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Daenerys non ha la medaglia adatta per controllare i suoi pokémon

C'è un luogo e un momento per ogni cosa, Daenerys. Ma non ora. Daenerys Targaryen. Nata dalla Tempesta. Sangue del Drago. Madre dei Draghi.
Ma i suoi “figlioli”, c’è da dirlo, non sa controllarli poi così bene. O meglio, a giudicare da ciò che accade nell’ultimo romanzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco possiamo tranquillamente dire che non sa controllarli affatto.

Sapete chi ci ricorda? Il Charizard di Ash Ketchum. Okay, lui non era ufficialmente un drago (e non vogliamo aprire polemiche trite e ritrite, ma via, l’aspetto è quello), però si comportava quasi esattamente come i draghi di Daenerys fanno con lei.
Si faceva bellamente gli affari suoi, era completamente sordo agli ordini del suo allenatore e, diciamolo, anche decisamente arrogante.
I draghi non possono venire addomesticati. Non sono mica dei cagnolini.
 Così come Daenerys non è una pessima madre, ma semplicemente un’allenatrice inesperta. E tutti gli allenatori sanno che per farsi obbedire dalle proprie creature bisogna battere le palestre, e conquistare le medaglie fino a raggiungere la Lega Pokémon.
Forse anche la khaleesi dovrebbe farci un pensierino. E in effetti, guardando tutto ciò che ha fatto fin’ora, ha già cominciato.

Prima di continuare , una precisazione. Da qui in poi vi saranno degli spoiler sui romanzi (e quindi anche sulla serie televisiva), fino a La Danza dei Draghi. Se non volete leggerne, vi preghiamo di chiudere la pagina.

Se dobbiamo considerare i draghi come dei pokémon, questo rende Illyrio Mopatis il Professor Pokémon di turno. Piuttosto inquietante, non trovate? Dopotutto, è stato lui a donarle le uova di drago. Fortunatamente Daenerys non sembra essere un’allenatrice particolarmente fissata: dopo la schiusa non ci risulta si sia mai lamentata degli IV dei suoi piccoli. Forse un poco delle Nature, in seguito, quello sì.
Quella che possiamo definire la prima palestra è senza dubbio Qarth. O più precisamente, la Casa degli Eterni. Lì, per la prima volta, Daenerys ha mostrato la potenza (seppur ancora ridotta) della sua squadra. Stregoni sconfitti e Casa distrutta: prima medaglia conquistata. I draghi erano ancora giovani, e ancora le davano ascolto. Però hanno iniziato a crescere. O meglio, ad avanzare di livello.

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Poi c’è stata la volta di Astapor, apparentemente tranquilla ma governata da un sistema tirannico. La khaleesi non c’è stata: sconfitti gli schiavisti, ha ottenuto la seconda medaglia. E un esercito. Ma questo è un discorso che non ci compete, non stavolta.
Dopo Astapor, Junkai. Niente di particolare da dire: città conquistata, e con essa la terza medaglia.
Arrivati a Mereen, il discorso cambia. Daenerys ha, come con le precedenti, conquistato la città, e con essa la quarta medaglia. Però, invece di proseguire il viaggio, vi si è stabilita. Un grandissimo Professore l'avrebbe sicuramente dissuasa. Le avrebbe detto "C'è un luogo e un momento per ogni cosa. Ma non ora". Non è un caso che proprio a Mereen i draghi abbiano iniziato a dare problemi: hanno continuato a lottare e  ad avanzare di livello, ma di regola Daenerys avrebbe potuto controllarli solo fino al 50! In breve è stata costretta a segregarli nelle proprie poké-ball… o meglio, nelle segrete del proprio palazzo, fino a nuovo ordine. Tranne Drogon, da sempre descritto come il più grosso dei tre – non per niente è anche il primo ad iniziare a disobbedire: è di livello più alto rispetto agli altri due! –  che è fuggito.

Ora, riflettiamo.
George R. R. Martin ha recentemente pubblicato sul suo blog un’immagine che mostra quanto grandi dovrebbero diventare i draghi una volta completamente cresciuti. Al livello 100, dunque.
Alla fine de La Danza dei Draghi, Drogon, una volta tornato dalla sua allenatrice, è fisicamente abbastanza grande da poterla trasportare sul proprio dorso. Possiamo dunque assumere che si aggiri attorno a metà della sua crescita: visto che non obbedisce a Daenerys nonostante le medaglie, poco oltre il livello 50, appunto.

A giudicare dal finale del romanzo, le cose sembrano non essersi messe al meglio… ma con Martin, si sa, non è mai il caso di fare previsioni prima del tempo.
Una cosa però è certa: cara Daenerys, se veramente vuoi sederti sul Trono di Spade e conquistare la Lega di Westeros, piuttosto che far pratica come regnante ti conviene concentrarti sulla tua carriera di allenatrice! Del resto, considerato che al momento sei anche l’unica vera allenatrice in circolazione non può essere poi così complicato…

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Francesca Menta

Nella vita legge fumetti, guarda cartoni e fa altre cose noiose e banali che non vale la pena menzionare. Allenatrice di Pokémon dal 1999. A quanto pare adesso recensisce anche videogiochi, coronando il sogno di una vita: poter gridare con fare oltraggiato "Lo sto facendo per LAVORO" ogni qualvolta viene trovata di fronte ad una console.

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