Ma ecco che, appena il Museo di Scienze Naturali menziona la propria raccolta di scarafaggi, quello di Scienze assesta un colpo epico che vale quasi il K.O. istantaneo: “Vediamo i vostri scarafaggi e … li distruggiamo con uno stivale”. In allegato la foto dello stivale, una finezza da non sottovalutare. Gli “scienziati” hanno imparato dai loro errori e reagiscono nel miglior modo possibile: con ironia, sminuendo, quasi ridicolizzando, l’avversario. Una mossa che vale 140 punti su 100 ed un caloroso abbraccio.
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I curatori del Museo di Scienze Naturali sono punti nel vivo e rispondono prontamente: “Non c’è mai un solo scarafaggio. E noi sciogliamo tranquillamente la vostra plastica con la nostra lava.” La gif dell’esplosione lavica mostra tutta la loro rabbia. Non si aspettavano una risposta tanto efficace dagli avversari dopo l’iniziale vantaggio e questo gli brucia.  Lo scambio continua sul tono ironico, gli “scienziati” sperano di spegnere il fuoco scaturito dalla lava con una antica macchina antincendio, i “naturalisti” citano il Trono di Spade per evocare i draghi (di mare) dal Libro dei grandi Draghi- Marini di Thomas Hawkins. Il Museo delle Scienze scappa dai draghi rifugiandosi nel loro batiscafo, che secondo gli esponenti del Museo di Storia Naturale non è al sicuro con la loro mostra sui fossili marini che potrebbero digerirlo facilmente. 
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Dopo queste ultime battute, la battaglia si perde nei meandri del web intermezzata da commenti entusiasti e da spunti di argomentazioni offerti dagli utenti di Twitter. Impossibile decidere chi ha vinto, ma obbiettivamente è giusto il pareggio. Nonostante i diversi tempi di reazione, entrambe le fazioni hanno saputo sferrare colpi implacabili, la cui sagacia ed ironia ha conquistato il web. Stando alla provocazione hanno saputo vendere le proprie esposizioni, dando un’infarinatura generale delle meraviglie che troviamo esposte, celebrando e promuovendo la scienza in uno tra i modi più  originali e divertenti. Chiamatemi pure ignava ma il mio cuore piange all’idea di dover scegliere un vincitore (almeno dopo il “recupero” avvenuto con la “mossa dello stivale”) quindi lascio a voi l’ardua sentenza: Chi fareste vincere? Abbiamo scherzato, ma spero vi siate diverti quanto me ad assistere alla battaglia qui trovate il link con tutti i post e commenti, fateci sapere! In ogni caso, viva la scienza!


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