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Il Pagellino del Gioco dei Troni | GoTWeek

Siamo alla conclusione della nostra settimana tematica sul Trono di Spade e non possiamo che chiudere con uno strumento che vi consenta di rinfrescare la vostra memoria in previsione dell’episodio di stanotte. Nonostante il titolo italiano della serie faccia omaggio all’emblematico trono in Approdo del Re, dal titolo originale si evince un altro significato: è a tutti gli effetti un gioco dei troni. Quindi abbiamo pensato di proporvi un pagellino di chi avesse giocato meglio o peggio al gioco più letale della televisione.

Faces

 

Alcune premesse obbligatorie:

  • In questo articolo parleremo solo della serie e non dei libri. Ripeto per le persone in fondo alla sala: NON PARLEREMO DEI LIBRI. Già la mole di personaggi da prendere in considerazione è gargantuesca, se aggiungiamo le grandi e piccole differenze dei singoli personaggi tra serie e libri si rischierebbe di finire a rubare il posto a G.R.R. Martin (ma magari si riuscirebbe a pubblicare The Winds of Winter).
  • Non ci saranno tutti i personaggi, se vi dispiace non aver trovato il vostro personaggio preferito qui dentro probabilmente è perché o non ha giocato al gioco dei troni o non ha avuto un impatto sufficientemente importante per guadagnarsi un posto (prima di disperare, sappiate che ci saranno delle menzioni d’onore nell’ultima pagina).
  • Il gioco dei troni è un plurale. Non verrà considerato solo il trono all-inclusive di Westeros, vista la quantitá di Regni che hanno dichiarato indipendenza. Non solo: per alcuni “il gioco dei troni” potrebbe consistere semplicemente nel accrescere l’influenza della propria casata.
  • Non è una gara di simpatia. I nostri personaggi preferiti potrebbero aver giocato in modo pessimo e personaggi che odiamo potrebbero aver brillato. Inoltre, abbiamo riguardato l’intera serie con occhio più oggettivo al fine di fornire un’analisi più mirata (And now our watch has ended). Sommato al fatto che il senno di poi è una scienza esatta, rivedere gli eventi in quest’ottica ha alterato alcune opinioni di pancia dalla prima visione.
  • Nonostante sia un gioco dei troni, come su ogni scacchiera, non esistono solo i Re e le Regine ma vari tipi di pedine. Ogni pedina svolge un ruolo preciso sulla scacchiera e senza di esse non si può giocare.

Per non disperderci ed evitare digressioni abbiamo scelto tre macro categorie di personaggi e all’interno di queste valuteremo i migliori e peggiori giocatori.

Le Migliori Eminenze Grigie

Il potere risiede dove gli uomini credono che il potere risieda. È un trucco, un’ombra sul muro. E un uomo molto piccolo è in grado di proiettare un’ombra molto grande (Varys)

Le Eminenze Grigie sono quei personaggi che non vogliono necessariamente sedersi in prima persona sul trono ma vogliono piazzarci qualcuno sotto al loro controllo. Una persona in questa categoria potrebbe essere un burattinaio, mastermind o stratega.

Tywin Lannister

Lord Tywin ha l’oro necessario, il cognome giusto, la prodezza in battaglia, la mente strategica per tenere in mano le redini degli intrighi di corte e le tattiche di guerra per essere la migliore eminenza grigia di Westeros. Nei conflitti, l’unico ad avergli sferrato un colpo è stato Robb Stark durante la Guerra dei Cinque Re. Gesto che ha ripagato con le Nozze Rosse. La sua parola è legge, persino al di sopra del reggente.

Forza: I suoi superpoteri sono i nervi saldi e il sangue freddo. Fa prevalere la logica su tutto ed è per questo che è quasi impossibile coglierlo impreparato.

Debolezza: Il suo attaccamento al nome della famiglia. Tutto quello che fa, tutto il potere che lui esercita è in funzione di tutelare il nome Lannister da chiunque altro lo attacchi. Quello che non era preparato a fare era difenderlo da una minaccia interna. Come si fa a difendere il nome Lannister quando uno dei suoi stessi figli, ai suoi occhi, lo infanga con la sua mera esistenza?

