Site icon Orgoglionerd

Il finale alternativo di 17 film horror

Il finale alternativo ha la magica capacità di dividere in due un racconto. La cosa interessante nel mondo dei film, è che ogni pellicola rappresenta un cosmo a parte, una sorta di universo parallelo che a volte si può unire e fondere con altri universi, magari attraverso crossover.

Allo stesso modo in cui possono esistere due universi che si possono unire, vi sono altri che invece si scindono, si dividono in due, creando così una storia che può andare diramandosi in diverse modalità.

Una di queste modalità è appunto il finale alternativo. Sono infiniti i motivi per il quale vengono creati differenti versioni della fine di un film: problemi con la produzione, scelte registiche, mancanza di fondi, uno sfizio del regista per essere stato costretto a dirigere un film troppo politically correct per i suoi gusti, o semplicemente per attrarre i fan.

L’horror è uno dei generi più gettonati per i finali alternativi, in quanto, lo spettatore è sempre diviso in due tra la speranza di vedere il protagonista salvarsi, e gustarsi il peggio del peggio che un film del genere possa offrirgli.

Lasciate ogni speranza o voi che andate avanti… perché il percorso da qui in poi è costellato da trappole, trabocchetti… ma soprattutto SPOILER!!! TANTI SPOILER!!!

La cosa (1982)

Finale Alternativo

Partiamo subito con un cult diretto dal mitico Carpenter. Opera del 1982, è tratta dal racconto La cosa da un altro mondo di John Campbell, dal quale era già stato fatto un film omonimo nel 1951. Inizialmente il film di Carpenter non ebbe un grande successo, dato che veniva considerato come un remake del film del ’51, ma con il passare degli anni si è aggiudicato un solido posto nella classifica della bacheca dei migliori cult movie del cinema. Da qui, una valanga di videogiochi, parchi a tema, libri, fumetti e persino un prequel e un sequel sono stati creati cavalcando l’onda underground di questo film.

Il film narra le sorti di alcuni ricercatori norvegesi in Antartide che devono difendersi da una creatura disumana che assume la forma di ciò con cui viene in contatto.

 

 

Nel finale ufficiale MacReady e Childs rimangono gli unici superstiti della base (e probabilmente per poco), mantenendo oltretutto un reciproco sospetto che il proprio collega sia stato contagiato.

Nel finale alternativo vediamo che MacReady è salvo e l’esame del sangue dimostra che è umano.

 La piccola bottega degli orrori (1986)

 

Questa piccola perla diretta da Frank Oz è un divertentissimo film tratto dall’omonimo musical che narra le vicende di Seymour e della sua pianta carnivora Audrey II. Basti ricordare la canzone del dentista cantata da Steve Martin per convincersi che anche questa pellicola merita un posto nella hall of cult movie.

Nel film Audrey II, intenta a magiare carne umana durante il corso di tutta la pellicola, inizia ad ingigantirsi a dismisura e ad avere delle ‘leggerissime’ manie di dominazione del mondo. Per fortuna Seymour riesce a sconfiggerla facendola esplodere con un cavo elettrico ad alta tensione, salvando così il mondo.

 

Nel finale alternativo (più simile al musical originale) Audrey II mangia Seymour, e la pianta viene messa sul mercato. I suoi boccioli diventano talmente grandi da distruggere palazzi, nutrirsi di civili e salire sulla statua della libertà mentre l’esercito americano tenta di contrastare l’orda carnivora, il tutto con un incerto THE END?!? Che appare sullo schermo.

Alien (1979)

Diretto da Ridley Scott, Alien è uno dei film di maggiore spicco nel panorama del cinema fantascientifico. Un film che conosciamo tutti, narra le vicende dell’equipaggio dell’astronave Nostromo che deve avere a che fare con una creatura aliena intenta ad uccidere chiunque gli si pari davanti.

Un piccolo aneddoto inerente a questo film riguarda Ciro Ippolto (si, il regista di Arrapaho). Ipopolito, dopo l’uscita del film di Scott, si accorse che la parola ‘Alien’ non possedeva nessun Copyright, così decise di fare un B-Movie (di cui utilizzò la maggior parte del budget per delle vacanze a Cannes) intitolandolo Alien 2 – Sulla terra. Gli spettatori erano convinti di andare a vedere il seguito del film di Scott, facendo raggiungere al film un successo tale da riuscire a recuperare tutto il budget speso per la produzione (e le vacanze).

