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Evangelion 3.0: You Will (Not) Understand

Nella mini-maratona di qualche settimana fa abbiamo osservato Hideaki Anno prendere la sua creatura prediletta e trasformarla in qualcosa di non irriconoscibile, ma comunque differente, qualche volta con uno strato di makeup computerizzato che servisse da aggiornamento, qualche altra volta cambiando qualche piccolo dettaglio cosmetico, come la differente progressione degli Angeli, e qualche altra volta con poderosi interventi chirurgici che stravolgono eventi e personaggi in modi imprevisti.
Ieri sera è stata la volta del terzo film della tetralogia della reimmaginazione cinematografica di Neon Genesis Evangelion, intitolato 3.0: You Can (Not) Redo. A differenza del primo film, che è una più o meno fedele ricapitolazione della prima parte della serie, e del secondo, che inizia a discostarsene avendo però cura di seguirne gli eventi intervenendo solo dove serve per piegare la trama in modo nuovo (e a preparare gli eventi successivi), questo terzo film si sgancia completamente dalla pesante eredità narrativa della serie, iniziando con un flash forward di quattordici anni e presentandoci un mondo sensibilmente cambiato… ma non vi diciamo né come, né da chi.
Apprezziamo la scelta di Anno: il risultato non è solo una storia veramente nuova, capace di prendere in contropiede anche lo spettatore più sgamato, anche chi ha imparato a memoria il Red Cross Book, anche il più grande esperto di esegesi dei testi sacri, ma è anche un film più riuscito perché meno imbrigliato in un intreccio che per esplicita scelta dell’autore è proprio ciò che vuole essere superato con questo rifacimento.
Cosa comporta una storia nuova quando si parla di Evangelion? Esattamente come con la serie: preparatevi a eventi sbalorditivi, sviluppi estremamente criptici, momenti semplicemente incomprensibili e un gran mal di testa. Vi troverete a condividere al cento per cento l’espressione perplessa e concentrata di Kaworu quando, a un certo preciso punto del film, si trova a sua volta di fronte a un risvolto inaspettato e incomprensibile degli eventi che lui, come noi spettatori, fatica a capire. Non sentitevi inadeguati, dunque. Questo film è pensato e concepito per essere di lettura estremamente difficile, per essere visto e rivisto più volte alla ricerca di quei microscopici dettagli che si spera facciano luce su qualche mistero (ma che probabilmente non fanno altro che generarne di nuovi) e per poter essere al massimo interpretato, mai capito fino in fondo. Questo gioco, se lo accettate, può diventare anche entusiasmante. Cogliere il dettaglio risolutivo vi farà sentire fieri di voi stessi, così come avere la sensazione di aver capito qualcosa (ma spesso avrete fatto il passo più lungo della gamba, esattamente come Shinji in questo film, nella stessa scena che citavamo prima).
Per citare un altro autore di fantascienza che idolatriamo (e per non essere da meno con le citazioni criptiche), questo è un film molto difficile da grokkare.  
Con il rischio di scivolare nel sacrilego (ma visto il tema, sarebbe anche appropriato), ci spingiamo a dire che il paragone più azzeccato è quello con 2001: Odissea nello Spazio. Anche in quel caso l’autore si confronta con il complesso tema dell’evoluzione del genere umano, della nascita della vita sulla Terra e della natura del divino; e anche in quel caso sceglie di trattare tale tema in maniera criptica, occulta, lanciando messaggi e riempiendo l’opera di riferimenti che solo in pochi iniziati sono in grado di cogliere. Uno dei riferimenti che abbiamo colto in Evangelion 3.0 è indicativo: i pasti di Shinji sono un chiarissimo rimando proprio a 2001, dove gli astronauti mangiano identici preparati sintetici serviti in identici vassoi bianchi. Sappiamo che Anno è un uomo ben lungi dall’esercitare la modestia e altrettanto avvezzo a non lasciare nulla al caso: ci sembra quindi facile intravvedere una dichiarazione d’intenti celata nel cameo delle brodaglie colorate. Ambizioso? Senz’altro. Ma non del tutto campato in aria.
Ci sarà senz’altro da aspettare il seguito, il capitolo (teoricamente) finale della serie cinematografica. Siamo certi che troveremo risposte alle domande che abbiamo, indizi per misteri che ancora non abbiamo identificato come tali e naturalmente un’altra vagonata di domande, dubbi e quant’altro. Ma è questo il bello, ed è per questo che esiste Wikipedia!

