Cultura e Società

Extended Art: Carte Magic come tele per i nuovi pittori

Si sa, necessità fa virtù e anche nel mondo nerd c’è chi si reinventa, trovando nuovi modi per esprimere la propria arte e la propria passione. E’ il caso di Florinda Zanetti, una giovanissima illustratrice italiana che ha cominciato da qualche tempo ad occuparsi di Extended Art, molto diffusa all’estero, ma ancora poco conosciuta in Italia. Abbiamo contattato Florinda per farci spiegare un po’ di cosa si tratta. Ecco cosa ci ha detto:

ON: Ciao Florinda e benvenuta. Per rompere il ghiaccio, parlaci un po’ di te…
FZ: Ciao a tutti! Innanzitutto grazie mille per la vostra intervista, seguo molto la vostra pagina Facebook. Mi presento mi chiamo Florinda Zanetti, sono una pittrice e illustratrice fantasy. In questo momento oltre a fare illustrazioni per libri e romanzi mi occupo di artworkare carte da gioco di Magic the Gathering e frequento la scuola Comics Internazionale di Firenze.
ON:  Ci spieghi in due parole cos'è l’extended art?
FZ: Extendedart o Alteredart è un nuovo tipo di movimento artistico basato sul modificare e personalizzare le carte da collezione di Magic: The Gathering ma anche di Yu Gi Oh, questa pratica è molto famosa in America e in Europa, qua in Italia era presente da molti anni ma in pochi la praticavano in modo professionale.
ON:  Come hai iniziato a fare extended art?
FZ: Proprio due anni fa stavo dipingendo un quadro ad olio, un mio amico arriva e mi lancia sul tavolo da lavoro 4 carte, io lo guardo e faccio: “belle, me le regali?”, e lui: “si, ma le devi estendere”, e io perplessa gli faccio: “in che senso?” e lui mi spiegò che dovevo dipingere in modo che l’illustrazione originale della carta si estendesse fino ai bordi, e così iniziai, divenni un’ artworker, e nacque la mia pagina “ExtendedArt FZ”. Ammetto che iniziai prendendolo come un gioco e come esercizio, sapevo che per diventare una brava pittrice dovevo saper imitare i colori e ricreare le sfumature mescolando i colori giusti, per questo pensai subito che dipingere sopra le carte Magic ricreando i colori era un ottimo esercizio di memoria e di percezione visiva.
ON:  Di solito come procede il tuo lavoro su una carta?
FZ: Innanzitutto devo sapere dal cliente come la vuole (estensione, fullartwork o con un artwork), dopo passo a fare delle bozze con photoshop così da mostrare al cliente il risultato finale per poi procedere nella realizzazione. Spesso mi diletto a fare speed painting e a caricarli nel mio canale youtube, in modo che tutti i miei clienti vedano come tratto le loro carte e che si sentano sicuri a lasciarle tra le mie mani.
ON:  Recentemente hai pubblicato sulla tua pagina Facebook la foto di un Mox Smeraldo poco prima di estenderlo. Si tratta di una delle carte Magic di maggior valore (attorno ai 600 $). Sei spaventata quando lavori su queste rarità o lusingata per la fiducia che ti danno i tuoi clienti?
FZ: Inizialmente quando mi proposero le prime carte di alto costo come Tarmogoyf e terre Dual ero molto ma molto agitata, quindi cominciai a chiedere ai miei clienti di non dirmi mai il loro costo così da essere più sicura quando ci lavoro e così facendo mi sono resa conto che è facile, basta non pensarci troppo, buttarsi a capofitto nel progetto e dipingere come se dipingessi un quadro. Il Mox che mi hanno appena spedito è uno dei lavori piu “tosti” che io ho avuto quest' anno, non voglio deludere il cliente anche perchè se questo lavoro va a buon fine, sono sicura che ne avrò degli altri simili.
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ON:  Quale dei tuoi lavori ritieni sia il più riuscito? A quale invece sei più affezionata?
FZ: Non ho molte preferenze, ho amato le mie piccole opere d' arte dal momento in cui le ho realizzate ma posso dire che amo da impazzire lo “Smaug” (il drago del film Lo Hobbit) che ho realizzato sulle City of Traitors ma anche gli Iron Karn e i tanti Jace Scultore di Menti che ho fatto in diversi modi tra cui in stile dipinto “La notte stellata” di Van Gogh, l'Urlo di Munch e tra poco ne dovrò fare uno in stile Dalì.
ON:  In un tua precedente intervista spiegavi che la cosa più difficile quando si estende una carta, è riuscire a riprodurre esattamente i colori usati dall’artista, cosa che richiede una certa esperienza e competenza. Quanto ti ha fatto crescere artisticamente e tecnicamente l’extended art?
FZ: Forse i primi mesi che ho iniziato a fare artwork ho avuto un minimo di difficoltà nel mescolare i colori e trovare la giusta tonalità di colore, adesso sono molto sicura di me, non ho più il problema di fare le sfumature sulla “tavolozza”, ora riesco ad andare direttamente sul disegno e creare la sfumatura sul momento. Questo “studio” mi ha fatto crescere molto, infatti quando realizzo delle illustrazioni fantasy o riproduco un immagine  riesco ad essere molto più veloce, una qualità che due anni fa non avrei mai pensato di avere o di esercitarla così tanto da sentirmi sicura di me e sicura delle mie qualità da artista. La mia percezione visiva è cresciuta molto velocemente ora so distinguere bene i livelli di un paesaggio, e riesco a identificare la tridimensionalità di un oggetto con il semplice studio delle luci e delle ombre. Naturalmente non solo dipingendo sulle artwork ma anche studiando alla comics ho iniziato a migliorare molto e a scoprire nuove tecniche pittoriche che oggi utilizzo nel mio lavoro da illustratrice e artworker.
ON:  Quali sono i tuoi illustratori di carte Magic preferiti?
FZ: Ce ne sono molti ma quelli che io ammiro di più sono: Terese Nielsen, Rob Alexander, Jhon Avon, Rebecca Guay, Steve Argyle, Lucio Parrillo (a breve sarà il mio prof alla comics!) e molti altri!
ON:  In questo momento di occupi anche di altro?
FZ: Si, stò lavorando con un team di Roma per la realizzazione di diverse applicazioni per guide turistiche degli fori imperiali e altri tipi a scopo artistico, il mio ruolo è quello di curare l estetica del mondo 3D che hanno realizzato aggiungendo personaggi dell'epoca illustrati da me.
ON:  Che consiglio daresti a chi vuole cimentarsi nell’extended art?
FZ: È difficile dare consigli buoni ai ragazzi che vogliono provare a fare l' artworker, è questione di sperimentare tante tecniche, di perdere settimane e mesi nel trovare la tua tecnica artistica adatta a te e al tuo stile, naturalmente per diventare un artworker non bisogna impugnare da un giorno a un altro un pennello e dire di saper dipingere, sarebbe meglio avere una buona base di disegno e pittura per andare sul sicuro quando lavorerai in carte dal costo elevato.
Trovate Florinda su Facebook, Pinterest e Youtube.

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