Il finale previsto per Alien non fu girato, perché fu cambiato in corsa sotto minacce di licenziamento da parte del dirigente Fox nei confronti di Ridley Scott. Infatti l’idea prevedeva una scena in cui l’aliena staccava la testa a Sigourney Weaver, per poi imitare i movimenti del capitano sulla pulsantiera della nave. Ritenuto troppo crudo, fu cambiato con il finale che tutti conosciamo.

 L’armata delle tenebre (1992)

Terzo capitolo della saga de La casa; non c’è bisogno di dirvi perché questa grande perla è diventato cult anche per coloro che non apprezzano questo genere di film. Un protagonista pomposo (e che tutti amiamo) inizia la sua avventura nel medioevo con un fucile e una motosega al posto della mano! Questo film è rimasto così radicato nel cuore degli affezionati che nel 2015 uscì una serie sequel: Ash vs Evil Dead.

Nel finale originale Ash riesce a tornare nel presente, ma durante il suo viaggio nel tempo non ha ripetuto esattamente le parole magiche, portandosi dietro il male che aveva sconfitto nel medioevo, con problemi e streghe annesse.

 

Nel finale alternativo si vede come Ash, per tornare nel suo tempo deve prendere 6 gocce del filtro magico che lo farà dormire fino al presente; ma da buono idiota quale è, si distrae durante il conteggio, e beve una goccia in più. Questo errore lo farà dormire troppo, risvegliandosi così in un mondo ormai post apocalittico.

Hostel (2005)

Uno dei primi film in cui la preproduzione si concentrò a creare enormi aspettative sulla sua uscita: Tarantino lo definì il film che avrebbe voluto girare lui stesso, i cinema in cui veniva proiettato erano provvisti di sacchetti per vomitare. Il regista Eli Roth ebbe l’ispirazione per girare un film leggendo su internet la possibilità in Thailandia di uccidere un uomo pagando 10.000 dollari.

 

Nel finale originale vediamo che Paxton, dopo aver riconosciuto l’assassino del suo amico, lo segue fino al bagno della stazione, dove gli taglia due dita, gli sbatte la porta in faccia e, non contento, gli taglia la gola con un bisturi.

Il finale alternativo è decisamente meno cruento, ma molto più inquietante e vendicativo. Paxton insegue l’olandese fino alla stazione, dove si incontra con la sua bambina. Sia padre che figlia vanno in bagno, ma stavolta Paxton decide di seguire la piccola. L’ultima scena vede l’olandese disperato perché non trova più la figlia, e Paxton in un vagone di un treno in partenza intento a tappare la bocca alla piccola.

Shining (1980)

Non è un vero e proprio finale alternativo, più che altro una scena tagliata nel finale. Tra la morte di Jack e l’infinita carrellata che arriva alla famosissima foto datata 1921, era stata inserita una scena riguardante le sorti di Wendy e Danny: i due erano ricoverati in ospedale, mentre Ullman, il direttore d’albergo parlava con loro e dichiarava alla polizia che il corpo di Jack non era stato ritrovato da nessuna parte, e che nell’albergo non vi erano tracce di eventi paranormali. Successivamente il direttore d’albergo si avvicinava a Danny per dargli una palla da tennis… identica a quella che il bambino si vide rotolare incontro dalla stanza 237 (zan! Zan! Zaaaaan!).

Questa scena era presente quando il film fu distribuito in tutti i cinema del Nordamerica, solo che secondo Kubrick creava confusione riguardo la figura di Ullmann. Assoldò quindi dozzine di suoi collaboratori per rimuovere la scena incriminata da tutte le sale in cui era presente, per poi bruciarne i negativi. Tanto ha detto e tanto ha fatto che ormai la scena risulta completamente irrecuperabile, e l’unica prova riguardo la sua esistenza sta nelle foto qua sopra scattate dalla figlia di Kubrik, Vivian.

Nightmare (2010)

Remake che riprende il primo film che aveva per protagonista uno dei personaggi più iconici del mondo dell’horror: Freddy Krueger. Il ritorno del simpatico mostro dal guanto tagliente non ebbe un grande successo, vuoi per il fatto che questo Freddy era meno simpatico dell’originale, vuoi per il fatto che non era più il mitico Robert Englund ad indossare il maglione a strisce, vuoi per il fatto che fare remake di film cult è sempre molto rischioso. Il finale previsto era totalmente differente da quello che si vede.

