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Sea of Thieves – la vera esperienza è il viaggio

Due mesi fa vi parlavamo di Sea of Thieves in quest’anteprima, dopo la prova della closed beta. Da qualche giorno, il nuovo titolo di Rare è finalmente disponibile e noi abbiamo avuto modo di solcare i mari a bordo del nostro vascello, immedesimandoci completamente nella vita da pirata.
Sea of Thieves è un titolo esclusivamente multiplayer, non ci saranno storie da seguire o percorsi guidati che ci condurranno per mano da una quest all’altra e sarete sin da subito liberi di imbarcarvi e attraversare l’oceano verso mete sconosciute, proprio come vuole lo spirito piratesco. La prima cosa da fare sarà, ovviamente, selezionare l’aspetto del vostro personaggio: purtroppo ci ha fatto storcere il naso il fatto che non possiamo crearcelo noi, personalizzando i connotati come vorremmo, ma saranno generati in modo casuale 5 avatar e se non ci aggradano potremo crearne altri cinque e così via fino a quando non troveremo la forma perfetta della nostra incarnazione pirata. Troviamo inspiegabile questa scelta, quando ormai la creazione del personaggio è ormai standard per qualunque titolo che preveda di guidare un avatar personalizzato. L’unica cosa che potremo fare, una volta in game, sarà “equipaggiare” barba e baffi, più vari vestiti e cianfrusaglie da portarci appresso. Il titolo ci trasporta subito su un’isola in cui saremo sottoposti a un tutorial molto breve, atto a spiegarci i comandi e le funzioni di base del gioco, dopodiché saremo lasciati liberi di scegliere la nostra prima meta.
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La base di Sea of Thieves è, in poche parole, quella di decidere una missione, solcare i mari insieme alla nostra ciurma (di massimo quattro persone) oppure in solitaria, trovare l’oggetto indicato e riportarlo alla base per ottenere il tanto agognato oro. Avremo la possibilità di ottenere incarichi da tre differenti organizzazioni: i Cacciatori d’Oro, gilda vista nella beta le cui missioni consisteranno nella classica caccia al tesoro, con la tipica mappa con la X segnata sopra oppure con degli interessanti indovinelli da risolvere per trovare la giusta posizione del forziere; l’Ordine delle Anime, per cui dovremo andare a sconfiggere degli scheletri speciali e recuperarne i teschi; l’Alleanza dei Mercanti, che ci manderà in giro per le isole a caccia di alcuni animali esotici o di altri oggetti misteriosi. Per ogni missione completata acquisiremo reputazione con una delle tre organizzazioni, cosa che ci consentirà di sbloccare incarichi sempre più difficili, ma che al contempo garantiscono ricompense migliori. Come aggiunte ai tre tipi di missione base si possono trovare gli assalti ai forti, individuabili durante la navigazione grazie a un’enorme nuvola a forma di teschio che aleggia sopra di loro; una volta attraccati, dovremo farci strada fra le vecchie ossa di alcuni agguerriti scheletri per recuperare tesori e altri gingilli. Altra possibile avventura è la battaglia contro il Kraken, davvero epica. In questo caso dovrete coordinarvi al meglio con i vostri compagni, così da riuscire ad avere la meglio sui tentacoli del mostro, che potranno avvolgere la vostra nave, danneggiandola, o catturare un membro della vostra ciurma.
Sea of Thieves è un gioco suggestivo e dall’atmosfera unica. Il vero divertimento sta nel viaggio, rigorosamente con altre persone, ancora meglio se vostri amici. Condividere i ruoli sulla nave, fra timoniere, vedetta o semplice saltimbanco atto a rallegrare il viaggio con un po’ di musica (molto belle le melodie suonabili), sarà un’esperienza unica. Insieme vi ritroverete ad affrontare terribili tempeste, arrembaggi di altri pirati, la risoluzione di diversi enigmi o più semplicemente un tranquillo viaggio al calar del sole verso il prossimo avamposto, mentre vi ubriacate per festeggiare l’ultimo forziere trovato. Le esperienze di Sea of Thieves in Multiplayer sono qualcosa di difficilmente replicabile in altri titoli ed è proprio questo il suo principale punto di forza. Giocarlo da soli non ha senso, è un’esperienza da vivere in compagnia, e così saprà certamente regalarvi diverse ore di divertimento.
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Purtroppo però i nostri timori, espressi durante la prova della beta, si sono rivelati fondati. I contenuti attualmente presenti nel gioco sono davvero pochi per poter reggere sul lungo periodo, inoltre l’assenza di un reale sistema di progressione del proprio personaggio non fa che peggiorare la situazione. Non siamo contrari alla scelta di non dotare di livelli i personaggi, cosa che avrebbe snaturato l’esperienza di gioco generando, come succede solitamente, una corsa al potenziamento selvaggio di cui avrebbero giovato coloro che hanno maggior tempo da dedicare al titolo. Il problema, invece, è che non c’è nessun tipo di progressione reale e un giocatore non può sentirsi motivato soltanto dalla possibilità di accumulare soldi per comprare oggetti di valore puramente estetico che rendono il suo avatar più bello da vedere, ma, sostanzialmente, con le stesse capacità di quando ha iniziato il gioco. Persino la nave, luogo su cui passerete la maggior parte del tempo, non ha quasi nessun livello di personalizzazione, con la possibilità di comprare e aggiungere solo delle skin per la polena, le vele e lo scafo.
Sea of Thieves vuole essere un’enorme sandbox in cui far interagire i giocatori per creare le loro personali avventure; l’idea di base è bellissima e Rare ha azzeccato anche la giusta formula cooperativa, l’unico grosso problema è aver fornito pochissimi strumenti per realizzarlo. Avremmo voluto avere la possibilità di creare una sorta di flotta di pirati, con la creazione di alleanze e il combattimento di guerre contro quelle rivali, e ancora covi da conquistare e difendere, una maggior varietà di nemici non giocanti oltre ai semplici scheletri, l’esplorazione, magari, di antiche rovine in stile dungeon, nuove tipologie di navi e molto altro. Purtroppo per il momento il problema maggiore è proprio la varietà dell’offerta. Rare ha comunicato che è intenzionata ad aggiornare con una certa frequenza il titolo, in modo da offrire sempre novità interessanti, il problema è che ci si aspettava molta più carne al fuoco già all’uscita, e adesso gli sviluppatori dovranno sbrigarsi con il rilascio di novità se non vogliono perdere la base di utenti creata con fatica. 
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Tecnicamente il titolo, da noi testato su una Xbox One S, è ben curato, con la sua grafica cartoonesca che si adatta a pennello allo spirito d’avventura che permea la produzione. Il mare è sicuramente il protagonista indiscusso e i suoi cambiamenti repentini e la resa delle onde e delle tempeste sono fra le migliori che abbiamo mai visto in un videogioco. Anche le ambientazioni tropicaleggianti di terra ferma sono colorate e nutrite di dettagli. I personaggi sono animati ottimamente, quasi da sembrare usciti da un cartone animato.
Sea of Thieves è attualmente un titolo con del grande potenziale, ma, purtroppo, la mancanza di contenuti pesa come un macigno sulla produzione, e non basta dotarsi di spirito d’avventura e di alcuni amici fidati per superare anche questa tempesta. La speranza è l’ultima a morire e abbiamo già visto in passato la rinascita di alcuni titoli partiti con il piede sbagliato; se Rare si rimboccherà le maniche e aggiornerà con costanza il suo titolo con contenuti nuovi e interessanti, allora potremo davvero dire che Sea of Thieves è il gioco sui pirati definitivo, ma per il momento c’è ancora tanta strada da fare.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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