Site icon Orgoglionerd

Bionda e Furiosa: dieci cose che mi mandano in ira

Ci siamo, finalmente! Dopo una roboante attesa tra social e promesse elettorali, eccomi qui, a presentarvi la mia rubrica nuova  di zecca, bella e fiammante. Furibionda sarà il mio spazio mensile, mio di Alessandra Zanetti, ovvero una tipa tendenzialmente sempre arrabbiata e sempre bionda. Ma dato che non fa benissimo alla salute (essere furiosi, ma anche biondi, forse), non tratterò soltanto di ciò che mi manda in ira, anzi, per la pace del mio cuoricino, spazierò nelle prossime uscite dalla mia passione più antica e nobile, la musica, a quella più recente e disdicevole, il trash.
Una volta all'anno tuttavia, come una specie di maledizione, tornerò a scrivere un compendio di atteggiamenti, modi di fare, persone, oggetti e quant'altro, che mi fanno in un modo o in un altro, perdere la pazienza. 
Volete saperne di più? Meglio per voi, cliccate qui.
{La gente che si alza durante i titoli di coda dei film Marvel} Insomma, non saranno mica tutti al loro primo film, e se anche fosse, possibile che nessuno si guardi intorno e si chieda perché nessuno se ne stia ancora andando?

{Chi insulta il proprio party e non sa giocare} Che sia un mmorpg o un fps non ha importanza, chiunque abbia avuto esperienze di gioco online sa per certo che ci sarà sempre qualcuno che non sa giocare e incolpa il suo team dei propri fallimenti. Disonore su di te, disonore sulla tua mucca.

{Chi continua a far riferimento alle regole durante i Giochi di Ruolo} E' vero, ci sono i manuali ed è giusto rispettarli altrimenti sarebbe il caos e qualsiasi atto di interpretazione giustificabile. Ma dannazione, con questo ditino che puntualizza pagina 37 e l'appendice in fondo, non riesco nemmeno a finire una frase!

{Moffat} Serve una spiegazione?

{I cosplayer che non vogliono essere giudicati} Perché la frase “Ho il diritto di vestirmi come voglio” deve poter aver come legittima risposta “E io ho il diritto di avere una opinione (e di riderti in faccia nel caso)”.

{Chi fa a gara di sfortune} Il discorso comincia con un mal di testa e finisce nell'infanzia disastrosa di Wade Wilson. E le mie mani in faccia. 
{Chi indossa magliette di band che non conosce} Non pretendo che tutti adorino i Carach Angren (anche se dovrebbero) ma se indossi una t-shirt degli Slayer, come minimo non denigrare il genere. Vero Kendall?
{I livelli sott'acqua} Difficili, inutili, noiosi, hanno il solo merito di avermi fatto conoscere il /ragequit prima di comprendere il significato di questa parola.
{Trovare in quasi tutte le scatole Lego il separatore di mattoncini.} Questo facilitatore non è nuova cosa, ma prima era un segreto vergognoso di pochi. Adesso è ovunque. Così sapete con chi prendervela se le nuove generazioni crescono debosciate e con le unghie tutte intere.

{Chi usa inglesismi continui per sembrare colto} Pensavo di aver raggiunto il culmine dell'ira al suono di un “casus bello” riferito a un bell'esempio, ma a quanto pare i latinismi scadenti hanno lasciato spazio ai ben più diffusi anglicismi nemmeno tanto aulici. Are you agree?

{Quando mi sbagliano gli occhi} Il nostro consueto +1. Mi sento un po' Hellboy, e spacco tutto se i miei occhi sono del colore sbagliato. E ogni tanto capita nel nostro fumetto Puntine! Furibionda SPACCA!
Exit mobile version