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Giochi da tavolo di luoghi sparsi per tutto il mondo

In questo periodo non possiamo ancora fisicamente spostarci in nazioni diverse, ma ci vengono in aiuto i giochi da tavolo. Grazie a giochi da tavolo di luoghi diversi possiamo viaggiare in tutto il mondo, basta scegliere dove volete andare ed aprire un gioco che faccia al caso vostro.

Giappone, Francia, Oceano Pacifico, Messico,… Ci sono giochi ambientati in ogni luogo del pianeta, ed ognuno con tematiche diverse: piazzamento lavoratori, conquista, giochi di carte, costruzione, e molti altri. Vi proponiamo una  carrellata che siamo certi vi offrirà un gioco da intavolare quando avrete voglia di dirigervi verso un luogo vicino o lontano.

Giochi da tavolo di luoghi in Francia

Partiamo da un Paese qui vicino, che offre molti luoghi suggestivi e da visitare: la Francia. E partiamo da sud, dove troviamo Carcassonne, un’antica cittadella fortificata a cui è stato dedicato un famoso gioco da tavolo, ideale per chi inizia ad approcciarsi a questo mondo. I giocatori a turno piazzano una tessera pescata a caso che raffigura parte del paesaggio della città: un castello, una strada, un monastero, un prato o una combinazione di più elementi. Inoltre possono piazzare un meeple su una delle tessere per ottenerne la proprietà. Per esempio, una strada lunga sei tessere con un mio meeple sarà mia, e mi darà punti vittoria. Carcassonne è un gioco semplice e veloce, ma che offre molte opzioni ad ogni partita.

carcassonne tiles

Ci spostiamo al centro della nazione, in Borgogna, dove troviamo il gioco I Castelli della Borgogna. Ogni giocatore ha una propria plancia giocatore ed è un aristocratico che controlla un piccolo principato della regione. Si accumulano punti in diversi modi: costruendo insediamenti e castelli, commerciando lungo il fiume, sfruttando le miniere d’argento. Grazie a un tiro di dadi si può migliorare il proprio terreno, conquistando tessere prese dal tabellone centrale e piazzandole sulla propria scheda. Ogni tessera regala un vantaggio: azioni aggiuntive, denaro, variazione dell’ordine dei turni, tessere merce, modifica del tiro di dado o punti vittoria. Il gioco termina quando tutti i giocatore hanno svolto un numero di round predefinito e vince il giocatore con il maggior numero di punti vittoria.

Verso nord: nel Canale della Manica ed in  Gran Bretagna

Spostiamoci in Normandia, in un importante porto sulla Manica: Le Havre. In questo gioco ogni turno ha due parti: prima le merci arrivano nel porto e riempiono i magazzini dei giocatori, poi le merci si vendono o si usano per costruire edifici o navi. Gli edifici sono un’opportunità di risparmio, perché i giocatori che usano edifici non propri devono pagarne l’affitto. Le navi invece trasportano il cibo necessario per nutrire i lavoratori del porto. Dopo un numero fisso di round ogni giocatore ha un’azione finale, quindi il gioco termina. Il giocatore che ha accumulato la più grande fortuna è il vincitore.

Sbarchiamo in Gran Bretagna, dove al centro dell’isola troviamo Lancashire e Birmingham. Qui si ambientano due versioni di Brass, un gioco di strategia economica che si svolge durante la Rivoluzione Industriale (1770-1870). I giocatori, imprenditori in competizione per migliorare le proprie aziende, ad ogni turno ricevono due carte azione disponibili solo per quel turno. Quando termina il mazzo si sostituiscono le carte di livello più basso con nuove carte e si riparte fino ad un nuovo esaurimento del mazzo. A questo punto si calcola chi ha più punti vittoria, che sarà il vincitore.

Ci spostiamo a Londra per giocare a London.  Il gioco si svolge dopo il grande incendio del 1666 ed ogni giocatore è un architetto che deve ricostruire Londra. Troverete un sistema in cui le carte permetteranno di sviluppare la città. Ad ogni turno dovrete gestire la città eseguendo tutte le azioni delle vostre carte. I giocatori potranno prendere prestiti per finanziare le proprie costruzioni ma devono rimborsarli prima che il gioco finisca. Inoltre devono preoccuparsi di quanta povertà stanno creando rispetto agli altri giocatori.