 

La scelta di cambiare un finale ormai già girato fu per motivi creativi. Il regista Samuel Bayer, prima che il vero finale venisse riproposto tra i contenuti speciali del DVD, mise la pulce nell’orecchio ai fan affermando che “c’è una scena in cui combattono, e il confronto con Nancy è totalmente diverso. Non voglio rivelare troppo, ma in precedenza c’era un finale diverso. Certamente preferisco quello attuale, ma Jackie [Earle Haley] era davvero spaventoso in questa scena“.

Blair Witch Project (1999)

Il vero colpo di genio di Blair Witch Project non fu il film in sé, bensì la sua pubblicità. L’enorme successo che ebbe in America lo dovette al fatto che gli spettatori entrarono al cinema convinti di assistere alle riprese di un fatto accaduto veramente. Viene da sé che ne uscirono sconvolti. Purtroppo quando la distribuzione raggiunse l’Italia, il trucchetto era bell’e svelato (anche se questo non ha influito sul successo italiano del film).

L’idea del finale che lascia poco chiarimento a ciò che successe, venne in mente ai registi tre giorni prima di girarlo.

Non ci sono video a confermarlo, ma secondo i registi, uno dei finali alternativi che avevano deciso di girare, prevedeva un’inquadratura di Mike penzolante da un cappio, crocifisso a un albero a forma umanoide e mutilato con la cassa toracica sanguinante.

Io sono leggenda (2007)

Tratto dall’omonimo romanzo di Richard Matheson, è il terzo film che viene trasposto sullo schermo ispirato a quest’opera (consigliamo vivamente di visionare anche la prima trasposizione, L’ultimo uomo sulla terra del 1964, con il mitico Vincent Price).

Sappiamo tutti che nel film del 2007, il Dott. Robert Neville, interpretato da Will smith, fa una brutta fine.

https://www.youtube.com/watch?v=kauZvPuh8Ow

 

Nel finale alternativo le sorti di Neville sono ben diverse. Durante l’attacco in laboratorio, il capo dei vampiri disegna una farfalla sul vetro, e subito dopo Neville nota la stessa farfalla sul collo della vampira che stava tentando di curare. Decide così di far tornare vampira la ragazza, e di riconsegnarla al suo branco, scoprendo così che anche i vampiri provano sentimenti. Viene quindi lasciato vivo dagli esseri che se ne vanno.

28 giorni dopo (2002)

Un cult di tutto rispetto diretto da Danny Boyle (che ci aveva già meravigliato con Trainspotting) narra la storia di Jim, un ragazzo che si risveglia dal coma 28 giorni dopo che un’epidemia di rabbia ha contagiato l’intera popolazione della Gran Bretagna, rendendo gli infetti simili a degli zombie velocissimi e dal carattere leggermente iroso. Il film finisce con Jim che si salva dopo essere stato colpito dal Maggiore West con un proiettile (il tutto reso da un veloce montaggio in cui Selena lo porta di corsa in un ospedale e lo salva tramite un’operazione).

 

Il finale alternativo inizia subito con la scritta ‘…what if’; in questa versione Selena e Hannah portano Jim in ospedale, ma non riescono a salvarlo, così vanno via in preda allo sconforto lasciando lì il corpo del loro amico.

The birds (1963)

Anche il capolavoro di Hitchcock manteneva nello script un finale alternativo. Il film fu stroncato dalla critica. Infatti uno dei giudizi negativi al film è stato proprio la mancanza di un vero finale. Hitchcock reagì alle critiche dicendo di aver pianto per tutto il percorso da casa fino alla bancaCiò non toglie che questo film sia stato pensato nei minimi particolari. C’è persino un intero script sui vari rumori (battito d’ali, versi degli uccelli, rumori di becchi) e su quando essi dovevano comparire nel missaggio. Oltretutto la freddezza di questo montaggio audio molto particolare è accentuato da una colonna sonora praticamente assente. Oltre agli animali ammaestrati, hanno utilizzato uccelli meccanici, costruiti apposta per le scene in cui recitavano i bambini. Si fece ricorso anche all’animazione.

Il film si conclude con i quattro protagonisti che piano piano si infilano in auto e spariscono in un orizzonte completamente ricoperto di pennuti.

Nel finale alternativo (che in realtà sarebbe stato il vero finale, poi tagliato), i nostri protagonisti avrebbero raggiunto San Francisco trovando il Golden Gate Bridge completamente invaso dagli uccelli e attacchi agli uomini in ogni dove, segno ormai della loro predominanza sul pianeta.