Tyrion Lannister

Il frutto non cade mai lontano dall’albero e Tyrion ha ereditato da Tywin il lato strategico. L’unica cosa che gli manca rispetto a suo padre è l’esperienza, che sta abbondantemente accumulando.Uno degli esempi più iconici del suo livello strategico è quando ha informato segretamente tre persone del Consglio Ristretto di una sua manovra, con piccole variazioni, per stanare la talpa di sua sorella Cersei. Con la sua idea di utilizzare l’Alto Fuoco ha difeso Approdo del Re dall’attacco navale di Stannis, combattendo, inoltre, in prima persona. Trovandosi spesso a ricoprire mansioni che gli venivano assegnate dal padre con lo scopo di metterlo in difficoltá (come nominarlo Maestro del Conio con le casse vuote e un Royal Wedding alle porte), ha imparato a sbrogliare nodi e ribaltare a suo favore situazioni difficili.

Forza: La cultura e l’empatia. Tyrion beve e conosce cose. Le lacune di esperienza le colma con la lettura, con la quale ottiene informazioni e tiene la mente affilata. Ha, soprattutto, una marcia in più rispetto a suo padre. Tyrion infatti sa cosa significhi essere emarginato e questo lo ha dotato di una grande umanità. L’empatia, oltre essere una virtù, è anche un’arma: concede di calarsi nei panni dell’avversario per capirne le intenzioni.

Debolezza: Donne e vino, ma non gliene facciamo un torto.

Olenna Tyrell

La Regina delle Spine non fa da burattinaia con Margaery, piuttosto, ha trovato in sua nipote un’alleata per gli scopi in comune. È riuscita a ribaltare la situazione sfavorevole dell propria famiglia dopo la morte di Renly, offrendo ai Lannister supporto economico, provviste e rinforzi durante l’attacco di Stannis. La sua manovra più notevole è stata riuscire ad assassinare il Re Joffrey durante le sue stesse nozze (gliene rendiamo grazie tutti i giorni), senza far nascere mai un sospetto su di lei. Una volta fuggita dalla capitale, ritrovandosi senza la sua intera stirpe, ha comunque stretto un’ultima alleanza notevole con Dorne e Daenerys Targaryen.

Forza: La lingua affilata e le casse. L’oro vince le guerre e i Tyrell sono, agli occhi del popolo, la seconda famiglia più ricca dei Sette Regni (sappiamo in veritá che è la più ricca, dopo che Tywin ha ammesso a Cersei che le loro miniere di oro si sono esaurite da anni). Olenna è un’ottima stratega, una mente acuta e sa usare le sue risorse al meglio.

Debolezza: Con l’eccezione di Ser Loras, i Tyrell non sono mai stati dei grandi guerrieri, l’assedio al loro castello da parte di Jaime Lannister infatti è durato poco.

Varys “il Ragno”

Una famiglia e una casata possono essere due attributi notevoli ma sapete cos’altro sono? Una condizione di svantaggio. In assenza di famiglia e poderi, una persona ha molta più libertá e un maggiore raggio d’azione. Varys non ha niente da perdere, non ha persone care che possono essere prese in ostaggio, se le cose andassero per il verso sbagliato può chiudere baracca e burattini senza indugio e cadere comunque in piedi a Essos. Cosa che, peraltro, ha fatto, andando a supportare Daenerys.

Forza: La neutralitá e gli informatori. È scontato parlare di quanto sia importante una rete di informatori. Parliamo piuttosto dell’importanza della neutralità. Varys conosce una fondamentale verità: errare è umano e schierarsi ciecamente a favore di una persona implica mettersi a rischio di pagare la pena per i suoi errori. Schierarsi dalla parte degli ideali, invece, consente di muoversi con un processo decisionale che trascende i singoli reggenti. “Le idee sono a prova di pallottole” (se ci consentite una citazione esterna), Varys lo sa e opera in funzione di vederle realizzate, portando al trono coloro che le rispecchiano al meglio.

Debolezza: Forse nessuna. Come disse bene Ditocorto, “il problema di un uomo senza le parti basse è che non puoi mai sapere cosa voglia veramente”.

Alto Passero

L’Alto Passero ha sfruttato le intenzioni vendicative di Cersei nei confronti dei Tyrell per prendere potere e, successivamente, ritorcersi anche contro di lei. È riuscito a costringere la corona a sottomettersi a un potere più alto, di cui lui sostiene di essere il portavoce. Lui rientra in questa categoria poiché, tramite la fede, avrebbe creato una sovrastruttura al governo, portando qualsiasi reggente alle dipendenze del clero. Il tocco di classe è stato convincere il Re Tommen ad abolire il verdetto per singolar tenzone.