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Gabriele Bianchi

Lettore, giocatore, conoscitore di cose. Storico di formazione, insegnante di professione, divulgatore per indole. Cercatelo in fiera: è quello con la cravatta.

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Commenti

  1. Ottima recensione!Rispetto alle frignerie che ho letto in internet, almeno qui ci si è sforzati di capire!
    C’è gente che è impazzita, ha lasciato la sala, ha sparso merda ovunque sui social…non sapendo già a priori che Anno voleva cambiare tutto e facendo finta di dimenticare che in molti punti la serie originale era altrettanto e forse più incomprensibile alla prima visione.

  2. Bellissima recensione. 🙂 Non come la gente che due giorni fa si disperava, diceva di aver buttato i soldi o temeva di diventare gay solo avendo guardato questo film. XD
    A me è piaciuto molto. Inizialmente sono stato deluso dal doppiaggio italiano, che ancora non avevo sentito (lo avevo visto in jappo sub eng). Non mi riferisco ai doppiatori in sé, certo, alle voci precedenti mi ero affezionato, ma alla fine anche la nuova doppiatrice di Misato ha fatto un buon lavoro (poi non so, possiamo anche dire che Misato abbia passato gli ultimi 14 anni a fumare…) Quello che mi ha davvero irritato sono certe differenze nella traduzione stessa. ‘Bamboccio’? ‘Shinscemo’? Poi però sono andato a rivedere quello in giapponese, in effetti dice Gaki, non più Baka. Quindi la cosa che più mi infastidiva non esiste più. (E mi ha dato lo spunto per una nuova sfilza di teorie su loop, rewind e universi alternativi al cui confronto i complotti sciichimici non sono nulla).
    Molti sono rimasti spiazzati dal caos che ha regnato per tutto il film, che parte da premesse poco chiare e non ha una vera conclusione. Ed è vero, ma è perché noi occidentali siamo abituati alle strutture narrative ‘classiche’ che hanno un inizio, uno sviluppo e una conclusione ben definiti. Evangelion è un’opera che lascia largo spazio di interpretazione allo spettatore e segue però più le strutture del teatro orientale, che si sviluppa secondo il Jo-ha-kyu e il Kishotenketsu. (A chi interessasse approfondire, consiglio di leggere questo interessantissimo articolo http://www.dummy-system.com/jo-ha-kyu-e-kishotenketsu/ ). Poi, chiaro, ognuno ha i propri gusti e può piacere e non piacere senza nessun obbligo. 🙂
    C’è anche chi dice che l’intero film “non vuol dire nulla”. E qui, dipende. Se intende che non ha un significato preciso e univoco, allora ha perfettamente ragione. E a me va benissimo così. È un brillante esempio di meta… meta… [l’equivalente di metateatro ma per gli anime? Metacinema mi sembra un po’ distante… Metacomunicazione e pace.] e ognuno può collegarne le infinite sfaccettature nel modo che preferisce. Il che può piacere e non piacere, mica siamo tutti obbligati ad apprezzarlo. A me Eva piace e me lo godo. 😀
    @I poveri illusi che credono di avere spiegazioni con il quarto film: no. Ragazzi, stiamo parlando di Anno, non avremo mai gli spiegoni serviti sul piatto d’argento. Voglio dire, nel 3.0 abbiamo avuto anche fin troppe spiegazioni esplicite rispetto ai canoni di Anno. Lasciando da parte gli incomprensibili vaneggiamenti di Kaworu, c’è Fuyutsuki che rivela senza giri di parole che Rei è un clone di Yui, come è morta quest’ultima e varie altre cose. Nulla di nuovo per chi segue EVA da anni, sono tutte cose che Anno aveva lasciato tra le righe ma i fan avevano capito attraverso i tanti indizi, ma mai erano state dette esplicitamente. Disseminerà anche l’ultimo film di minuscoli indizi, richiami, allusioni e metafore e lascerà a noi l’interpretazione. E a me va benissimo così. Se non vi piace, avete sbagliato saga. XD
    @I ‘Shinji è gay’: tecnicamente non è che lui sia gay, Shinji è proprio attratto da chiunque dimostri un minimo di affetto e interesse nei suoi confronti. (Ricordate? “Aiutatemi, statemi vicini, prendetevi cura di me!”) In teoria doveva essere una profonda scena di introspezione nella psiche di Shinji… Che è decisamente sfuggita di mano ed è finita con la profonda ispezione del suo culo da parte dell’angelo. Vabbé, io spero che Anno nel 4.0 inserisca scene equivalenti tra Asuka, Mari e numerose Rei… 😛 A sto punto si tratta di riportare equilibrio nell’universo, DEVE!
    Comunque io l’ho rivalutato, mi è piaciuto. A suo tempo avevo sospeso il giudizio, visto che era un rip di infima qualità con i sottotitoli inglesi di uno che ha imparato la lingua sui porno.