 

Giochi da tavolo di luoghi nella Penisola Iberica

Lasciamo il Regno Unito ed andiamo verso il Portogallo. Iniziamo dalla sua capitale dove troviamo Lisboa, un gioco ambientato dopo il 1 novembre 1755. In quella data Lisbona subì un terremoto di magnitudo tra 8,5 e 9,0, seguito da uno tsunami e tre giorni di incendi. Di fronte alla quasi completa distruzione della capitale l’allora Ministro degli Affari Esteri, Sebastião José de Carvalho e Melo, venne incaricato della ricostruzione. I giocatori sono nobili che guidano il team di architetti per la ricostruzione, sviluppano il commercio ma soprattutto riprendono la produzione di parrucche, il bene più ambito dell’epoca. Proprio il numero di parrucche raccolte determinerà il vincitore dopo un numero fisso di round. Il Re ha creato una mappa della città, il tabellone, dove sono pianificate le strade ed i negozi che vi sorgeranno. I giocatori saranno impegnati nel raccogliere licenze di costruzione, influenza, lavoratori e denaro.

Ma prima di Lisbona, la capitale del Portogallo era Coimbra. Siamo tra XV e XVI secolo, nel periodo dei grandi viaggi alla scoperta del mondo. I giocatori cercano di accumulare prestigio finanziando questi viaggi e accumulando favori dai monasteri della città e dai cittadini. Coimbra  ha un meccanismo per cui i risultati dei dadi a disposizione danno accesso a diverse opportunità di gioco, influenzando le strategie e spingendo i giocatori ad ottimizzare le proprie scelte. La combinazione di lancio dei dadi, finanziamento di spedizioni, favori di monasteri e cittadini rende ogni partita a Coimbra diversa dalla precedente.

Puerto Rico: Una pietra miliare

Come nel XVI secolo, una nave ci porta verso il nuovo mondo. Troviamo una pietra miliare: Puerto Rico, dove i giocatori sono governatori dell’isola. Ciascuno ha una propria plancia dove coltivare piantagioni per guadagnare  soldi, che vengono investiti per acquistare nuovi edifici e migliorare il rendimento dei raccolti. Comuni a tutti sono invece le navi commerciali dirette in Europa, che possono essere caricate di prodotti.

Ad ogni round, i giocatori a turno selezionano una Carta Ruolo, che offre uno sconto a una specifica azione. Le carte inutilizzate ricevono una moneta alla fine di ogni turno, chi sceglie un ruolo ottiene anche le monete su di esso. Questo spinge i giocatori ad usare tutti i ruoli durante la partita. L’ordine di turno varia in senso orario ed è indicato da un segnalino Governatore. il primo giocatore inizia il round scegliendo una carta e facendo la prima azione. I punti vittoria si accumulano con il possesso di edifici, la spedizione di merci e il possesso di “grandi edifici”. I punti vengono tenuti a faccia in giù, impedendo agli altri giocatori di vedere il punteggio esatto degli avversari. Le merci  sono invece visibili a tutti.

Giochi da tavolo di luoghi in Sudamerica

Andiamo fino in Messico, dove raggiungiamo Teotihuacan: City of Gods, un’ex città precolombiana che oggi è uno dei maggiori siti archeologici mesoamericani, con imponenti piramidi ed architetture. Con strategia, ricchezze e favori degli Dei il giocatore più bravo diventerà costruttore della Piramide del Sole. Ogni giocatore ha a disposizione dei dadi che rappresentano la propria forza lavoro. Ad ogni turno può scegliere se aumentare la forza lavoro o se  ottenere un bonus. Ogni partita si gioca in tre epoche, durante le quali si valuta il successo dei giocatori, portando chi accumula più punti ad essere il vincitore.

Scendiamo nei Caraibi, a Maracaibo. Qui i giocatori navigano su una rotta circolare attraverso i Caraibi, usando carte e tessere che permettono di svolgere azioni o consegnare merci. In più esiste una modalità missione, che usa diverse tessere per raccontare una piccola storia al giocatore che la segue. L’obiettivo dei giocatori è di accumulare influenza in tre nazioni. Il gioco dura quattro turni, per un tempo complessivo di circa 40 minuti a giocatore.