Forza: La finta umiltà. In un contesto in cui la scaltrezza, l’influenza a corte, la ricchezza e la violenza sono le armi fondamentali per giocare al gioco dei troni, costringere i giocatori a rinunciarvi li porta a rimanere completamente disarmati. Come si fa a far rinunciare queste cose alle persone più influenti della capitale, votandosi alla modestia? Rendendosi modesti in prima persona. Un piccolo sacrificio per ottenere un’enorme ricompensa: il vero potere decisionale dietro la corona. È semplice votarsi all’umiltà per una persona che non ha mai goduto di vera ricchezza o status sociale e gli consente di essere nella migliore posizione per giudicare e giustiziare coloro che non riescono, lasciando in gioco solo individui sottomessi.

Debolezza: Non ha conoscenze di guerra e non ha idea di cosa sia la violenza vera. Ne ha avuto un assaggio, ma è stata l’ultima cosa che ha fatto.

Le Peggiori Eminenze Grigie

Il caos non è un pozzo. Il caos è una scala. (Ditocorto)

Petyr “Ditocorto” Baelish

Lord Baelish, alla fine, è molto simile a Varys nell’immaginario collettivo. Come mai Varys è tra i peggiori dei migliori e, invece, Ditocorto è il migliore tra i peggiori? Una sostanziale differenza: l’etica. Anche se può non sembrare, Varys non ha mai operato con lo scopo unico di danneggiare qualcuno, almeno volontariamente. Petyr, invece, ha spesso messo in atto manovre con pessime intenzioni. Ha fatto scatenare le dispute tra gli Stark e i Lannister, peraltro, tentando di far assassinare un innocente (Bran) e dare la colpa a Tyrion che, per quanto non vivesse uno stile di vita esattamente in linea con le idee dell’Alto Passero, non aveva niente a che fare con la questione. Ha convito Lysa Arryn a uccidere il proprio marito, incolpando i Lannister. Per non parlare del tradimento di Ned Stark. Detto ciò, uno potrebbe dire che, nonostante la sua viltà, abbia giocato discretamente bene al gioco dei troni. Quando si é cosí vili, però, bisogna avere una conditio qua non a monte: non farsi sgamare.

Forza: Baelish è estremamente intelligente. Non fa doppi giochi, fa tripli, quadrupli, quintupli giochi. È sempre vari passi avanti al resto delle persone che lo circondano. E lo sa. Questo lo porta a sottovalutare spesso le persone che pensa siano troppo onorabili per fargli sgarri rilevanti.

Debolezza: Il problema di Ditocorto è che tutti sanno che è una lama a doppio taglio (tolto il povero Ned Stark, l’uomo d’onore più naif dei Sette Regni). Baelish mostra scaltrezza sia con i propri nemici che con i propri alleati ed è per questo che nessun suo alleato gli ha mai concesso la vera fiducia. Comportarsi in questo modo ha fatto sì che anche tutti i suoi compagni lo ritenessero una serpe in seno. L’altro suo immenso errore è stato l‘eccesso di confidenza nelle sue capacità. Credendosi più furbo di Sansa ha tentato di separarla da Arya (una minaccia più concreta), strategia che gli si è ritorta contro. (Pro-tip: non usare la stessa strategia due volte davanti alla stessa persona)

Melisandre

La Sacerdotessa Rossa è riuscita in un’impresa quasi impossibile: convincere Stanni Baratheon, un uomo così serio, cinico, con i piedi per terra che fosse la personificazione di una profezia. A rendere l’impresa ancora più ardua, ha titillato l’ego di una persona, diciamo, non esattamente narcisista. Eppure la sua convinzione è stata talmente efficace da portarlo a bruciare vive le persone che lo circondavano, a punto tale da arrivare a sua figlia Shireen.

Il suo contributo maggiore è stato resuscitare Jon Snow, atto che l’ha quasi fatta redimere ai nostri occhi.

Forza: Potranno anche essere trucchi e pozioni, ma la morte di Renly Baratheon è incontestabile. Quante persone sanno partorire un’ombra a Westeros?

Debolezza: Ha esagerato. Non puoi ardere vive le persone e pensare di farla franca all’infinito. Quando Davos ha trovato il giocattolo bruciato di Shireen nel campo che hanno riutilizzato per la Battaglia dei Bastardi (dopo il tentato assedio di Stannis a Winterfell), e ha scoperto di come fosse morta Shireen, ha avvisato Jon Snow, il quale l’ha esiliata. Finché Stannis era in vita Melisandre si è fatta proteggere da lui, dopodiché è rimasta vulnerabile alla giustizia.

