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Metal Gear Saga: c’era bisogno di un quinto capitolo?

La saga di Metal Gear Solid è una delle mie preferite in assoluto. Ricordo ancora che ai tempi dell’uscita del primo capitolo sulla Playstation One, nonostante avessi letto diversi articoli sulle riviste di settore non mi aveva attirato molto, probabilmente perché da bimbo ingenuo non avevo ben capito le enormi potenzialità del gioco. Tutto cambiò quando trovai su una rivista la demo del primo MGS: fu amore a prima vista. Divorai il primo capitolo rigiocandolo tre volte di fila e dopo restai in trepidante attesa del seguito. La storia sempre più avvincente mi fece infatti piangere sangue per tutti quegli anni di attesa del secondo capitolo, uscito su PS2, attesa che si rinnovava e mi faceva soffrire a ogni nuovo gioco. MGS2 è stato un capitolo controverso per molti, a me personalmente piacque molto. Una delle cose più riuscite di questo nuovo episodio fu il mostrare il personaggio di Solid Snake da un altro punto di vista, impossibile da cogliere giocando in prima persona, e secondo me riuscirono benissimo nell'intento, dando maggiore spessore al personaggio. Rimasi deluso quando seppi che il terzo capitolo della saga sarebbe stato un prequel, data la smania di conoscere il proseguimento della storia di Snake e Raiden, ma come al solito Kojima mi convinse non appena misi il DVD nella console. Col senno di poi il capitolo più importante della quadrilogia di MGS, per quanto concerne la trama, è proprio il terzo. Infine giunse il quarto, su PS3. Guns of the Patriot rappresenta forse una delle migliori conclusioni per una saga. Quando si crea una storia suddivisa in molti capitoli, succede, purtroppo sempre più spesso, che alcune parti della trama vengano perse  e abbandonate nel nulla cosmico, lasciando i fan senza risposta e con solo una delusione di fondo. MGS4 invece no. Ogni minimo tassello del puzzle creato da Hideo Kojima va al proprio posto dando un senso a ogni cosa lasciata inspiegata nei giochi precedenti. MGS4 è stata la conclusione perfetta di una grande saga.

Dopo questa lunga premessa arriviamo al fulcro del discorso. Da pochi giorni è uscito il prologo al quinto capitolo della saga, Metal Gear Solid V: Ground Zeroes. Mentre scrivo queste righe sto per iniziare a giocarlo e per il momento non mi esprimo troppo sulle critiche mosse alla longevità del titolo. Quello che mi ha fatto storcere il naso è invece il senso di un quinto capitolo dopo la naturale conclusione degli eventi. Sappiamo che sia GZ che il futuro Phantom Pain saranno dei prequel che ci metteranno ancora una volta nei panni di Big Boss: i filmati di gameplay soprattutto di Phantom Pain sono incredibili e sicuramente saranno dei grandissimi giochi sotto questo punto di vista. Ma la mia domanda è: c’è davvero altro da aggiungere alla conclusione perfetta dei 4 capitoli precedenti?
Certo saperne di più su Big Boss è sempre interessante, ma attualmente ho l’idea che la storia non possa dare nulla di nuovo a quanto già visto, insomma li vedo un po’ come uno spin off, come già furono i capitoli usciti su PSP.
Kojima aveva più volte dichiarato che avrebbe voluto smettere di lavorare al suo capolavoro per dedicarsi ad altro, questo anche prima dell’uscita di MGS 4, ma evidentemente alla Konami non sono d’accordo, dato che sarebbero dei folli a farsi lasciar sfuggire questa gallina dalle uova d’oro.
La mia più grande preoccupazione è che, solo per sfruttare il nome del gioco, continuino a sfornare nuovi capitoli ufficiali,  magari anche senza il supporto di Kojima, col rischio di trasformare la saga in qualcosa alla Assassin’s Creed (che ormai sta perdendo completamente il senso della storia originale, come dimostra il quarto capitolo: ottimo gioco di pirati ma che di assassini non ha quasi nulla).

Sono sicuro che nonostante quanto scritto, una volta finito Ground Zeroes (e soprattutto Phantom Pain) avrò gli occhi luccicanti per lo spettacolo appena visto e mi pentirò per aver dubitato della grande saga di Metal Gear, ma resto convinto che tutte le cose belle debbano avere una fine prima o poi, altrimenti rischiano seriamente di rovinarsi. Se proprio devono continuare con la saga, spero che il sesto e il settimo capitolo siano i remake dei primissimi due giochi usciti su MSX. E voi cosa ne pensate del nuovo MGS e delle saghe infinite in generale?

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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Commenti

  1. Sono d’accordo in parte con il tuo articolo. Condivido con te la preoccupazione per un eventuale sovrasfruttamento del nome Metal Gear che porti ad un appiattimento in termini di gameplay. A livello narrativo la saga ha invece ancora molto da dare. Non sono d’accordo nel considerare i due capitoli per Psp due spin-off, se non volendo al limite considerare il medium di fruizione (console portatile invece di console casalinga). Altrimenti bisogna considerare uno spin-off anche MGS3. Le vicende di MGS3 si svolgono nel 1964. Qui inizia tutto. Portable Ops, Peace Walker ed ora Ground Zeroes e The Phantom Pain disegnano la parabola che porterà John (o Jack che dir si voglia) da Naked Snake a Big Boss (che creerà Outer Heaven). È una parabola narrativa simile per certi aspetti a quella presente ne “I diari della motocicletta” (ovviamente sono due vicende diverse, rese ancor più diverse dal fatto che una è reale). Il personaggio di Big Boss, in particolare nelle sue “avventure” in Sudamerica, mi ha sempre ricordato un po’ Ernesto Guevara. Questo quinto capitolo che, diviso nelle sue due parti copre un arco narrativo che va dal 1975 al 1984, ci porta a ridosso delle vicende del primo Metal Gear per MSX e NES (1995). Anzi, a parer mio c’è spazio anche per un nuovo capitolo (magari su Ps VITA) ambientato durante il periodo di disfacimento dell’impero sovietico. A quel punto, come dici tu, si potrebbe rifare il primo Metal Gear e Metal Gear 2. Dopo di che, fare altri capitoli sarebbe in effetti esagerato 🙂

  2. Il fatto che li consideri spin off è perchè principalmente consideravo la storia principale basata sulla storia di Solid Snake, il legame con i Patriots e il destino del mondo e della guerra nel futuro, e si ovviamente anche Big Boss ha un ruolo centrale, ma il terzo capitolo ha molti più legami con l’intera saga rispetto a portable ops e peace walker, che danno più una visione generale su come si è evoluto il personaggio di naked snake fino a diventare Big Boss, solo che appunto con l’arrivo delle due parti del quinto capitolo probabilmente acquisiranno anch’esse maggiore importanza. Insomma se alla fine la storia di Big Boss ha ancora molto da dire allora ben vengano nuovi capitolo se narrativamente curati come i precedenti, e mi auguro allora davvero in un finale dell’intera saga con i remake dei due capitoli per MSX. Ma dopo che le storie di Solid Snake (già conclusa) e anche Big Boss avranno detto tutto spero basta, altrimenti si rischia davvero di esagerare…

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