  3. @Simone:
    Allora… I primi due film di Rebuild dovrebbero risultare apprezzabili anche senza aver visto la serie, per quanto io ti consiglio comunque di guardarla tutta prima, perché la Rebuild dà moltissime cose per scontate e non approfondisce innumerevoli aspetti che alla fine, accumulandosi, penso darebbero una sensazione di vuoto e incompiutezza. Se vuoi recuperare la serie, da qui puoi vederla tutta gratuitamente e legalmente: http://animemanga.popcorntv.it/neongenesisevangelion/ Le pubblicità sono irritanti e la qualità non è granché, visto che si tratta della prima versione mandata in onda in Italia, con una traduzione alquanto approssimativa, ma dovrebbe bastare a darti un’idea. Valuta tu poi se acquistare la serie (assicurati che sia la Platinum Collection, che ha un nuovo doppiaggio e audio e video rimasterizzati in migliore qualità). Ah, non so nelle altre città ma se sei in zona Milano puoi prendere i dvd in prestito dalle biblioteche, li hanno.
    E, soprattutto, come scoprirai se guardi serie e film, Rebuild non è un vero remake della serie, senza collegamenti diretti…
    L’ordine migliore per vederli è:
    1) Neon Genesis Evangelion (26 episodi)
    2) The End of Evangelion (che rivede gli ultimi due episodi della serie sotto una nuova prospettiva e conclude(?) la storia)
    3) Rebuilds

  4. Non sono d’accordo con la recensione su diversi piani, vedrò di analizzarli passo dopo passo

    Innanzitutto i personaggi: piatti, ma piatti come nemmeno quelli di Twilight. A parte Shinji e Kaworu (ovviamente), gli altri alla meglio sono completamente privi di qualunque introspezione, di qualunque spessore appunto. Asuka intanto: abbiamo rimosso completamente il rapporto con la madre e quindi con l’Eva 02, abbiamo rimosso la tragicità della sua figura nel momento in cui – non riuscendo a sincronizzarsi con l’Eva – si sente una inutile bambola. Cosa ne rimane? Una mocciosa immotivatamente insopportabile, priva di storia personale, priva di tutto. Che è lo stesso problema di cui soffre Mary, la quale almeno è giustificata dall’essere un’introduzione di questa serie di film. Per non parlare poi dei personaggi secondari.
    Si ravvisa inoltre una generalizzata e immotivata stupidità: a partire da Katsuragi, che divenuta Comandante si è bruciata quel poco di cervello che aveva – se si fosse degnata di spiegare a Shinji fin dall’inizio che cosa fosse successo l’intero film non avrebbe avuto motivo di esistere e non si sarebbe corso il rischio di questo fantomatico 4rth Impact. Mi sembra di avere a che fare con quello che nei film orror propone di separarsi per cercare il serial killer.

