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10 Videogames che meritano un seguito, subito.

Negli ultimi tempi fra sequel, reboot e remake, le produzioni originali hanno sempre meno spazio, tanto che, ad esempio nel cinema, anche il metodo di pensare a una nuova pellicola è cambiato; un tempo un film nasceva come stand alone e se c’era l’adeguato successo allora ne veniva fatto un seguito, adesso molti film sono già pensati come una saga in più episodi. Questo ragionamento si può applicare anche al mondo dei videogiochi, dove molti titoli nascono già per essere una serie, mentre diversi altri vengono continuati grazie al loro successo, anche se pensati come stand alone, come ad esempio The Last of Us. Gioco con un finale perfetto, ne è stato da poco annunciato un seguito, che secondo me poteva benissimo non esistere, visto che il rischio di rovinare quanto fatto nella storia del primo è alto…ma è ancora presto per parlarne, non avendo nulla per valutarlo, e alla fin fine di Naughty Dog mi fido.
Personalmente ho sempre pensato che nel mondo dei videogiochi i sequel avessero una marcia in più rispetto, ad esempio, a quelli cinematografici, perché tralasciando la parte dedicata alla trama, in un nuovo capitolo gli sviluppatori hanno la possibilità di correggere e migliorare le fasi di gameplay che non andavano nel precedente episodio, migliorando notevolmente tutti gli aspetti e creando un gioco di migliore qualità. Molte saghe, infatti, sono cresciute esponenzialmente di capitolo in capitolo; se per esempio paragonate il primo Witcher con il terzo, c’è un salto di qualità abissale. Nonostante il mercato sia invaso da sequel e reboot, alcuni titoli non sono stati così fortunati da andare avanti, e talvolta è un peccato, perché un nuovo capitolo avrebbe potuto migliorare ulteriormente una base già buona di partenza. Dunque ecco a voi la mia classifica di dieci titoli che secondo me meriterebbero un seguito o almeno un reboot. E adesso, come di consueto, lascio a voi la parola: di quali titoli avreste voluto giocare un altro capitolo?

{Vanquish} Questo sparatutto in terza persona di Platinum Games è forse passato un po’ in sordina nella scorsa generazione di console, ma trovo che nel suo genere sia stato uno dei titoli dal gameplay più divertente. La trama era molto basilare, un “copia-incolla” di un qualsiasi action movie, ma nel contesto funzionava bene, dato che il punto focale erano le sparatorie ad alta velocità e spettacolarità. Un vero peccato che non ne sia stato realizzato un altro capitolo, dato che secondo me come sparatutto in terza persona aveva una sua personalità bene definita che non lo rendeva l’ennesimo clone di altri titoli più di successo.

{Heretic ed Hexen} Visto che hanno fatto il reboot di Wolfenstein e di Doom, manca all’appello un altro dei primissimi FPS di Id Software. Heretic e il suo pseudo seguito Hexen (e poi Hexen 2) erano degli sparatutto di stampo fantasy usciti fra la metà e la fine degli anni ‘90, dunque stesse meccaniche di Doom ma con incantesimi e armi bianche invece di fucilazzi al plasma e bombe varie. Potrebbe essere interessante vedere la serie rifatta col nuovo stile già visto con i due primi storici sparatutto.

{Crash Bandicoot} Recentemente è stata annunciata una remastered dei primi storici tre capitoli, buon punto di inizio per la ripresa del mitico Crash, il marsupiale di casa Sony che nell’era della prima Playstation era diventato uno dei platform più divertenti. Dopo la remastered, dunque, speriamo di vedere una nuova avventura del nostro Bandicoot preferito creata per questa generazione di console.

{Dino Crisis} Torniamo all’epoca PSX con Dino Crisis di Capcom. Per chi non lo conoscesse, prendete i primi Resident Evil e metteteci i dinosauri al posto degli zombie. Il primo capitolo era davvero un RE con i dinosauri, il secondo variava un po’ direzione ed era diventato già più action, ma è un peccato non abbia avuto il successo della saga cugina; d’altronde i dinosauri sono più affettuosi e belli degli zombie, specie con tutti quei denti e artigli. Per completezza è esistito anche un terzo capitolo di Dino Crisis, uscito solo su Xbox, ma lì non c’erano dinosauri, ma mostri generati utilizzando DNA di dinosauro, quindi non lo conto neanche.

{Onimusha} Altra saga storica di Capcom, uscita prevalentemente in epoca di PS2 e composta da quattro capitoli. Il gioco in sé era un action all’arma bianca ambientato nell’epoca Sengoku giapponese; nostro scopo era sconfiggere un esercito di Oni, i demoni del folklore nipponico, nei panni di diversi protagonisti nel corso dei vari capitoli. L’apice è stato raggiunto nel terzo capitolo, dove potevamo controllare anche l’attore Jean Reno, in una Parigi invasa dai demoni giapponesi dal passato…era tutto talmente trash e surreale che era un capolavoro.
 
{Zone of the Enders} È il mio gioco preferito a tematica robottoni. Il secondo capitolo in particolare aveva un gameplay talmente spettacolare che sembrava davvero di giocare a un anime di questa tipologia. Dopo l’abbandono di Konami da parte di Hideo Kojima, suo creatore, purtroppo le speranze di avere un nuovo capitolo si sono spente. Tempo fa sembrava che Kojima stesse lavorando a un terzo episodio, ma dopo averci illuso con alcuni artwork, il progetto deragliò. Io piango ancora questa perdita.

{Breath of Fire} Una serie di RPG di Capcom nata su Super Nintendo, poi arrivata anche su PSX con il terzo e quarto capitolo. Dallo stile molto anime, la storia vedeva ogni capitolo ambientato in un differente contesto, un po’ come succede nei Final Fantasy, ma con protagonisti ricorrenti fra i vari giochi, specie quello maschile, sempre chiamato Ryu, e quella femminile, Nina. Caratteristica interessante era il fatto che Ryu potesse trasformarsi in drago durante le battaglie, assumendo la forma di diversi tipi di draghi. Sarebbe bello rivederne un capitolo creato con le tecnologie odierne.

{Half Life} Richiesto a gran voce da oltre dieci anni, ma Gabe non vuole proprio cedere. I misteri lasciati in sospeso da Half Life 2 e relative espansioni a quanto pare non verranno mai svelati; resterà per sempre il dubbio su chi diavolo sia il tizio con la valigetta. Ormai credere nell’annuncio di Half Life 3 sta diventando quasi come credere nell’arrivo dell’Apocalisse…

{Devil May Cry} L’ultimo capitolo uscito è il quarto (non considero neanche quell’orrore di reboot fatto dai Ninja Theory). DMC fu il capostipite di un nuovo modo di concepire i giochi action, da cui poi nacquero innumerevoli giochi ispirati ad esso. Rivedere il caro vecchio Dante prendere a calci con combo infinite e tante armi diverse e stravaganti i demoni nel suo stile Cool è quello che aspetto da ormai quasi nove anni. Capcom se mi senti facci un pensierino.

{Jade Empire} Uscito nel 2005, questo titolo appartiene all’epoca d’oro di Bioware. Jade Empire era un action RPG ambientato in un mondo fantastico ispirato all’antica Cina, dove le arti marziali la facevano da padrone. Una storia avvincente piena di personaggi ben caratterizzati e un sistema di combattimento che ti permetteva di decidere lo stile di lotta e le mosse da equipaggiare hanno reso questo titolo un vero gioiello per l’epoca. Per anni si è vociferato di un seguito che purtroppo non si è mai concretizzato, ma inutile dire che non è mai troppo tardi per continuare a sperare.

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