Ned Stark

Ma come? L’onorabilissimo Ned Stark tra le eminenze grigie? Si. Eddard si è guadagnato un posto in questa categoria quando ha messo in atto una manovra per far sedere Stannis sul trono. Non per controllarlo, non per dirigere da dietro le quinte, ma perché sapeva che fosse la cosa legalmente giusta. Il problema è che Ned non sapesse giocare, o meglio, che non si sarebbe mai degnato di sporcarsi le mani come sanno fare gli altri. Aveva la verità, le informazioni, le prove in mano, il successore legalmente giusto, eppure ha fallito.

Il fallimento di Ned Stark ci ricorda di un’amara veritá: che essere dalla parte del giusto e comportarsi con correttezza non è sempre sufficiente a vincere.

Forza: Godeva della stima e del rispetto di ogni persona che lo conoscesse. Aveva l’appoggio incondizionato di tutte le casate del Nord e la fiducia totale del Re Robert Baratheon.

Debolezza: Essere interpretato da Sean Bean segna automaticamente il tuo destino.

 

I Migliori aspiranti al Trono

Al gioco del trono o si vince o si muore (Cersei Lannister)

Al trono si può accedere in tre modi: per conquista, per successione o per matrimonio. Il gioco sta nel capire quale strada sia quella più agevole da raggiungere.

Il Re della Notte

Bastano due parole: Valar Morghulis. Tutti gli uomini devono morire. Non è che abbiamo avuto la conclusione sotto agli occhi tutto questo tempo?

È il conquistatore per eccellenza. Si è costruito un’armata di dimensioni senza pari in segreto. La sua base è inattaccabile e non può ritrovarsi nemici alle spalle. Il suo esercito è fedele e non rifiuta mai nessun ordine né dubita della linea di comando. Non necessitano di provviste, di riposo, di medici o di armature.

Forza: Ogni suo avversario ucciso può diventare anche suo alleato. Quindi dopo ogni battaglia i suoi numeri crescono. Se questo non fosse abbastanza si è preso anche un Drago (addio Barriera).

Debolezza: Vetro di Drago, Acciaio di Valyria e fuoco. Dicono anche che non sia un gran conversatore.

Daenerys Targaryen

Il più grande potere che possa muovere una persona è la convinzione filosofica. Un movente filosfico concreto avrà sempre tre benefici empirici: (1) consente all’aspirante al trono di rimanere motivato a cospetto delle intemperie, (2) rende il processo decisionale più semplice e, conseguentemente, celere quando emergono i problemi, (3) fa sì che le masse che condividono la stessa filosofia combattano per essa, anche quando l’influenza del reggente in sé diventa calante. È anche un’arma a doppio taglio, poiché ogni forte ideale risulta sempre nell’essere polarizzante: rafforza il supporto di coloro che lo condividono ma fa ritorcere contro coloro che lo vedono come una minaccia alla propria posizione. Come si fa a trovare un movente filosofico che accomuni il più delle persone per massimizzare questo effetto? Scegliendo un modello di stato che rimuova l’oppressione. Per oppressione si intende quella corsia preferenziale che fa sì che le circostanze di nascita di una persona gli garantiscano un migliore futuro rispetto a più: la famiglia, la situazione economica, il genere (ricordiamo che prima di Cersei, Daenerys e Yara nessuna donna si è mai proclamata regina). Questo è causato dal fatto che il movente universalmente condiviso da ogni essere umano è il proprio beneficio.

Gli unici che andrebbero a perdere in un modello del genere sono quelli che si sono ritrovati un una posizione di forza in modo immeritato e, onestamente, questo è il tipo di persona che è un bene avere contro, visto che spesso risultano incapaci.

Forza: Daenerys crede in questo modello non perché le sia strategicamente conveniente ma perché lo reputa la cosa giusta. Ha tre draghi (sigh…due), un’orda di Dothraki, 6,000 Immacolati, il supporto del Nord e dei nostalgici del Regno Targaryen. Tra i sue alleati ha due delle migliori Eminenze Grigie discusse in questo pagellino e tre dei migliori supporter (tramite l’alleanza con Jon Snow, li ha tutti). Ah, ed è ignifuga.

