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Bandai Namco: le anteprime del 2018, Pac-Man, Ni no Kuni II e Code Vein – Seconda Parte

Non solo videogiochi basati sugli anime. All’evento Level Up di Bandai Namco erano infatti presenti anche delle novità originali, sempre però con la presenza di una componente d’animazione, almeno per quanto riguarda Code Vein e Ni no Kuni II. Passiamo dunque ad analizzare i nuovi titoli uno per uno.

Pac-Man Championship Edition 2 Plus

Novità assoluta per quanto riguarda il leggendario Pac-Man. Durante l’evento parigino abbiamo potuto provare questa nuova versione chiamata Championship Edition 2 Plus, in uscita in esclusiva su Nintendo Switch il 22 febbraio 2018. Il gameplay riprende quello classico della serie, leggermente semplificato grazie alla presenza delle “bombe” che serviranno a salvarci dalle situazioni più pericolose. Tante le modalità disponibili, fra cui Score Attack, dove affronteremo livelli in serie con lo scopo di completarli nel miglior tempo possibile, e Modalità Avventura, con una gran varietà di livelli, fra cui le boss battle, nuovo tipo di sfida che varia parecchio il gameplay classico della serie. Nella nostra prova ne abbiamo affrontata una in cui lo scopo era evitare i colpi di un fantasma gigante, mentre ripulivamo il livello da tutti i pac-dot; una volta raccolti tutti, diventa possibile attaccare il boss per fargli danno fino alla sua completa distruzione. La modalità più interessante di questa nuova versione per Switch è quella per due giocatori, giocabile con i due joy-con, in cui dovremo collaborare con il secondo giocatore per ripulire i livelli dai pac-dot, sfuggendo ai fantasmini colorati per poi invece dar loro la caccia. Abbiamo provato questa modalità e l’abbiamo trovata davvero con una marcia in più rispetto al classico single player. Sicuramente un valore aggiunto e non da poco per la versione Switch del gioco.

Code Vein

Presentato con un nuovo trailer, che pone maggior enfasi sulla trama, Code Vein è il souls like di Bandai Namco, con uno stile grafico che ricorda parecchio quello degli anime. Non a caso durante la presentazione sono state mostrate le prime sequenze animate a opera di Ufotable, famosa per aver già animato diversi capitoli dei Tales of, di God Eater e anche degli anime dedicati alla serie Fate/ Stay Night. La storia è ambientata in un mondo desolato, dove l’umanità è apparentemente estinta e quel che ne resta ha subito la trasformazione in vampiri. Questi conservano comunque parte della loro coscienza, anche se devono resistere alla loro sete di sangue, pena la trasformazione in Caduti, esseri mostruosi senza più un briciolo di umanità. Ancora sappiamo poco dell’aspetto narrativo; stando alle nostre prime impressioni il gioco possiede uno svolgimento più classico ed esplicito rispetto a molti altri souls like, dove di solito la trama è posta più sullo sfondo senza venire quasi mai narrata apertamente.
Per quanto riguarda il gameplay, noi abbiamo provato un livello e una boss fight. Le basi dei souls ci sono tutte, fra falò, barra della stamina che si consuma attaccando o schivando e oggetti di cura contati. Una notevole differenza è data dalla presenza di un secondo personaggio che ci accompagna durante le nostre battaglie; in questo caso il PNG era Mia, vampira bionda e dal fisico minuto. Mia ci ha supportati attaccando dalla distanza i nemici lontani, o dandoci manforte nel corpo a corpo, ma la funzione più utile è quella di curarci, privandosi di una parte della sua barra della vita, quando noi restiamo a secco (funzione che anche noi possiamo svolgere nei suoi confronti, privandoci di un po’ della nostra vita).

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Non pensate che la presenza di questo aiuto faciliti il gioco, il suo contributo non è mai determinante nelle battaglie e se non staremo attenti il nostro accompagnatore potrebbe anche morire lasciandoci soli ad affrontare i rimanenti nemici. In questa nostra prova abbiamo notato un livello di difficoltà un poco più tollerabile, grazie anche a una barra della stamina più permissiva con gli attacchi, oltre che alla possibilità di cura data dai nostri alleati. Se prenderemo sotto gamba gli avversari, però, finiremo molto male in poco tempo. Code Vein ha un gameplay più aggressivo di un Dark Souls, forse più simile, da questo punto di vista, a un Bloodborne, ma le tempistiche di attacco e schivata saranno sempre fondamentali per avere ragione dei nemici.
Il nostro personaggio era equipaggiato con una spada lunga e uno spadone enorme, e già in questi due casi le tempistiche erano completamente opposte, favorendo l’uso di un’arma piuttosto che un'altra a seconda degli avversari affrontati. Non avremo solo armi fisiche per attaccare, ma anche una serie di poteri magici legati all’uso del sangue, poteri che ci consentiranno di lanciare proiettili oppure potenziare alcune caratteristiche come l’attacco o la difesa. Inoltre avremo modo di usare anche il Blood Veil, attacco speciale legato all’armatura indossata, che ci permetterà di succhiare il sangue dei nemici per potenziare noi stessi e utilizzare le abilità già analizzate. L’utilizzo di questi attacchi magici va ponderato bene, perché le animazioni d’utilizzo sono lunghe e ci rendono parecchio vulnerabili. Infine, abbiamo affrontato una boss battle contro un cavaliere demoniaco, armato di spadone e scudo. Il combattimento si conferma epico come ci si aspetta da questo tipo di giochi. Il pattern d’attacco del boss diventava sempre più aggressivo, aggiungendo nuovi attacchi, man mano che falciavamo parti della sua barra d’energia cremisi. Qui è stato palese come la difficoltà del boss non sia mitigata dalla presenza di un alleato, infatti il tempismo per attaccare e schivare è come sempre fondamentale e difficilmente il nostro partner avrà il tempo di curarci se verrà incalzato dai possenti colpi del cavaliere.
Questa nostra prima prova del titolo ci ha convinti che Code Vein sta andando nella direzione giusta, dovremo attendere però prove più approfondite per comprendere meglio l’oscuro mondo di questo nuovo souls like in stile anime.