    Poi: le parti fondamentali della trama. Non hanno sviluppo, solo un’elencazione ad opera del vice di Gendo. Del tipo “hei Shinji come va? Ah sai che tua madre è ancora viva, nel senso che è fusa dentro l’Eva 01 e che Ayanami è un suo clone? Si ne produciamo in serie!”. E lo stesso avviene con la rivelazione di Kaworu-angelo. E’ questa una nonchalance imperdonabile, che presuppone che lo spettatore abbia già seguito la serie animata, quando questi film dovevano essere rivolti anche a coloro che si apprestavano a Evangelion per la prima volta.
    A ciò si aggiunge la completa rimozione – appunto – di ogni collegamento fra lo 02 e Asuka e fra lo 00 e Ritsuko, con quindi appiattimento della stessa a ruolo di comprimaria. Mi sta bene che personaggi abbiano un peso diverso in questa nuova vicenda, ma non mi sta bene che il loro peso psicologico sia pari a zero e che avere l’Akagi piuttosto che la sorella di Toji sia, ai fini della trama, la stessa cosa.
    E i combattimenti? Ma ci siamo dimenticati lo splendore dell’Angelo-prisma, l’epicità dello scontro con Zeruel? Si. Qui abbiamo uno pseudo-combattimento con un polipone, risolto con uno sguardo (notare che l’Eva è in grado di far esplodere guardandolo un robot/angelo ma poi si lascia docilmente usare come motore per una nave da battaglia) e la scazzottata finale. Nient’altro, solo approfondimento del rapporto fra Shinji e Kaworu, occasione per fargli dire qualcosa di ambiguo ma che alla lunga stanca. Se guardo Evangelion è anche per vedere i robot che combattono con gli angeli, se voglio sapere la storia della vita di un disturbato mentale sic et simpliciter mi leggo la storia del Piccolo Hans scritta da Freud (il quale scompare peraltro dalla narrazione di questo Evangelion).

    Poi veniamo alle domande: perché ci sono due tipi di domande generate da questo film, quelle che forse avranno risposta e quelle che è molto improbabile che non l’avranno. Mi concentro su queste ultime: esattamente che cos’è successo negli ultimi quattordici anni? Voglio dire finiamo Evangelion 2.0 lasciando il Mark.06 a bloccare lo 01 che stava causando il 3rd Impact usando la lancia di Longino. Lo ritroviamo con la stessa lancia piantata nel petto, anzi con due lance, quella di Longino e quella di Cassius: perché? Perché diventa un angelo? Ma poi non aveva fermato il 3rd trapassando il corpo dello 01 con la suddetta lancia? Perché quattordici anni dopo tutti danno la colpa a Shinji – notare che era la stessa Katsuraji alla fine di 2.0 a dire a Shinji di andare avanti per salvare Rei senza preoccuparsi delle conseguenze. E poi l’umanità si è… estinta? Immagino di si, ma allora ammettendo che sia stato Shinji a causare il 3rd come dicono loro, com’è che si sono salvati coloro che gli erano fisicamente vicini (Katsuraji era lì per terra!) e sono invece morti quelli che abitavano nel resto del mondo?
    Il film inizia con la “serie nemesis”: che minchia è? Angeli? Eva? Robot anonimi? Perché lo 00 viene detto “contenitore di Adams” e perché quella S alla fine? Perché Kaworu stacca il collare a Shinji quando sembrava che non si potesse fare? Il fatto che Shinji dica “tu puoi fare veramente tutto” è una giustificazione di questo fatto? E perché alla fine il collare… esplode senza essere attivato? Wikipedia dice che avviene perché era diventato un angelo, ma allora perché da nessuna parte nel film viene detto che la sua attivazione sia automatica (lasciando invece presuppore con Katsuragi che si attivi solo premendo il fatidico pulsante)?
    Che cos’era il 4rth Impact che è stato fermato? Kaworu nel momento in cui vede che le lance non sono quella di Longino e di Cassius si rende conto di essere stato manipolato da Gendo e dalla Seele, dunque pensavo che il 4rth fosse la realizzazione del Progetto per il Perfezionamento dell’Uomo. Eppure Gendo dice che era previsto ai fini del Progetto stesso che il 4rth fosse fermato, anche a costo di perdere “l’uomo della Seele”. E allora che effetti avrebbe avuto? Avrebbe ucciso i pochi superstiti? Come? Perché? E sopratutto: la maledizione dei lilim/dell’eva. Cos’è? Nessuno ce lo spiega: lo buttano semplicemente lì per spiegare come mai non si abbiano protagonisti adulti come logica vorrebbe, il che mi fa pensare che abbia motivazioni più di marketing che di storia.