Debolezza: Oltre quella vena di follia tipica del suo cognome che la rende molto incline a bruciare tutto e l’inesperienza ce n’è una più grave. Lo disse bene Tywin Lannister: “Ogni Re che deve dire ‘io sono il Re’ non è un vero Re“. La sfilza di titoli che seguono a ogni volta che proferisce le parole “io sono…” fanno da testimoni.

Renly Baratheon

L’unico quid che rendeva difficile la sua ascesa al trono era l’essere più giovane di Stannis, rendedo quasi nulla la sua pretesa al trono, ma a lui ci arriviamo dopo.

Forza: Renly aveva tutto: il cognome giusto, un’alleanza  strategica da matrimonio, le casse dei Tyrell, un’ottima armata, il supporto, le provvigioni, l’amore del popolo, l’esperienza e il Curriculum (non dimentichiamo che ha servito nel Consiglio Ristretto ininterrottamente dall’inizio del regno di suo fratello). Sarebbe stato un ottimo sovrano.

Debolezza: Onestamente? Nessuna. Non per nulla l’unico modo in cui Martin sia riuscito ad ucciderlo è stato con un deus ex machina.

Cersei Lannister

Ha potuto imparare dai migliori (in primis suo padre) e ha goduto del poter giocare da una posizione privilegiata proprio grazie a Tywin Lannister. Circondata dalle persone più insidiose dei Sette Regni è riuscita a sopravvivere a corte per svariati anni, dando del filo da torcere all’intero entourage, e, infine, farsi incoronare come prima Regina di Westeros. Si è guadagnata la nostra stima facendo saltare in aria il Tempio di Baelor, a noi lo stato laico piace un sacco.

Ricordate, però, il discorso su Daenerys poche righe sopra? Il maggiore problema di Cersei è che non vuole il trono per una qualche grande ragione, una motivazione elevata o ideali da mettere in pratica: lei vuole il trono perché sì. Ignorando totalmente le necessità del popolo e priva di qualsiasi tipo di empatia, lei crede di meritarsi il trono semplicemente perché lei è Cersei Lannister.

Forza: Cersei è un’ottima stratega e non ha paura di sporcarsi le mani. Ha a sua disposizione due forti alleati: La Montagna, una forza inarrestabile, e Qyburn, una persona dotata di enorme conoscenza (anche proibita) che deve interamente a lei la sua attuale posizione.

Debolezza: Accecata dall’amore per i propri figli e dalla vendetta, non gode di una visione globale della sua situazione. La sua ossessione con la corona la porterà ad ignorare i problemi più grossi a favore di coltivare il proprio orticello. Shame.

Jon Snow/Aegon Targaryen

Nella descrizione di cosa fosse un valido aspirante al trono abbiamo detto che ci sono tre modi per arrivarvi: per conquista, per successione o per matrimonio. Jon ha in tasca due di queste strade. Il ritrovamento di Sam (beh, di Gilly) dell’annullamento del matrimonio di Rheagar con Elia Martell e il nuovo matrimonio con Lyanna Stark nasconde un significato chiave: non solo Jon Aegon è il legittimo erede dei Targaryen ma anche i presupposti sui quali è nata la ribellione di Robert sono falsi. Ovvero: se tecnicamente la linea Targaryen è stata eradicata a causa di un atto atroce da parte di Rheagar e questo atto si rivela falso, la ribellione diventa a tutti gli effetti alto tradimento alla corona. Si, ovvio, Aerys II era un Re folle ma l’estensione della sua follia si limitava ad Approdo del Re. Non ha cosparso di Alto Fuoco i Sette Regni, nel resto dei territori vi era prosperità e, con l’imminente ascesa al trono di Rheagar, anche il pericolo nella capitale sarebbe finito.

Se la sua posizione nella linea di successione non fosse sufficiente, l’affiliazione con la Madre dei Draghi è un’altra ottima strada.

Forza: Un uomo d’onore, esattamente come Ned, con esperienza al comando dopo aver servito come Comandante sulla Barriera. Ma il suo più grande potere? L’immensa quantità di cu Fortuna. Melisandre era convenientemente appena tornata quando lui è stato ucciso, gli è andata di lusso che Ygritte facesse in modo che arrivasse in vita a parlare con Mance Ryder (il Re Oltre la Barriera), il fato ha voluto che Daenerys arrivasse a Roccia del Drago proprio quando lui ha scoperto che lì esistono i giacimenti di Vetro del Drago. Insomma, sicuro di non essere figlio di Domino invece che di Rheagar?

Debolezza: Non sa niente. In effetti non sa neanche di essere il vero erede dei Targaryen.