Ni no Kuni II: Revenant Kingdom

Come avrete letto, il sequel del meraviglioso Ni no Kuni è stato rimandato al 22 marzo, ma noi abbiamo avuto occasione di provare nuove fasi di gioco nell’attesa della versione completa. Durante la demo dell’evento di Bandai Namco, abbiamo testato diverse ben quattro fasi del titolo. La prima demo ci ha mostrato una meccanica nuova per la serie, la modalità Schermaglia, fase legata alla trama principale in cui il giovane principe Evan deve riunire sotto di sé un esercito con il cui aiuto fondare un nuovo regno. In questa fase controllavamo un esercito dal design super deformed, con diverse unità, ognuna con una sua specializzazione d’attacco. Il sistema è basato sul classico sasso, carta, forbici, dove alcuni tipi di truppe risultano maggiormente efficaci contro altre. Ogni truppa avrà inoltre dei poteri speciali, da usare con parsimonia, come ad esempio la cura o un attacco su un’area a tappeto. Lo scopo della nostra prova era quello di sfondare le linee nemiche distruggendo le fortificazioni e poi attaccare delle unità speciali che rappresentavano il boss finale della Schermaglia. Questa modalità ci è sembrata divertente e sicuramente servirà a spezzare il ritmo di gioco; staremo a vedere quanto influirà sull’economia generale del titolo.
Un’altra delle quattro parti era basata sull’aspetto narrativo, durante lo svolgimento di una quest principale. Questa sessione ci ha mostrato le bellezze grafiche del titolo, sia nella mappa del mondo che all’interno delle aree della quest. Seppur orfana della collaborazione ufficiale dello studio Ghibli, la parte artistica curata da Yoshiyuki Momose (ex dello studio di Totoro) è ancora magnifica. I colori vividi e i dettagli del mondo dipinto su schermo appaiono ai nostri occhi come una poesia impressa all’interno delle forme poligonali del gioco. La cura di Level 5 verso il secondo capitolo della saga non è da meno rispetto al capostipite, e non vediamo l’ora di vedere quanti paesaggi meravigliosi e quante scene toccanti ci attendano nella versione finale.
Le ultime due parti giocabili erano dedicate a due boss battle, di cui una era la bellissima battaglia contro il drago d’ispirazione cinese LongFang. Sia questo che altri boss, visti nel nuovo trailer, ci hanno entusiasmato per il design imponente, facendoci presagire diversi combattimenti epici all’orizzonte. Lo scontro con il drago non è stato affatto facile, data la potenza dei suoi attacchi di fuoco.

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Il sistema di combattimento è cambiato completamente rispetto al predecessore, diventando molto più action e abbandonando il sistema di creature stile Pokémon. Adesso controlleremo un party di personaggi capitanati dal nostro Evan, che potrà attaccare in corpo a corpo con la spada, alternando attacchi deboli e forti, o dalla distanza, con lo scettro che, se caricato, rilascerà diversi proiettili magici contro gli avversari. Non mancano anche i tasti per parare e schivare, fondamentali per evitare gli attacchi, soprattutto quelli dei boss. Inoltre, avremo a disposizione diversi attacchi speciali o magici, che, se utilizzati, consumeranno la barra del mana. Questa potrà essere ricaricata con gli attacchi fisici oppure raccogliendo delle sfere rilasciate da oggetti o nemici sul campo di battaglia. Gli altri due nostri alleati saranno controllati dall’IA, e in questa prova non abbiamo notato grossi problemi nel loro utilizzo, anzi, varie volte siamo stati salvati da una cura prontamente lanciata.
Novità più importante è la presenza degli Higgledies, dei piccoli spiriti elementali che una volta riuniti in gruppo ci forniranno un prezioso aiuto contro i nemici, ad esempio aumentando la nostra difesa o il nostro attacco, o potenziando i nostri colpi elementali. A volte potranno anche aiutarci con delle azioni specifiche: contro LongFang, ad esempio, erano in grado di generare una specie di scudo che annullava tutti gli attacchi da fuoco, cosa essenziale contro il drago. Il Combat System, nonostante la virata action, funziona bene; abbiamo notato solo qualche calo di frame rate che rendeva la battaglia non sempre godibile, ma Level 5 ha ancora tempo per sistemare questi difetti minori.
Ni no Kuni II ci porta all’interno di una nuova fiaba, diversa ma allo stesso tempo egualmente affascinante rispetto a quella del primo titolo. Aspetteremo dunque fino a marzo per mettere le mani sul nuovo RPG di Level 5.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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