Freaks (1932)

Il cult dei film cult, un film che alla sua uscita è stato duramente criticato (tanto che il regista Tod Browning venne cacciato da Hollywood), a causa delle immagini crude e degli attori utilizzati per creare il film. Infatti l’opera è incentrata su un circo composto da freaks; Browning ha naturalmente utilizzato dei veri professionisti di quel vario mondo circense, tra cui Daisy e Violet Hilton (due ragazze siamesi unite per un fianco), Josephine Joseph (un’artista ermafrodita) e Price Randian (un uomo senza braccia né gambe; la scena in cui prepara e accende una sigaretta è qualcosa di divino). Ma i personaggi sono veramente molteplici e il film merita di essere visionato almeno una volta nella vita.

 

Il finale originale (tagliato per più di mezz’ora a causa delle critiche) prevedeva la mutilazione di Cleopatra e l’evirazione di Hercules, che nel finale ufficiale sembra invece venga ucciso.

Beetlejuice – Spiritello porcello (1988)

Uno dei primissimi film di Tim Burton, in cui ha potuto manifestare tutta la sua anima dark. Anche da questa piccola perla è stata creata una serie animata, un videogioco, parchi tematici a tema, fumetti, un musical e una sorta di sequel che Kevin Smith sta seriamente pensando di girare.

Nel finale originale (ossia quello scartato), era previsto che Lydia morisse a causa di un incendio e si unisse nell’aldilà a Barbara e Adam. Ma la produzione non era molto convinta di far morire un’adolescente in un film (per noi, anche questo finale sarebbe stato un degno sostituto).

Orphan (2009)

Il film narra la storia di Esther che, adottata per colmare il vuoto di un aborto, ha dei piani tutti suoi che non prevedono la sopravvivenza di tutti i membri della famiglia.

La pellicola ha suscitato non poche controversie in America a causa dei temi trattati. Infatti le associazioni pro-adozione americane hanno accusato la pellicola di diffondere falsi stereotipi riguardo l’adozione (‘non è facile amare un figlio adottivo quanto un figlio naturale’ è stata una delle frasi del film più contestate dalle associazioni, tanto da richiedere al presidente della Warner Bros di eliminarla dal film). Le molte critiche hanno portato le varie associazioni ad invitare il pubblico a boicottare il film.

 

Nel finale alternativo Esther, invece di inseguire Kate verso il lago, torna in camera sua a rivestire i panni della bambina per poter ingannare la polizia appena entrata in casa.

Lo sguardo di Satana – Carrie (2013)

Quarto adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King, narra le vicende di una ragazza con poteri telecinetici pronta ad attuare una sanguinosa vendetta su tutti coloro da cui ha subito un torto. Nel finale Carrie, dopo aver dato la lezioncina ai suoi compagni di scuola, perde il controllo del proprio potere e inizia a far crollare la sua abitazione. Sue prova a salvarla, ma Carrie l’aggredisce. Appena però si rende conto che Sue è incinta, la salva e la scaraventa fuori dalla casa.

 

Nel finale alternativo Sue si trova al cimitero, per poi sognare che, durante il parto, il braccio della sua amica esce fuori dal suo corpo e la aggredisce.

Paranormal Activity (2007)

Il film narra la storia di una coppia, che decide di installare un sistema di camere di sorveglianza in casa, perché temono che uno spirito infesti la loro casa. il film, costato 15.000 dollari, ne ha guadagnati più di 100 milioni; sono stati girati differenti finali per questo film. Nel finale ufficiale, Katie lancia il corpo di Micah contro la cinepresa, poi si abbassa sul corpo, lo annusa e lo lecca, si avvicina alla cinepresa prima sorridendo, e poi scagliandosi contro l’obiettivo. Una scritta ci informa che il corpo di Micah è stato ritrovato successivamente, mentre di Katie si è persa ogni traccia.

 

In uno dei finali alternativi creati per il film, Kate rientra in camera in stato quasi catatonico mostra un coltello e poi si taglia la gola.

Zombi (1978)

Il film di zombi per eccellenza; la versione europea, supervisionata da Dario Argento, ha oltretutto una grandissima colonna sonora creata dai Goblin. Il film narra la storia di alcuni sopravvissuti che si rinchiudono in un centro commerciale per scampare alla classica apocalisse zombi. Il film finisce con l’invasione del centro commerciale da parte degli zombie, mentre gli unici due superstiti riescono a fuggire con l’elicottero verso un futuro incerto.

Il finale originale prevedeva la morte dei due protagonisti, che, arrivati vicino all’elicottero, muoiono coinvolti nell’esplosione del motore.

 

E voi? fateci sapere se conoscete i finali alternativi di altri film horror!

Exit mobile version