Sansa Stark

Quante volte abbiamo visto sostenere la tesi “ma Sansa è stata inutile e passiva per sei stagioni!”. Noi, invece, ci chiediamo come fossero a 14 anni Tywin Lannister, Cersei, Olenna? Probabilmente tanto incapaci, anche se meno sottomessi, ma, d’altro canto, cosa dovrebbe fare una persona che è letteralmente intrappolata nella gabbia dei Leoni? Sopravvivere a testa bassa. È passata dall’essere vittima a una Signora di Winterfell capace, cosciente di tutte le necessità del popolo e delle minuzie necessarie a governare bene. Abbiamo potuto vedere che ci sono due tipi di reggenti: quelli che sanno prendersi il trono e quelli che sanno mantenerlo. Robert Baratheon è un esempio lampante del primo tipo, ha ribaltato Westeros e conquistato il trono in poco tempo, per poi ritrovarsi a non avere la minima idea (o interesse) di come gestire i Sette Regni. Sansa è del secondo tipo, in tempi di pace un buon reggente deve saper fare da giocoliere con vari aspetti della vita quotidiana e mantenere gli animi distesi, con elevata arte diplomatica.

Forza: Dopo tutte le cose che le sono accadute, forse, la morte non sarebbe tra le peggiori. L’aver sopravvissuto a tutto ciò che le è successo la rende, oramai, impervia a tutti i timori che prima la affliggevano. Ha imparato il gioco sopravvivendo in mezzo alle più abili eminenze grigie dei Sette Regni.

Debolezza: Senza un supporto di combattimento rimane fortemente vulnerabile. Fortunatamente Brienne è fedele e anche Arya rimane un formidabile alleato.

I Peggiori aspiranti al Trono

Bruciateli tutti (Aerys Targaryen)

Margaery Tyrell

Nel mondo misogino delle Cronache del Ghiaccio e Fuoco, Margaery fa ampio uso della migliore arma a sua disposizione: la seduzione. Con Renly, certo, questo aspetto è stato maggiormente curato da suo fratello, Loras, quindi il meglio di sé l’ha dato con Joffrey e, successivamente, Tommen. I suoi modi da gatta morta sono tanto efficaci sulle sue prede quanto ovvi alle altre donne di corte, in primis Cersei.

Forza: Sa farsi amare dal popolo mostrando un’apparenza caritatevole e accondiscendente. Le alleanze migliori le stringe sotto alle lenzuola.

Debolezza: Margaery ha il brutto vizio di dire “gatto” prima di averlo nel sacco, quindi stuzzicando Cersei da una posizione di forza ancora precaria. Peggio di un pessimo perdente c’è solo un pessimo vincitore e Margaery ha rischiato troppo con le costanti provocazioni alla Regina Madre, la quale, prima l’ha fatta imprigionare (assieme a suo fratello) dall’Alto Passero e, poi, fatta saltare in aria assieme a tutto il resto della sua famiglia, esclusa nonna Olenna.

Stannis Baratheon

Immaginate di essere talmente antipatici al popolo da far perdere validità pure al diritto più legittimo al trono? Questo, purtroppo, non è stato il suo unico difetto. Lasciarsi fare il lavaggio del cervello da Melisandre ha avuto risvolti estremamente negativi su Stannis. Certo, ha sconfitto suo fratello Renly grazie a lei ma in un modo non esattamente onorevole. Il suo maggiore contributo è stato il mandare rinforzi ai Guardiani della Notte, aiutandoli a catturare Mance Rayder. Ha trovato la sua sconfitta nel tentativo di riprendere Winterfell da Ramsay Bolton, preparandosi per un assedio e ritrovandosi a combattere in campo aperto.

Forza: L’utilizzo corretto della grammatica e la migliore pretesa al trono sulla carta. Se consideriamo che i tre “figli” di Robert sono illegittimi, per corretta linea di successione il trono è a tutti gli effetti suo. Ha le competenze e l’esperienza, avendo servito ache lui nel Consiglio Ristretto di Robert sin dall’inizio del suo regno.

Debolezza: Il fanatismo religioso e la noia mortale.

Euron Greyjoy

L’uomo più volgare dei Sette Regni. Nonostante ciò gli viene consentito di sedersi tra le persone più influenti di Westeros. Questo è dovuto principalmente alla sua considerevole flotta e anche al fatto che, oramai, Cersei non sa più dove trovare alleati. È riuscito in un solo colpo a catturare Ellaria Sand, le sue figlie e Yara Greyjoy, portando alla Regina un dono “senza prezzo” per ottenere in cambio la sua mano.