    I trailer infine: non so se qualcuno l’ha notato qui sopra, ma in Evangelion 3.0 non compare nemmeno UNA immagine di quelle messe nel trailer di Evangelion 3.0 alla fine di Evangelion 2.0, e dai riferimenti verbali del trailer stesso si capisce che nemmeno la storia vi è vagamente simile! Che razza di trailer a fine film parla di un film che poi sarà completamente diverso da come anticipato?
    Per quanto riguarda invece quello alla fine di Evangelion 3.0: che pena! Capisco che abbiano avuto l’idea di fondere due Eva fatti a pezzi, ma perché la fusione esattamente a metà? Lo 02 era completamente distrutto, rimaneva solo la testa e qualche pezzettino di corpo, come possono ricostruire perfettamente la metà destra del suo corpo per fonderla con la metà sinistro del corpo dell’Eva di Mary? Era molto più credibile se avessero fatto un miscuglio di pezzi disorganizzato… Vabbé che tanto con lo stesso ragionamento di prima mi aspetto che Evangelion 4.0 parli di tutt’altro e che questa fusione nemmeno avvenga mai.

    Insomma un film piatto, noioso, contraddittorio, che uscendo non mi ha lasciato nulla, a differenza dei precedenti, della serie animata e perfino del manga. Rimosso ogni approfondimento psicologico rimane solo l’enigmatico Kaworu a dominare le scene con le sue audaci avances omosessuali, unico elemento piacevole di questo film – che per lo meno ha il coraggio di infrangere i “limiti” tradizionalmente imposti dall’animazione. La sensazione è che, a differenza di quando hanno fatto con i primi due, questo non sia un rebuild ma una grave tentativo di ampliare la saga in modo sterile. Non lo si può nemmeno considerare il terzo di una tetralogia visto che non prende nulla dagli altri due, contraddicendoli in continuazione. Ora però tocca al quarto: il suo compito è quello di dare un senso al terzo, riscrivere il finale di Evangelion senza risultare una pura trovata commerciale, dare uno scopo a tutto Evangelio Rebuild. Se le premesse sono queste non sarà affatto facile.

    Voto? 6 perché è Evangelion di Hideaki Anno e non si può dare l’insufficienza ad Evangelion. Ma se invece fosse stato Evnagleion di Idaeki Hanno avrei considerato 4 un voto sin troppo generoso. E penso che questa sia la cosa più grave.

  5. Non ho ovviamente parlato delle tecniche di animazione digitale e delle musiche perché – per quanto belle, anzi stupende (a parte l’uso randomico dell’Inno alla Gioia, che offende la serie regolare… ma vabbé) siano – non accetto che un film speri di campare su di esse, sostituendo con bei disegni una trama scadente

  6. No, è stato, semplicemente, unico, meraviglioso!
    Purtroppo io lo giudico confrontandolo con gli altri film che ho visto e non con gli altri Evangelion e, probabilmente, nemmeno la serie TV, infatti 15/2o dei termini “specifici” (come lilint o cosa siano gli angeli) mi sono, semplicemente, rimasti inspiegabili, come perché i robot si fondano con la ragazza verso la fine, perché gli Eva non vengano più usati, ma forse sono domande anche per gli appassionati della serie… ._.

  7. Grazie, gente! ^_^

    @Alex B: sulla relazione fra Shinji e Kaworu…devo dire che sono stato un po’ deluso dal pubblico in sala, che non si è risparmiato gridolini, sghignazzate e quant’altro. Avrei sperato in un pubblico un po’ più maturo sui temi che contano.

    @simone: concordo, VA vista la serie prima!

