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Io Sono Iron Man

C’è un solo modo per leggere questo articolo. Dove avete lo stereo? No, le casse del computer non vanno bene, per certe cose serve lo stereo. Ci siete? Ok, prendete l’album Paranoid, Black Sabbath, 1970, non ce l’avete? Procuratevelo. Traccia Iron Man.
Tutto volume. La canzone non parla di quest’Iron Man, è un’altra cosa, ma non importa, capirete al volo.
Ora, non è sufficiente, dovete andare in cucina, in garage, in bagno, insomma, ovunque possiate trovare qualcosa adatto per farvi da casco. Dovete sentire del metallo intorno alle tempie, guardare il mondo da una feritoia, ascoltare la vostra voce soffocata dal peso di un’armatura. Perfetto. Ora play. La sentite? La chitarra che arriva… ecco, così si legge un articolo su Iron Man.

Gente, parliamoci chiaro, quanti di voi andrebbero a vedere un film Marvel se non ci fosse Tony Stark (Robert Downey Jr.) a sdrammatizzare la situazione? La cara brigata degli Avengers non ha niente da invidiare a nessuno, singolarmente sono tutti buoni elementi, chi più chi meno. Ognuno di loro è amato ed apprezzato per un sacco di motivi. Cap, Thor, ottimi eroi, Hulk… beh, è Hulk, di lui non ci si può lamentare. Ma Tony è il motore di tutto, Tony è il genio, senza di lui tanti giocattolini dello Shield non ci sarebbero e probabilmente, questo la Marvel non lo dice, ma se c’è qualcuno al mondo in grado di trovare una fidanzata a quel noioso bacchettone di Cap è proprio Tony il playboy, Tony il filantropo, Tony il genio (pare al secondo posto, subito dopo Reed Richards, ma non c’è una partita a “Sassso, Carta, Forbici, Lizard, Spock” a dimostrarlo).
Ah, per chi non lo sapesse, Tony Stark è anche miliardario, viste le sue varie qualità questo suona quasi come “un di più”.

Questo però è solo il profilo di Stark, il profilo dell’uomo, dell’umano dietro/dentro la macchina. Umano che per altro, a dirla tutta, qualche difettuccio ce l’ha, tra i più gravi, oltre agli acciacchi di salute e al carattere a volte troppo esuberante, c’è il suo peggior nemico. Un nemico così grosso e cattivo da rischiare di essere il cattivo del terzo film della sua recente saga, stiamo parlando dell’Alcool. Quello che rende simpatico Tony Stark infatti è proprio la sua umana vulnerabilità, i suoi vizi, il fatto che non cerchi in ogni momento, come fa Cap, di diventare il “Capitan America” della situazione… lo dice già il nome, è quasi proverbiale.
Mettiamo per un attimo da parte il fatto che è un genio, playboy, miliardario, filantropo, per il resto è tale e quale al vostro amico che ha un problema, che ha bisogno di una mano. Non aspettatevi che il vostro amico voli via con dei razzi sotto i piedi però, non succederà. Anzi, è più probabile che vi prenda in giro perché lui avrà pur dei problemi, ma voi son due minuti che cercate di leggere questo articolo con un colapasta calato sulla testa.
Bisogna parlare del passato di Iron Man però, anche da lì saltano fuori cose che lo fanno piacere. Prima tra tutte la sua reazione di fronte alla realtà della guerra (originariamente il Vietnam, sostituito ed aggiornato poi nei recenti film). Il personaggio Iron Man nasce infatti come promoter della guerra in Vietnam, ma ben presto i suoi autori, Mr Lee e Mr Lieber, decidono di convertirlo a fini più nobili, rivedendone piuttosto radicalmente i principi. Ora Stark non è proprio quello che si direbbe un “pacifista figlio dei fiori” ma è sicuramente più attento all’impatto della sua azienda sul mondo, prima fabbrica di armamenti poi convertita a produzioni civili. Si sono viste intere saghe dedicate all’attività di Iron Man per rimediare al potere fuori controllo generato dalla sua azienda, di cui, l’armatura stessa è un meraviglioso prodotto.
L’armatura… bisogna dire due parole, l’armatura è ciò che renderà Iron Man eterno. L’armatura è la chiave della sopravvivenza di un fumetto. L’armatura è il vantaggio su tutti gli altri. Prendete un mostro sacro come Wolverine, non considerate i vari crossover, quelli non valgono.

Il personaggio, per quanto bello, è quello, non cambia. Stessi poteri, stessi mezzi. Rigenerazione, forza, scheletro in adamantio etc… Iron Man è in continua evoluzione. Iron Man è dinamismo, tecnologia, aggiornamento. Non ci si stufa mai di vedere quali nuove soluzioni sono saltate fuori dal genio di Stark. Guardate i primi albi. L’armatura era più simile alla corazza di un guerriero medievale che ad un esoscheletro auto alimentato. Prendete gli ultimi… Iron Man oggi ha più applicazioni di un iPad. Insomma, senza offesa per gli altri membri della ciurma, ma il gallo del pollaio è e deve essere per forza di cose il grande Tony Stark.
Potete togliere la pentola dalla testa ora, non è più pertinente.

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Jacopo Peretti Cucchi

Il suo compito è occuparsi di tutti i “progetti speciali”, meglio ancora se sono segreti. Amante della buona cucina e grande appassionato di rugby e motori.

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