Giochi da tavolo di luoghi in Asia e Africa

Cambiamo continente ed arriviamo in Asia. Il primo approdo è il Giappone, dove troviamo Yokohama: un’ex villaggio di pescatori che nel periodo Meiji (tra 1868 e 1912) è diventato un porto aperto a tutto il mondo, trasformandosi in una delle maggiori città commerciali del Giappone. I giocatori sono commercianti che cercano di arricchirsi costruendo la propria impresa ed aumentando i propri canali di vendita con l’estero. La fortuna di essere in una città protagonista di un’evoluzione tecnologica e culturale, dove si raccolgono i principali prodotti nazionali, come rame e seta, è sicuramente un buon inizio.

Viaggiamo verso l’India, a Jaipur. Questo gioco di carte vede due giocatori impersonare i due commercianti più potenti della città, ma solo il migliore sarà invitato alla corte del Maharaja. Scambia prodotti e vendili a buon prezzo, senza dimenticare i tuoi allevamenti di cammelli, i “furgoni” con cui trasportare le merci in vendita. Un gioco che mescola la fortuna con la tattica: scegliere quando comprare, vendere o scambiare col mercato le proprie carte può dare inaspettati vantaggi o ridurre il giocatore sul lastrico.

Scendiamo, in Africa, in Kenya ed entriamo a Mombasa. Si tratta di un gioco economico in cui i giocatori cercano di arricchirsi acquistando quote di società situate a Mombasa, Città del Capo, Saint-Louis ed Il Cairo. Poi ne aprono filiali in tutto il continente. Mombasa ha un curioso sistema di gioco: ad ogni turno i giocatori scelgono le carte dalla loro mano, quindi le rivelano simultaneamente e svolgono le azioni. Queste carte vengono quindi scartate, mentre le carte giocate precedentemente  vengono recuperate per il turno successivo.

Giochi da tavolo di luoghi nell’Europa dell’est

A Istambul la confusione avvolge i commercianti del bazar, dove si possono accumulare merci o venderle. Il giocatore deve spostarsi attraverso il bazar con un assistente per fare affari, lasciandone un altro a gestire la bancarella. Gli assistenti non possono muoversi da soli, sono i commercianti che li spostano col proprio movimento: bisognerà pianificarli bene. Quando un commerciante ha raccolto cinque rubini nella sua carriola, i giocatori completano quel round ed il gioco termina. Se solo un giocatore ha raggiunto questo obiettivo, vince immediatamente, altrimenti si conta il denaro raccolto.

Passiamo in Grecia, a Santorini, un gioco di strategia semplice ma appagante. In ogni turno si sposta il proprio costruttore su un edificio allo stesso livello di quello di partenza oppure di un solo livello più alto o più basso. Poi si può alzare di un livello un edificio adiacente al costruttore, oppure montare una cupola sopra a un edificio di tre livelli. La cupola impedisce ai costruttori di passarci sopra, e sono importanti perché quando un giocatore fa salire un costruttore su un edificio di tre piani, vince. Per maggior variabilità, esistono delle carte che vengono scelte a inizio turno, ciascuna con un potere per il proprio costruttore.

A Sarajevo troviamo un gioco che consigliamo in solitaria: This War Of Mine. Il giocatore deve far sopravvivere alcuni civili all’assedio di Sarajevo. Dovrà gestire il loro rifugio: frugare stanze, rimuovere macerie, costruire oggetti (letti o una stufa). Inoltre dovrà inviare i sopravvissuti a cercare cibo e acqua pulita. La notte è il momento ideale per le ricerche nelle strutture vicine. In molti casi incontreranno altri sopravvissuti, ognuno con una propria storia. I personaggi dovranno prendere scelte drammatiche. L’obiettivo è sopravvivere finché la guerra non è finita, ma se sopravvivi riuscirai a vivere col ricordo di quello che hai fatto?

Conclusioni

Questo nutrito elenco di giochi da tavolo offre la possibilità di spostarsi attraverso nazioni e continenti. Finché dovremo passare le nostre serate chiusi in casa o al massimo spostandoci di pochi chilometri, sono un’ottima scappatoia per chi invece vorrebbe scoprire nuove realtà oppure attraversare intere nazioni. Viaggiate alla scoperta di questi splendidi giochi e buon divertimento!

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