Cultura e Società

History of Information Graphics, il nuovo libro di Taschen

Un opera con più di 400 illustrazioni dal Medioevo all’era digitale

History of Information Graphics è un’opera senza precedenti per gli appassionati di storia e non solo. L’albo contiene 400 pietre miliari infografiche che spaziano dalla tecnologia alla cartografia cosmica e terrestre, passando attraverso la zoologia e la botanica.

History of Information Graphics, un’opera visiva che ti porta indietro nel tempo

History of Information Graphics

Dall’Uomo Vitruviano alla mappa della metropolitana di New York, questo libro in formato XL contiene una serie di informazioni grafiche che attraversano più di seicento anni di storia. Le più importanti immagini che hanno segnato la storia accompagnate da disegni succinti, avvincenti e magistrali che hanno dato forma alle idee astratte, alle scoperte all’avanguardia e alle statistiche dei più grandi pensatori dei tempi passati.

Nell’epoca moderna la distribuzione dei dati digitali e dell’informazione viaggia letteralmente alla velocità della luce, chiunque può creare un’immagine e renderla fruibile al mondo intero. La difficoltà di poterla creare adesso e minima rispetto alla mastodontica fatica che bisognava fare nel passato. History of Information Graphics rende omaggio a tutti quei cartografi, programmatori, esperti di statistica, progettisti, disegnatori, scienziati e giornalisti che hanno sviluppato un nuovo campo di competenza nel poter esprimere la loro conoscenza attraverso le immagini.

Attraverso manoscritti medievali, rotoli di pergamena, mappe elaborate e atlanti, la Taschen ha creato con History of Information Graphics un database di immagini tratte da ogni contesto storico, comprese le opere del noto cartografo tedesco del ‘400 Martin Waldseemüller (il primo ad utilizzare il termine America per definire le terre oltre l’Oceano Atlantico) o i meticolosi disegni di Ernst Haeckle sui suoi studi riguardanti la natura.

Sandra Rendgen, autrice dell’opera, ha studiato storia dell’arte a Berlino e ad Amsterdam. Il suo lavoro si è sempre interfacciato nell’intreccio tra la cultira dell’immagine e la tecnologia, con un particolare focus alla visyualuzzazione dei dati grafici.

L’editor Julius Wiedemann ha studiato marketing e graphic design ed era un redattore di arte prima di entrare in Taschen nel 2001.

Non esistono quindi persone più adatte che potessero comporre un’opera del genere.

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Enrico Natalini

il suo DNA è composto al 100% di cultura trash e underground. Che siano libri, film, fumetti, serie tv, spettacoli teatrali, mostre o televendite è un segugio per tutte quelle chicche che sopravvivono all'insaputa del mainstream. Di lui dicono che è come un cartone animato, non ha capito bene se sia un complimento o meno, ma a lui piace.

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