    @stefano: in parte sono d’accordo, ma probabilmente non sono andato al cinema aspettandomi di vedere qualcosa fatto per i neofiti totali, bensì qualcosa fatto per chi ha divorato la serie e i primi film, chi sa tutto di tutti i personaggi. Le mancanze e i buchi che hai trovato, io li ho semplicemente riempiti con le informazioni che già avevo. Non mi ha dato particolarmente fastidio, ma capisco che andare a vederlo con uno spirito diverso possa aver portato a disappunto. Poi però passi a listare una serie di domande, dubbi, perplessità e contraddizioni irrisolte citandole come punti deboli del film, e qui ti perdo del tutto…sono tutte questioni interessanti, peraltro, e potremmo discuterne, ma a te sembra dispiacere che le risposte non ci siano, più che ci siano ma siano insoddisfacenti. Beh, non saprei che dire se non che è Evangelion…che altro ti aspettavi? ^_^ Contraddizioni ed enigmi non fanno solo parte del gioco, ne sono la colonna portante. Togli quelli e che rimane? Un anime coi robottoni. Particolarmente ispirato, se vuoi, ma nulla più…ah, e un’altra cosa, sono andato a riguardare il trailer in coda al 2.0 e…c’è tutto, mi sembra. Non capisco a cosa ti riferisci quando dici che ci sono immagini che non si trovano nel terzo film.

    @Edoardo: guarda, il film è già poco più che incomprensibile per chi ha visto tutto…non oso immaginare il caos per un neofita totale!

  8. @Gabriele: sì, a giudicare dalle reazioni in sala sembrava ci fosse gente convinta di diventare gay semplicemente guardando il film… O semplicemente dimostrare dubbia simpatia lanciando insulti a random a un personaggio immaginario che non ha i loro stessi gusti.
    Mah.

  9. Gabriele nella dichiarazione di intenti dell’autore vi era proprio di rivolgersi ad entrambi i pubblici, ma sono in realtà stati entrambi bellamente ignorati, i neofiti con una gestione pessima dei tempi del film – pochi secondii per le rivelazioni più importanti e mezz’ora di musica al piano? – gli scafati con uno stupro dei personaggi, che perdono tutto quello che avevano da dare, appiattendosi attorno ai propri stereotipi.
    Domande, dubbi, perplessità su cui discutere posso averle sulla trama originale, sui due film esplicativi, su i primi due di Evangelio Rebuild, qui ci sono delle palesi contraddizioni di trama! Non c’è nulla da interpretare o da discutere nel momento in cui passi dall’avere uno 01 trapassato alla fine del secondo film all’averne invece uno 06 alla fine del terzo senza che nulla spieghi il perché! Non c’è nulla da interpretare se ti tira fuori dal nulla una serie nemesis e la fa crepare in pochi minuti di combattimento senza mai più nominarla! Senza contare le parole a caso come maledizione dei Lilim/dell’Eva, contenitore di Adams e tutti quei termini tecnici messi a caso per dare una parvenza di fantascienza all’opera. E gli esempi si sprecano. Quello che voglio dire è che non è questione di oscurità ma proprio di carenza di trama, di contraddizioni, che non accetto che vengano fatte passare per filosofia e metafisica (al massimo, come dice Groucho, “metafisica e metascemenza”).

    Per l’ultima questione riguardati Evangelion 2.0, scorri dopo i titoli e guardati il trailer di Evangelion 3.0, poi dimmi: quale di quelle immagini, quale di quelle parole dette sono state presenti in questo film?

    EDIT: eccoti il video, anche se sub spagnolo si capisce
    http://www.youtube.com/watch?v=f0ESSY0ozec
    si vede benissimo che il 3rd è stato impedito, si vede un eva 01 spento con la lancia a trafiggerlo inesistente nel film, dove non vi è nemmeno alcun vero riferimento a “shinji e rei fusi assieme”, si vede il Mark.06 discendere nel dogma (ma quando mai?), si vede un’unità 08 completamente diversa da quella pilotata da Mary e si dice che è stata confinata con il suo pilota (ma quando mai?), e “infine una riunione con tutti i ragazzi il cui destino è stato predeterminato” (ovvero la scazzotata finale? la passeggiata nel deserto?). Poi Katsuraji giovane, Kaji, Gendo e vice su di una montagna, molte Rei, e nessuna, NESSUNA, di queste nel film. Un trailer che parla di un altro film quindi, forse del quarto, sebbene si spacci per trailer del terzo.