Forza: La propria flotta e il supporto del suo popolo. Oltre che una ovvia prodezza in battaglie navali.

Debolezza: Volgare e fuori luogo. Il cringe fatto persona. Se mai riuscisse per sbaglio ad ottenere la mano di Cersei lei lo strangolerebbe nel sonno.

Joffrey Baratheon

La persona di cui nessuno ha rimpianto la morte. Anche la madre era consapevole di quanto fosse un essere umano mostruoso. Infantile, egoista, ignorante (ricordiamo che ha fatto a pezzi il libro regalatogli da Tyrion, con la speranza che potesse educarlo a essere un miglior reggente), supponente e, francamente, gratuitamente crudele.

Forza: Il cognome. Quello legale, non quello biologico.

Debolezza: La crudeltá. Nessuno appoggia mai veramente un reggente che si fa obbedire tramite la paura. Terrorizzare le persone all’obbedienza fa solo sì che queste colgano la prima opportunità per sottrarsi alla tirannia, che sia fuggendo (come il Mastino) o rimuovendo la minaccia (grazie, Olenna).

Ramsay Bolton

L’unico modo per essere peggiore del peggior reggente è comportarsi nello stesso modo da una posizione di minore forza. Ramsay non è un figlio legittimo, anche se poi viene naturalizzato da Re Tommen dopo aver preso Winterfell dai Greyjoy, non ha nessuna importante disponibilità economica, né un’incredibile prodezza nel combattimento. In compenso è immensamente più intelligente di Joffrey.

Forza: L’imprevedibilitá. Ramsay è a un livello di scaltrezza e doppiogiochismo che farebbe impallidire pure Ditocorto.

Debolezza: Esattamente quella di Joffrey, anche se più efficace. L’effetto è il medesimo ed è stato ricompensato con la sua stessa medicina grazie a Jon e, soprattutto, Sansa.

I Migliori Supporter

La conoscenza è potere. (Ditocorto)

Non ci sono i Sir Edmund Hillary senza gli Sherpa Tenzing Norgay. I supporter sono fondamentali per vincere questo gioco. Ne esistono di due tipi: quelli che forniscono informazioni e conoscenza ai leader guerrieri e quelli che fanno funzione di forza bruta per i reggenti più cerebrali che non dispongono di doti in combattimento.

I Draghi: Drogon, Vyserion e Rheagal

Dobbiamo specificarlo davvero? Sono dei Draghi. (a) Un’arma pazzesca. (b) Un comodissimo mezzo di trasporto. (c) Un modo imprescindibile per terrorizzare i propri nemici senza dover fare niente. (d) Un ottimo strumento per abbattere barriere di ghiaccio in modo celere.

Forza: SONO DEI TERRIFICANTI DRAGHI

Debolezza:  I loro consigli strategici tendono ad essere sub-standard.

Ser Davos Seaworth

Davos è il miglior alleato da avere, in assenza di draghi. Conosce le difficoltà dei ceti sociali più bassi e ne fa da portavoce, sapendosi districare comunque con un certo agio tra persone di elevato rango. È estremamente umile e saggio, ha un forte senso di etica e di giustizia e non perde mai il senno. Se questo non fosse abbastanza è anche un valido comandante sul campo di battaglia. (Ha anche i migliori dialoghi della serie, riguardare per credere)

Forza: Vi dirá sempre la veritá, che vi piaccia o no.

Debolezza: Vi dirá sempre la veritá, che vi piaccia o no.

Samwell Tarly

Samwell è stato la chiave di svolta in due circostanze fondamentali: innanzitutto ha scoperto che il Vetro di Drago uccide gli Estranei, facendo sì che grandi numeri di persone possano essere efficacemente armate contro i non morti, e ha trovato l’annullamento del matrimonio di Rheagar Targaryen e Elia Martell, nonché la ratifica del matrimonio con Lyanna Stark, piazzando Jon Aegon praticamente sul trono (che probabilmente neanche vorrá). Bonus Points per aver curato Jorah dal Morbo Grigio.

Forza: I libri e la spada di Acciaio di Valyria che ha rubato al padre.

Debolezza: Non è esattamente la persona più coraggiosa dei Sette Regni ma sappiamo che al momento giusto riesce a trovare le forze.

