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Army of the Dead: Anche Dave Bautista entrerà a far parte del cast

Anche Dave Bautista farà parte del cast di Army of the Dead, la nuova pellicola autoprodotta di Zack Snyder. Netflix repentinamente ne ha acquistato il progetto per distribuire il film nella sua piattaforma streaming.

Army of the Dead: Tra Las Vegas, zombie e rapine

Army of the Dead

Da poco è stata resa pubblica la sinossi di Army of the Dead: Sarà ambientata in una Las Vegas infestata dagli Zombie, dove un uomo assolderà un gruppo di mercenari per entrare nella zona di quarantena e tentare di portare a termine la più grande rapina mai azzardata.

Snyder è autore della storia di Army of the Dead, ma la scrittura del copione è stata affidata a Joby Harold, già famoso nel mondo della sceneggiatura hollywoodiana per pellicole come John Wick 3.

Ancora non sappiamo se l’attore che interpreta Drax il Distruttore nella famosissima saga de I Guardiani della Galassia, sarà il protagonista principale. Una cosa è certa: un tizio come lui dentro un film del genere ci calza a pennello, e per questo motivo siamo più che certi che avrà un ruolo estremamente rilevante nella pellicola.

Ricordiamo oltretutto che Snyder, oltre ad aver navigato come regista nelle acque degli adattamenti cinematografici della DC Extended Universe con L’uomo d’acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice, e Justiuce League, deve i suoi esordi al mondo del cinema nel 2004 con la direzione di Dawn of The Dead, remake di Zombi, indiscusso capolavoro del Guru delle apocalissi zombie George A. Romero.

Con un budget previsto di 70 milioni di dollari, le riprese di Army of the Dead inizieranno quest’estate nel New Mexico il 15 Luglio.

Attenderemo con ansia l’uscita dell’ennesima pellicola incentrata sull’apocalisse zombie che, per quanto ci riguarda, non stanca mai e poi mai.

Sinceramente ci siamo chiesti perchè gli zombie sono mostri che tanto piacciono (soprattutto quest’ultimo ventennio considerando la grande mole di pellicole create sul tema). Potremmo stare qui a sciorinare discorsi filosofoantropopsicosociali per ore, ma la risposta che ci siamo dati rimane una sola e molto materiale: È una valvola di sfogo moderna, è il modo più diretto per infierire su qualcosa di più somigliante possibile ad un essere umano senza poter cadere nella triste fase del rimorso di coscienza.

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Enrico Natalini

il suo DNA è composto al 100% di cultura trash e underground. Che siano libri, film, fumetti, serie tv, spettacoli teatrali, mostre o televendite è un segugio per tutte quelle chicche che sopravvivono all'insaputa del mainstream. Di lui dicono che è come un cartone animato, non ha capito bene se sia un complimento o meno, ma a lui piace.

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