  10. @Stefano: Sai che è la prima volta che vedo quel trailer? O_o Delle due, o ero *estremamente* distratto quando ho visto il 2.0, o non l’hanno accodato quando l’ho visto io. Pensavo ti riferissi a questo: https://www.youtube.com/watch?v=OTZLPdCUxg4 Effettivamente non so che dire! Posso solo immaginare che il 4.0 sarà almeno in parte un flashback che ci mostrerà qualcosa dei 14 anni di gap fra il 2.0 e il 3.0, chissà!

    Per il resto…come dicevo, quelle non sono contraddizioni, sono banalmente (banalmente perchè parliamo di Anno, ovviamente!) domande a cui non è stata data risposta. Alla fine si tratta di un flash forward di 14 anni: cosa sia successo allo 01, allo 06, cosa sia la serie Nemesis, la maledizione degli Eva, il recipiente di Adams eccetera, ci sta che i personaggi, Shinji a parte, nominino queste cose come se sapessero esattamente di cosa parlano, perchè probabilmente è così visto che loro quei 14 anni li hanno vissuti. Siamo noi (e Shinji) ad essere tenuti del tutto all’oscuro, ma non credo sia per disattenzione: è una precisa scelta di Anno, che è perfettamente in linea con la sua poetica dell’occultare informazioni agli spetttatori fregandosene allegramente di quanto possa risultare frustrante! Insomma, manca ancora un film: è come lamentarsi che nella prima puntata della serie non si giustifica come mai lo 01 alza la mano per proteggere Shinji. Aspettiamo e vediamo. Sono piuttosto d’accordo con Alex riguardo il fatto che il 4.0 NON darà tutte le risposte, non sarebbe Anno se lo facesse. Ma certamente qualche elemento in più lo avremo.

    Riguardo il primo discorso, hai di nuovo perfettamente ragione: Anno aveva detto di voler creare qualcosa di fruibile da tutti. Il tuo errore è stato crearti delle aspettative sulla base di quanto Anno ha detto! Chiunque conosca Anno anche solo per sentito dire sa che non ci si può fidare di niente, e in particolare questa dichiarazione era visibilmente una colossale puttanata. ^_^ Non sono invece per niente d’accordo che il pubblico composto dagli appassionati storici che hanno divorato tutto il divorabile sia stato disatteso, anzi. Mi sembra un prodotto che si rivolge precisamente (ed esclusivamente) a loro, e che per il target che si è dato funzioni alla grande…ma qui sono opinioni!

  11. I primi due film potevano anche essere considerati come film diretti a un più vasto pubblico, perché, per quanto pieni di lacune e spiegazioni mancate, risultano comunque sufficientemente comprensibili a tutti. Però solo i più affezionati spettatori della serie possono cogliere i minuscoli indizi disseminati per i film e saperli inquadrare nelle teorie che circolano su Evangelion, collegando così la serie ai nuovi film in un unico ciclo narrativo dotato di una sua continuità.
    Sul 4.0, io penso che sarà quello che è sempre stato: più dubbi che risposte alla prima visione, sempre maggior comprensione man mano che lo si rivede ed esamina e, alla fine, in grado di inquadrare tutto Evangelion in una teoria capace di spiegare tutto. Senza mai averne una conferma ufficiale, perché, in fondo, è questo che è Evangelion: un£opera che chiede la partecipazione attiva dello spettatore. 🙂

  12. A me una cosa che ha particolarmente fatto effetto è una piccola chicca, un’auto citazione: il brano che accompagna l’emersione della Wunder e la successiva battaglia con la serie Nemesis è il medesimo di un’altra bellissima opera di Anno, Il mistero della pietra azzurra, e più precisamente in una scena speculare: l’attivazione del Nuovo Nautilus e la successiva battaglia contro il Noè Rosso. Tra parentesi, specialmente nel mecha design, la Wunder ha numerosi tratti in comune col Nautilus, e persino nella disposizione degli ufficiali in plancia si riconosce la somiglianza. Bellissimo tocco per me, assai sottile nel contesto.

  13. Non solo il brano di accompagnamento della Wunder, ma anche quello durante la battaglia iniziale durante il recupero. 😉

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