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Era la guerra delle trincee

La grande guerra cominciò il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Austria alla Serbia e si concluse oltre quattro anni dopo. Imperi Centrali contro potenze Alleate. 
Oltre 16 milioni di vittime. Il più grande conflitto mai visto prima d’allora.
Una guerra che a noi sembra d’altri tempi, una guerra in cui l’arma bianca era ancora considerata una reale risorsa, una guerra combattuta in trincea, al fronte, una guerra per nulla breve. La guerra del fronte occidentale, lenta, sanguinosa, da cui non arriva mai niente di nuovo. Una guerra di posizione. 
La storia ci aspettiamo che la conosciate, determinante per l'esito finale fu l'ingresso degli Stati Uniti che, con l’aiuto di altre nazioni, riuscirono a far prevalere la posizione alleata.
La guerra si concluse l'11 novembre 1918, quando la Germania, ultimo baluardo, firmò l'armistizio con le forze nemiche. L’Europa era cambiata. Lo era la geografia e lo erano anche i popoli, le persone. 
Jacques Tardi, classe ’46. Ha fatto un magistrale lavoro regalandoci un documento che di storico o politico ha forse poco se paragonato a quello che potremmo trovare in migliaia di libri che sono stati scritti, ma che di umano ha qualcosa di unico, qualcosa di singolarmente unico come può esserlo soltanto l’esperienza soggettiva di un individuo. 
Non si può dire che Tardi abbia scritto questo volume, piuttosto l’ha ascoltato e disegnato, perché le vicende narrate lui non le ha vissute ma le ha studiate e ascoltate da suo nonno, a cui il volume è dedicato, che in trincea è stato e che a scoprire cos’ha passato ci si chiede come abbia fatto a tornare indietro.
Era la guerra delle trincee meriterebbe la stretta di mano di Erich Maria Remarque. Leggetelo tutto d’un fiato (se ci riuscite) poi andate comprarvi un bel gelato. Non fatelo con leggerezza però, quel gelato assaporatelo, pensateci bene, dovete gustarlo e lo farete come mai avete fatto prima d’ora; penserete a fango, acqua sporca, pioggia, topi, vermi… e poi penserete ai nonni dei vostri nonni, che quel gelato ve l’hanno conquistato molti anni prima di quando loro stessi vi davano mille lire per potervelo comprare.
Era la guerra delle trincee potrebbe rappresentare finalmente il materiale definitivo su cui far studiare i ragazzi delle scuole medie. Un volume che arriva al sodo più di molti libri di testo che tanto annoiano gli adolescenti. Tardi ha davvero regalato un patrimonio di esperienze che non va assolutamente perduto.

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Jacopo Peretti Cucchi

Il suo compito è occuparsi di tutti i “progetti speciali”, meglio ancora se sono segreti. Amante della buona cucina e grande appassionato di rugby e motori.

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