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Guscio: il nuovo podcast che parla di psicoterapia

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Guscio podcast di psicoterapia

Ha origine da un’esperienza di psicoterapia lunga 5 anni il nuovo podcast di Mariachiara Montera. Dopo il successo di Lingua, torna su Storytel con Guscio: un podcast che parla di psicoterapia in maniera intima e onesta. Sarà raccontata dal punto di vista più personale di chi ha scelto di intraprendere questo percorso. Attraverso 1 prologo, 6 episodi e 1 cena, le storie personali di Mariachiara, Massimo, Marianna e Sara si intrecciano, per risolvere dubbi e svelare gli strumenti della terapia, raccontando – con i loro percorsi – come questa lavori sulla consapevolezza e quanto possa essere motore di cambiamento.

Prodotto da Storytel e disponibile in esclusiva sulla prima piattaforma europea di audiolibri e podcast a partire dal 4 ottobre. Guscio è un podcast che cerca di offrire risposte, e a sfatare miti e paure ancora troppo spesso taciute attraverso il punto di vista e l’esperienza concreta di chi, la porta della psicoterapia, l’ha aperta anni fa.

Storytel è la prima piattaforma europea di audiolibri e podcast. Lanciata in Italia il 27 giugno 2018, vanta un catalogo di più di 500mila titoli, tra cui molte esclusive, in continuo aggiornamento. Nel 2020 ha superato il milione e mezzo di abbonati al mondo.

Perché andare in terapia e perché spesso non ci si decide a farlo? Se andiamo in terapia significa che siamo deboli? La psicoterapia ti aiuta a cambiare l’idea che hai di te? La terapia può essere un supporto per capire come ci sentiamo? Se vado in terapia, risolverò i miei problemi di cuore? E: la terapia è dolore? Guscio non narra la terapia come qualcosa di rapido, o come di qualcosa che semplifica del tutto vite che non sono semplici. Racconta invece all’ascoltatore come ci si può perdonare, o come giudicarsi di meno, e questo può essere la rivoluzione più potente di tutte.

Guscio è semplicemente questo: quattro amici che durante una cena si raccontano, tra un bicchiere di vino e un cavolfiore, tra psicofarmaci, famiglie e orgoglio. E un elemento estraneo: microfoni,  strumenti di registrazione e un’intera troupe a cogliere ogni loro singola parola.

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