Peggiori Supporter

Come diceva mio padre, meglio essere codardi per un minuto, che morto per il resto della vita (Ser Davos)

 

Bronn

Bronn è il più fedele, dedicato e affidabile supporter… di sé stesso. Quest’uomo vuole un castello e serve le persone che glielo possano fornire. Non gli interessa il potere, solo la ricchezza. In compenso è formidabile in battaglia e dotato di grande discrezione a corte. Finché sarete il migliore collegamento tra lui e un castello, vi servirà bene.

Forza: Scaltrezza e prodezza. Bronn non è la Montagna ma sa usare a proprio vantaggio la velocitá e sa giocare sporco quando necessario, rendendolo imprevedibile in combattimento. È riuscito a sferrare un colpo a Drogon (anche se ha una mira peggiore del Re della Notte).

Debolezza: Se non avete un castello, non vi sarà particolarmente fedele.

Ser Loras Tyrell

Peggio di un supporter non fedele cosa c’è? Un supporter fedele ma inetto. Loras è la ragione per la quale Tywin ha scoperto che i Tyrell volevano farlo sposare con Sansa (salvandola dalle insidie della capitale), lasciando correre troppo la lingua mentre a letto con un galante impiegato di Lord Baelish. Per lui abbiamo due consigli: maggiore discrezione e argomenti più consoni in compagnia intima.

Forza: Un cavaliere notevole, ha condotto le armate contro Stannis durante il suo attacco alla capitale, trionfando.

Debolezza:  Pessime scelte su Grindr.

Theon Greyjoy

E peggio di un supporter egoista e di uno inutile, cosa c’è? Un traditore. Theon venne mandato da Robb Stark a stringere un’alleanza con i Greyjoy, per procurarsi una flotta. Theon ha pensato bene di tradirlo per provare a fare colpo sul padre, arrivando a prendere Winterfell, uccidendo gratuitamente una buona parte di personaggi amati e costringendo Bran e Rickon a fuggire (cosa che è andata a favore di Bran e a estremo svantaggio di Rickon). Ha pagato ampiamente la pena per questo tradimento, si direbbe, dopo quello che ha subito per mano di Ramsay Bolton. Pare, però che non abbia imparato la lezione. Quando Euron, suo zio, ha attaccato la flotta di Yara mentre trasportavano le donne di Dorne verso la capitale, Theon ha preferito fuggire piuttosto che salvare sua sorella dalla cattura. Insomma, il poco coraggio che trova lo usa per tradire. Gli rendiamo atto, tuttavia di aver aiutato Sansa a fuggire da Ramsay.

Forza: Immune ai colpi sotto la cintura.

Debolezza: La totale inaffidabilitá, fa promesse che non mantiene mai.

Menzioni d’Onore e Conclusioni

Game of Thrones

Lyanna Mormont

Il reggente che avremmo voluto ma che non ci meritiamo.

Forza: Tutto. È l’invidia dei Sette Regni.

Debolezza: Nessuna.

Arya Stark

Miglior Battitore Libero. Arya gioca un gioco tutto suo tra le pedine del Gioco dei Troni, ben al di sopra delle regole. A qualsiasi cosa stia giocando, comunque, sta indiscutibilmente vincendo.

Forza: Super assassina insospettabile dai mille volti, ce lo chiediamo anche?

Debolezza: Nessuna. Nel senso di no-one.

Khal Drogo

Peggiore caduta dalla posizione iniziale.

Drogo poteva essere il Grande Khal accanto alla Regina dei Sette Regni, sarebbe stato il padre dello Stallone che avrebbe cavalcato il mondo e, invece, è finito con un’atto di eutanasia.

Forza: Essere interpretato da Jason Momoa e un’innata qualità nel creare corone.

Debolezza: I No-Vax.

Hodor

The Real MVP.

Forza: Hodor.

Debolezza: Hodor.

 

Conclusioni

Abbiamo visto dei trend abbastanza palesi, sarebbe bene che i personaggi rimasti in gioco prendessero due appunti.

Se ti innamori, muori.

Se sei un fanatico religioso, muori.

Se sei troppo buono, muori.

Se sei troppo crudele, muori.

Chi è rimasto in vita gode di un buon connubio tra etica e scaltrezza, sa fare le scelte giuste sapendosi, al contempo, sporcare anche le mani. Da stasera potremo vedere come giocheranno i nostri eroi nella finale di questo Gioco del Muori. E voi? Chi vorreste vincesse a questo grande torneo?

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