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THEC64 Mini: dagli anni '80 con furore

Il retrogaming è un fenomeno che è sempre esistito, soprattutto dopo l’avvento di internet grazie ai buoni samaritani che hanno inventato gli emulatori, aprendo un mondo a molti appassionati che, sia per problemi economici sia per problemi di reperibilità di certi software e hardware, nel lontano passato si erano persi alcune perle del mondo videoludico. Ricordiamo personalmente che grazie agli emulatori ci è stato possibile giocare titoli dell’epoca 8 e 16 bit esclusivamente usciti nel mercato giapponese ad esempio, impresa quasi impossibile senza l’aiuto di un emulatore. Ci sono anche gli appassionati più duri e puri che preferiscono avere tutto originale, mantenendo le console più antiche in una specie di altarino sacro, da dove saltuariamente vengono tirate fuori per fare una partita a qualche vecchio classico, in un rito che ha un qualcosa di religioso. Dopo il successo del Nintendo Classic Mini, il mercato ha compreso quanto gli appassionati di retrogaming siano un numero sostanzioso, e da lì sono arrivate presto altre iniziative commerciali. Il prossimo 29 marzo uscirà infatti il C64 Mini, una versione miniaturizzata dell’indimenticabile computer uscito 35 anni fa che è stato una vera pietra miliare nella storia dei videogiochi. Questa riedizione è stata sviluppata da Retro Games LTD e distribuita da Koch Media, e noi, proprio negli studi milanesi di questi ultimi, abbiamo avuto la possibilità di provare questo gioiellino proveniente dal passato per una buona mezz’ora.
Partiamo dalle caratteristiche del THEC64 Mini. All’interno della confezione troverete una versione rimpicciolita del C64, con tastiera dalle funzionalità solo estetiche e non funzionante, un Joystick USB, il cavo HDMI per collegarlo al televisore o a un monitor e una presa d’alimentazione USB, senza però purtroppo un adattatore per le prese a muro. Il corpo del mini computer ha due porte USB, e alla seconda sarà possibile o attaccare un secondo joystick o una tastiera, dato che allo stato attuale si poteva utilizzarne solo una virtuale. Una volta avviato il THEC64 Mini ci comparirà una schermata in pieno stile retrò da cui si potrà selezionare uno dei 64 titoli presenti. Segnaliamo che è anche presente il programma Basic, il linguaggio di programmazione nativo all’interno dell’originale Home Computer, con cui molti bambini dell’epoca hanno ingannato i genitori dicendo che quel magico programma sarebbe servito soprattutto per studiare e non per giocare (menzogne!).
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Abbiamo avuto modo di provare una decina di titoli, fra cui molti grandi classici come California Games, i due Speedball, Impossible Mission 1 e 2, Armalyte, Avenger, Judo Uchi Mata, Boulder Dash, ecc. Ormai abituati ai videogiochi moderni, è stato spiazzante vedere la schermata di game over in molti di questi titoli dopo nemmeno un minuto dall’inizio, senza nemmeno uno straccio di tutorial iniziale, ma subito ci siamo ricordati che i videogiochi degli anni '80 erano spietati e prendevano senza nessun problema a legnate nei denti il giocatore per farlo imparare a giocare. Sicuramente un’esperienza educativa per chi non ha mai provato alcuni di questi grandi classici o per chi non se li ricordava. Il feeling dato dal Joystick è anch’esso molto stile retro, infatti sarà duro e a tratti impreciso proprio come lo erano i suoi antenati negli anni ’80, nulla che renda l’esperienza fastidiosa, servirà solo abituarsi a questo vecchio standard. Fortunatamente per i meno pazienti è stata aggiunta una funzione di salvataggio simile ai save state degli emulatori, in questo modo potremo salvare la nostra partita in qualsiasi momento anche se il gioco originale non lo consentiva.
Il The C64 Mini prevede in futuro l’uscita di ulteriori accessori, come un joystick venduto a parte e la possibilità di installare nuovi giochi, anche se ancora non abbiamo ulteriori dettagli su queste funzioni. Da fine marzo dunque sarà possibile ottenere in versione miniaturizzata uno dei computer che hanno segnato la storia dei videogiochi e della tecnologia in Italia e nel mondo, al prezzo di 79,99 euro per tutti coloro che sognano un amarcord videoludico.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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