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Avengers – Age of Ultron: un castello per ogni vendicatore

Ieri abbiamo visto in anteprima Avengers: Age of Ultron ma non possiamo dirvi ancora niente, perciò parleremo di altro. 
Avengers: Age of Ultron, la cui uscita è prevista a breve, è stato girato un po’ in giro per il mondo tra cui Sud Africa, Corea del Sud e Italia. 
La location è stata personalmente scelta dal regista Joss Whedon che si è fatto un bel po’ di viaggi in Val d’Aosta nell’ultimo anno prima di arrivare a una scelta definitiva.
Già, perché a quanto pare vedremo alcuni castelli e luoghi della regione autonoma sul grande schermo in una produzione Marvel.
Ma le fortificazioni valdostane riusciranno a reggere l’impatto dell’azione dei Vendicatori in lotta con dei supercattivi di tutto rispetto? Ci ricordiamo ancora delle conseguenze per la città di New York in seguito all’attacco di Loki e dei suoi alleati Chitauri.
L'ormai ex SHIELD si prenderà la briga di rimettere tutto a posto e lasciare le montagne come le ha trovate? Vediamo un po’ come siamo messi a solide strutture difensive e nello specifico ognuno dei Vendicatori quale castello potrebbe scegliersi come sede preferenziale.
{Castello di Pont-Saint-Martin CAPITAN AMERICA}
Strategicamente posto in linea visuale con la torre di Pramotton e con il Forte di Bard per inviare segnalazioni luminose in caso di pericolo. Attualmente un rudere decisamente poco confortevole, usato in passato solo per scopi militare in casi di arrocco. Era di proprietà dei signori di Bard, la casata valdostana nota per la sua ferocia, e il castello di Pont è rimasto luogo simbolico di terrore e violenze. Una leggenda racconta di una giovane e bella ragazza fatta rapire e rinchiusa nella torre più alta del Castellaccio per volere del castellano. I nobili di Pont furono famosi anche per le esose richieste di tasse e pedaggi per chi passava dalle loro terre.
Sicuramente godrebbe di una migliore fama di onestà e rigore sotto l’amministrazione del Cap, il quale saprebbe certamente sfruttare una spartana struttura militare.
{Torre di Pramotton OCCHIO DI FALCO}
Un arciere cecchino dove può trovarsi al suo meglio se non in cima a una torre?
Una torre di guardia fortificata con l’ingresso a quattro metri di altezza dal suolo, di modo che in caso di attacco si potesse ritirare la scala e rimanere al sicuro.
L’antica torre di avvistamento risale al XII secolo ed era di proprietà della ormai tristemente nota famiglia Bard.
{Castello di Fénis THOR}
Ha raggiunto il suo aspetto attuale tra fine 1300 e inizio 1400, ingrandito e reso più magnifico per adattarsi alla vita più agiata della corte.
Il luogo in cui un asgardiano di famiglia reale più si troverebbe nel suo habitat tra banchetti e festeggiamenti.
La struttura del forte è elegante ma non certo indifesa, circondato da una doppia cinta muraria merlata costellata da diverse torrette collegate da un cammino di ronda.
{Castello di Verrès VEDOVA NERA}
Si tratta di un possente castello monoblocco militare costruito nel XIV secolo.
Nel quattrocento passò sotto proprietà di una donna, a discapito della legge salica che non prevedeva la successione di linea femminile, Caterina di Challant, che nonostante le contese riuscì a governarlo per un periodo piuttosto lungo. La castellana è ancora ricordata nel corso del carnevale di Verrès, rievocando una storia secondo la quale Caterina sarebbe scesa in piazza a ballare col marito insieme ai giovani del borgo nel corso di una festività popolare.
{Castello di Saint-Pierre IRON MAN}
Dimora sontuosa, tra le più antiche fortificazioni della Valle d’Aosta, risale al XII secolo. È probabilmente la fortificazione più spettacolare di quelle viste fin ora; un lato del castello si affaccia a strapiombo su di uno sperone roccioso mentre dall’altra parte è circondato da una cinta muraria. Ricorda forse un'altrettanto lussuosa villa a strapiombo sul mare?
{Forte di Bard THE HULK}
Ultimo livello, il più grande e inespugnabile!
La massiccia struttura attuale è stata fatta nel XIX secolo dalla Casa Savoia; ma già dal VI secolo un presidio militare era lì collocato a sorvegliare il passaggio per l’attuale Francia.
Strategicamente ha una collocazione perfetta, pressoché inespugnabile in posizione sopraelevata con una visuale ottimale sulla stretta gola sottostante.
Nel Medioevo fu occupato dalla solita potente famiglia dei Bard, ma intorno alla metà del Duecento il castello passa sotto il dominio dei Savoia.
E così rimane fino al 1704 quando i Savoia riuscirono a impedire la discesa delle armate Napoleoniche, che furono costrette ad aggirare l’area dopo due settimane di infruttuoso assedio.
Una volta vinta la guerra Napoleone però non si dimenticò di quest’onta e rase al suolo tutto il forte, indispettito dalla sconfitta.

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Francesca Giulia La Rosa

Trekker, whovian. Non amo le etichette (a parte queste?). Traduttrice, editor a caccia di errori come punti neri nel tessuto della realtà. Essere me è un’esperienza profondamente imbarazzante.

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