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Copia originale: potrai mai perdonarmi? | Recensione

Tra i principali titoli in corsa agli Oscar 2019, troviamo Copia originale, una pellicola dedicata alla vicenda di Lee Israel, scrittrice diventata falsaria per sbarcare il lunario. Questo film arriverà in Italia il 21 febbraio, fra pochissimi giorni, giusto in tempo per la cerimonia di premiazione. Noi abbiamo visto Copia originale in anteprima e vi raccontiamo tutto quello che dovete sapere in questa recensione.

Di cosa parla Copia originale?

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Lee Israel è un’autrice di biografie di personalità celebri, piuttosto affermata nel suo campo. Sfortunatamente però il genere non è tra i più amati dal mercato e il carattere dell’autrice, scontrosa e sboccata, non aiuta la sua carriera. Per questo motivo fatica a sbarcare il lunario, non riuscendo a trovare supporto per i propri progetti, neanche dalla sua stessa agente che, anzi, ne ignora le telefonate.

Trovatasi a dover vendere alcuni memorabilia letterari per pagare le cure alla sua gatta, scopre le grandi potenzialità del mondo dei collezionisti di questo tipo di oggetti. Avvia così un’attività da falsaria, riproducendo lettere di famosi scrittori, imitandone lo stile grazie alle sue competenze. Ad aiutarla e farle compagnia nella sua ‘impresa’, l’amico Jack Hock, incontrato anni prima a una festa dell’ambiente letterario.

La storia di Copia originale è generalmente raccontata in toni leggeri, sebbene non manchino momenti molto seri e più cupi, Questa è una delle forze principali della pellicola, che permette di affrontare la vicenda in uno stile che sia assolutamente piacevole per lo spettatore, intrattenendolo per tutta la durata della pellicola. I due personaggi principali e le dinamiche che intercorrono tra loro, sono originali e interessanti da esplorare.

Dietro la facciata della curiosa vicenda (ispirata a una storia vera) Copia originale è un grande ritratto della solitudine. Lee è una donna che è stata abbandonata da tutti, che si sente fuori posto nel mondo che sente di dover abitare. La vendita dei falsi che mette in piedi è solo in parte dovuta a necessità economiche: quello che cerca davvero è una approvazione delle sue grandi abilità da autrice.

Una donna di 51 anni che ama i gatti più delle persone

A guidare Copia originale è sono senza dubbio le due interpretazioni dei due personaggi principali. Il lavoro fatto da Melissa McCarthy nei panni di Lee Israel è davvero lodevole. La forza della sua interpretazione si percepisce in ogni scena, riuscendo a rendere accattivante un personaggio che non era facile trasporre sul grande schermo.

L’immagine della scrittrice che Copia originale presenta è quella di una donna a cui è difficile legarsi e che fa di tutto per allontanare gli altri da sé. Allo stesso tempo però tramite piccoli spiragli, riusciamo ad avere brevi immagini del suo tormento interiore e della sua sofferenza. Quello che Melissa McCarthy riesce ottimamente a rendere sono proprio questi sottili accenni all’interiorità di Lee. Uno sguardo, una reazione, un gesto che ci fanno capire quanto l’autrice soffra per la sua situazione.

Altrettanto degna di lodi è l’interpretazione di Richard E. Grant, vera sorpresa del film. Il personaggio di Jack Hock è l’esatto opposto di Lee, capace di farsi amare più facilmente (anche) dal pubblico. Tuttavia, anche lui è in uno stato di sofferenza profondo tanto quanto la protagonista.

Anche in questo caso, tutto si nasconde nei dettagli. Sono i piccoli gesti di Richard E. Grant, il modo in cui sorride ad esempio, che ci fanno intuire cosa si nasconda davvero dietro la facciata. Davvero un’ottima performance quella dell’attore inglese, giustamente celebrata con una Nomination a Miglior Attore Non Protagonista agli Oscar 2019, dove potrebbe sorprendere, nonostante una concorrenza decisamente agguerrita.

Pareri finali

Copia originale è un’affascinante storia vera, che ritrae la solitudine e da una prospettiva diversa del mondo della letteratura, che raramente emerge. Un film che, pur non essendo indimenticabile, è capace di lasciare davvero tanto allo spettatore. Le interpretazioni di Richard E. Grant e Melissa McCarthy sono sicuramente un fattore chiave nella qualità complessiva del film.

Copia originale sarà nelle sale italiane a partire dal 21 febbraio.

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