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Il settimo figlio e la ‘vittoria’ dei cattivi

Da che mondo è mondo il tema essenziale di ogni storia è l'interminabile lotta tra il bene ed il male; che sia contro un lupo, un Ainu  o un alieno giallo, il nostro protagonista dovrà avviare una tremenda lotta per ristabilire la pace, salvare la terra o ritrovare la nonna.
Più storie vengono scritte o narrate e più facile sarà la probabilità di incapparne in una, con questo tema, già sentita ed il rischio della ripetitività è dietro l'angolo. 
Per questo motivo, una "nuova" storia che vuole immedesimarsi in questo immenso tema deve distinguersi in qualche modo, "Il settimo figlio" ci è riuscito e la sua arma più efficace è stata il carisma.
Un carisma davvero affilato, penetrante, possente! 
No, non stiamo parlando del giovane Tom Ward, il protagonista di questa storia, che si ritrova catapultato in un magico e terribile mondo essendo il settimo figlio di un settimo figlio, condizione fondamentale per poter diventare uno "Spook", un mago-cacciatore di streghe e difensore del bene; non stiamo parlando neanche del maestro Gregory, insegnante della potenziale recluta e spook veterano e ormai consumato.
Stiamo parlando di lei, anzi, di loro! dei personaggi che siamo stati abituati ad odiare, del male da combattere, dei cattivi delle storie. Un gruppo fantastico ed affascinante composto da mutaforma, assassini, maestri di spade e streghe, capeggiato dalla vera protagonista di questo film, Madre Malkin, la regina dell'oscurità.

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Per quanto i buoni si possano impegnare, tutti i loro sforzi non ribaltano la situazione creata, il gruppo dei cattivi sembra sempre e comunque vincere scenicamente su tutti e tutto. 
A parte madre Malkin, fuggita dalla sua prigione grazie alla nuova luna di sangue che le ridona parte dei poteri, sappiamo davvero poco di questi terribili individui, alcuni occupano la scena per pochi istanti, altri non parlano neanche ma ci piacciono, tifiamo per loro! Vogliamo conoscerli meglio, vogliamo sapere di più, vogliamo vedere di più. Ma purtroppo sappiamo quanto sono cinematograficamente fuggevoli i cattivi nelle storie.
Sono loro che fanno il film. Rubano la scena (per fortuna) all'addestramento del giovane Tom e alla patetica storia d'amore che immancabilmente sboccia durante la lotta tra le due fazioni, appare infatti il personaggio di Alice, la bella di turno, di una tale piattezza ed irrilevanza scenica da lasciarci disorientati e invogliandoci nuovamente a tifare per il lato oscuro.
Ed oscuro è un po' tutto il film; luoghi ed abiti degli stregoni sono ricamati nell'oscurità, tra tutti spicca la decaduta dimora della Strega Malkin ed il suo abito confacente al corpo di una stupenda Julianne Moore che domina la scena sottraendola persino al premio oscar Jeff Bridges (Maestro Gregory).
Vi basteranno pochi minuti e condividerete il punto di vista dei cattivi e la trama non sembrerà più così banale ed i buoni non più così buoni. Il loro carisma, in questo film, è logoro, sono solo delle luci bianche, noiosi paladini della giustizia che applicandola, affrettano, di gran carriera, la fine del film.
Se amate i cattivi questo film vi piacerà! se non li amate, imparerete a farlo.
La cosa certa è che avrete tutti, come noi, un' irrefrenabile voglia di leggere la serie de "L'ultimo apprendista", di Joseph Delaney, da cui questo film é tratto.
Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 19 Febbraio 2015.

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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Commenti

  1. Se siamo nerd siamolo fino in fondo: un AINU. Non un AINUR. Dire “un Ainur” è sbagliato 2 volte:
    1) Nella lingua originale Ainur è plurale quindi al più sarebbe stato accettabile “uno degli Ainur”
    2) Nella lingua italiana le parole prese da altre lingue non vanno declinate al plurale secondo le regole originarie ma vengono cristallizzate nella loro forma singolare.

    u_u

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