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I 7 traumi da film post 2000 che accompagneranno i Nerd di domani

Dopo gli anni 80 (cliccate qui) e dopo i novanta (cliccate invece qui) affronteremo i traumi, possibili, post 2000 analizzando tutte le pellicole che, secondo noi, saranno i nuovi traumi dei nerd di domani. Se per noi c'è stato Artax nella palude della tristezza o Draco per altri ci saranno questi. Sono ovviamente scene che traumatizzerebbero comunque tutti quanti, ma secondo noi più nel dettaglio andranno ad intaccare la sensibilità di un piccolo Nerd, siete pronti? Ci sono degli spoiler, attenzione.

{Other Mother} Siamo nel 2009 e Coraline arriva nelle sale, diretto dall'abile Henry Selick e tratto dal capolavoro di Neil Gaiman: la pellicola ha già pesanti sfumature dark fin dall'inizio ma il vero trauma è quando "l'altra madre" si rivela alla povera Coraline. Terrificante.

{Hachikō} Ci troviamo di fronte a un remake che, nonostante sia solo l'ombra dell'originale giapponese del 1987, ha il merito di tramandare un fatto che è importante che i "nerd" di domani conoscano, il motivo per il quale nella stazione di Shibuya c'è la statua di un cane. Anche negli anni 80 ci sono stati film "mediocri" che tuttavia ci hanno segnato, è inutile negarlo. Questo potrebbe continuare la tradizione, in particolare con il trauma finale.

{Tagliamo la corda}Un ponte per Terabithia (del 2007)  ha il potere e la responsabilità di una delle dipartite più inaspettate e traumatiche degli ultimi anni, Leslie. La giovane Leslie, una dei protagonisti, scompare all'improvviso spiazzando lo spettatore. Trauma! 

{Hai gli occhi di tua madre} Ancora più di Silente, il vero trauma della serie di pellicole dedicate a Harry Potter, è la scomparsa (con relativa scoperta dei suoi ricordi) di Severus, sappiamo che si tratta più di un trauma "letterario" che altro ma la potenza espressiva che Alan Rickman ha conferito al personaggio gli ha dato vita anche oltre la carta stampata.

{8 minuti} La Pixar non scherza, sa dove colpire per fare male e UP riesce a farlo in appena otto minuti, otto minuti di love story che fanno invidia a molti film romantici da domenica pomeriggio, una vita di gioie e sofferenza condensata in una manciata di attimi che ci ha traumatizzato.

{Addio ragazzi} La Pixar colpisce ancora. In quale pellicola di animazione abbiamo mai visto il protagonista arrendersi di fronte a una morte certa? Toy Story 3 ci ha mostrato anche questo, tutto era perduto nella fornace, Lotso GrandiAbbracci si è rivelato marcio dentro e noi ci siamo trovati con il cuore in gola.
{Il Labirinto del Fauno} Basterebbe dire "Guillermo del Toro" per spiegare a che tipo di film ci troviamo davanti, in questa pellicola c'è di tutto, sopportiamo di tutto ma il culmine (che rivedremo per sempre nei nostri incubi) è la scena che si svolge nel Labirinto e che vede come protagonista la creatura con i bulbi oculari sui palmi delle mani (Doug Jones). Trauma.
{Sorridete con il mondo} Il finale di OldBoy con tanto di "rivelazione" e senza contare le conseguenze: è tutto un grande trauma, un grande, sofferto e lungo trauma. Non pensate male, il film di Park Cahn-wook è un capolavoro, un'opera d'arte quanto il manga di di Nobuaki Minegishi e Garon Tsuchiya.
Ma questo non esclude il fatto che segnerà a vita chiunque lo guardi.

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Commenti

  1. la morte di Leslie è sicuramente il trauma più forte perchè è il più inaspettato, ma quegli 8 minuti…

  2. Approvo in pieno le scelte!!La pixar è subdola!! Inoltre io ci avrei aggiunto pure A.I. intelligenza artificiale… mille pianti e poi angoscia per giorni!

  3. Oddio… Visto che è stato citato Old Boy mi permetterei di puntare il dito anche su Lady Vendetta, sempre di Park Chan-wook. Pure lì a finale con trauma non si scherza mica… Un film che sono riuscito a vedere una sola volta… brrrrr

  4. Concordo in pieno con la scelta della scena di Toy Story 3, devo però aggiungere che com’è è stata chiusa, risolta, superata o come volete dirlo, per me è stato così divertente ma perfettamente in stile Toy Story, ovvero sempre e comunque divertente nel senso maturo del termine, da essere assolutamente GENIALE e sì, dirò anche questo, EPICO. Perchè ora ogni volta che mi ritrovo a pensare ai piccoli alieni del Pizza Planet e al nome del loro “dio”, un brivido di emozione mi scorre lungo la schiena.

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