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Pokémon Sole & Luna: giochi di rottura, ma fino ad un certo punto

Dopo mesi di informazioni svelate poco a poco e di hype crescente, alla fine Pokémon Sole e Pokémon Luna sono arrivati. 
Si era creata un'enorme aspettativa attorno a questi titoli, un po' causata dalla già citata massiccia campagna pubblicitaria, fatta di svelamenti vari praticamente a ciclo continuo, e un po' dal fatto che fin dall'inizio erano stati presentati come un punto di rottura, una sorta di nuovo inizio del brand Pokémon. Dopo diverse settimane di utilizzo, e dopo aver terminato l'avventura, siamo pronti anche noi a valutare quanto, effettivamente, Sole e Luna si distacchino dalle precedenti generazioni, prendendo in esame alcune (non tutte, purtroppo, per ragioni di spazio) di quelle che sono le differenze più importanti con i titoli passati.
Ovviamente, come al solito, questo articolo potrebbe contenere spoiler: se non volete leggerne tornate quando sarete pronti.
Anzitutto: giochi di rottura? Non li definiremmo proprio così, non in senso assoluto. Sebbene vi siano delle differenze più o meno importanti col passato, Game Freak non sembra aver voluto rischiare più di tanto, e certamente meno di quanto sembrava disposta durante i primi annunci riguardanti i giochi. Avevano fatto, ad esempio, molto scalpore la decisione di rimuovere i Capipalestra e la Lega Pokémon
Effettivamente si sarebbe trattato di una differenza importante; tuttavia il nuovo sistema dei Kahuna e delle prove (a dire il vero tutte piuttosto semplici e un po' ripetitive) da superare per ottenere i Cristalli-Z ricorda fin troppo le vecchie lotte per ottenere le medaglie, tant'è che quando li avrete ottenuti tutti… dovrete effettivamente affrontare la neo-inaugurata Lega Pokémon per diventare Campioni di Alola. 
Stesso discorso per quanto riguarda le tanto decantate Ultracreature, le quali, di fatto, non sono altro che pokémon leggendari o semi-leggendari, e al di là del loro ruolo all'interno della trama non portano nulla di particolarmente nuovo.
Dal punto di vista più strettamente tecnico, il cambiamento maggiore è rappresentato dal Rotomdex, che resterà vigile e attento nello schermo inferiore e vi mostrerà la mappa in tempo reale. Non solo: durante l'avventura principale, il simbolo di una bandierina vi mostrerà dove andare a seconda dell'obiettivo da raggiungere. Comodo? Fino ad un certo punto.
Intendiamoci: la storia di Pokémon Sole e Luna è ben delineata, e le varie tappe vanno a formare una trama ben precisa che va oltre il semplice “batti gli allenatori e conquista le medaglie”, il che è certamente da apprezzare. Tuttavia, risulta tutto molto… guidato. Il sistema della bandierina è sì un ottimo promemoria, ma toglie, secondo noi, buona parte del divertimento: l'esplorare, il cercare, lo sbagliare magari strada ma scoprire zone prima nascoste – le quali, per la verità, non sono molte. 
Non solo: se vi trovate a dover raggiungere un determinato obiettivo, difficilmente vi sarà permesso proseguire nell'esplorazione della zona, poiché ogni volta verrete bloccati e invitati a proseguire in un secondo momento. Si tratta a nostro parere di un passo indietro piuttosto pesante, che vuole sì probabilmente aiutare i giocatori più giovani e meno esperti, ma allo stesso tempo va ad intaccare pesantemente la libertà alla quale i giocatori di lunga data sono sempre stati abituati. È vero: anche nelle precedenti generazioni talvolta si veniva “fermati” e costretti a raggiungere determinati obiettivi prima di proseguire, tuttavia mai così spesso.
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Da promuovere con lode, invece, le novità per quanto riguarda le lotte, sia in-game che online. Anzitutto, finalmente è stato introdotto un sistema che durante i combattimenti vi avverte dell'efficacia, o non efficacia, delle mosse che vi accingete ad usare nei confronti del pokémon avversario, a patto che lo abbiate già incontrato almeno una volta. Allo stesso modo, potrete controllare in tempo reale i cambiamenti temporanei delle statistiche, sia per quanto riguarda l'avversario, sia la vostra squadra. Sono stati inoltre cambiati e semplificati i metodi per allenare la squadra, grazie al Poké Resort. Tutte novità estremamente comode soprattutto per chi ama il competitivo.
Per riassumere, a nostro parere Pokémon Sole e Luna sono stati dei giochi meno innovativi di quanto avrebbero voluto e potuto essere. Di fatto la rottura col passato c'è stata ma in maniera minima, e gli sviluppatori hanno forse puntato un po' troppo sulla semplificazione della storia principale. Tuttavia, contengono anche un primo inizio di cambiamento del brand e delle innegabili migliorie, le quali, si spera, verranno ulteriormente implementate nei prossimi titoli. 
Diciamo che si tratta di vie di mezzo che puntano – forse giustamente – ad accontentare tutti: sia i giocatori che bramano il fattore novità che, invece, i fedelissimi maggiormente ancorati al passato. 
Solo un ultimo appunto: Game Freak, molto bella la gamma espressiva che hai dato a tutti i personaggi… ma per carità, togli quel sorriso perenne dal viso del protagonista. Alla lunga inquieta.

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Francesca Menta

Nella vita legge fumetti, guarda cartoni e fa altre cose noiose e banali che non vale la pena menzionare. Allenatrice di Pokémon dal 1999. A quanto pare adesso recensisce anche videogiochi, coronando il sogno di una vita: poter gridare con fare oltraggiato "Lo sto facendo per LAVORO" ogni qualvolta viene trovata di fronte ad una console.

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