Intrattenimento

La nuova categoria riuscirà a riavvicinare i Premi Oscar al pubblico?

Nella giornata di ieri l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha annunciato ieri l'introduzione di alcune novità nella consegna dei Premi Oscar, i più noti riconoscimenti dedicati alla settima arte. Tra queste, una delle più importanti riguarda la creazione di una nuova categoria denominata "Outstanding Achievement in Popular Film". Non sono ancora stati chiariti tutti i dettagli su di essa, ma con tutta probabilità sarà destinata a premiare le pellicole di grande successo commerciale, quelle che pur essendo molto apprezzate dal pubblico venivano tipicamente escluse dalla competizione agli Oscar. 
Perché è stata presa questa decisione? Senza girarci molto intorno, è evidente che si tratta di una mossa che cerchi di contrastare il preoccupante calo di ascolti della Notte degli Oscar, che quest'anno ha toccato il punto più basso di sempre. La nostra prima impressione è che la colpa del record negativo dell'ultima edizione sia dovuta alla non eccezionale conduzione di Jimmy Kimmel (chi ha seguito la serata con noi si ricorderà le nostre rimostranze in merito) o al fatto che l'assegnazione dei Premi di quest'anno era davvero scontata: tolte alcune sorprese, che col senno di poi non erano neanche così imprevedibili, si poteva capire a chi sarebbero andate le statuette già giorni prima della cerimonia.
Stando tuttavia ai dati, il vero fattore che influenza gli ascolti non è il conduttore, quanto i nomi e soprattutto le pellicole coinvolte. Non è difficile da credere in effetti che il grande pubblico sia molto più indotto a seguire uno show dove sono presenti film che ha visto e apprezzato, piuttosto che pellicole che pur avendo grande valore artistico non riescono ad attirare l'interesse degli spettatori "casual". L'introduzione di una nuova categoria, dedicata esplicitamente ̶a̶i̶ ̶c̶i̶n̶e̶c̶o̶m̶i̶c̶s̶  ai grandi successi commerciali può essere una soluzione per far avvicinare la gente ai Premi Oscar. Ma lo è davvero?
Ovviamente se questa scelta funzionerà lo scopriremo solo a febbraio, ma sinceramente avremmo preferito una via diversa. Siamo curiosi di scoprire come sarà approcciata la questione di definire un film commerciale o meno dal punto di vista del regolamento, ma con le informazioni disponibili al momento aprire un "tavolo per i bambini" per dare un contentino a queste opere e ai loro fan appare come un atteggiamento estremamente paternalistico e che non risolve il vero problema, offrendo al massimo una soluzione temporanea di facciata.
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Perché per migliorare davvero la situazione non bisogna riportare il pubblico agli Academy Awards, ma gli Academy Awards al pubblico. Negli anni infatti sono stati dati premi e spazi enormi a pellicole che raramente sono rappresentative del panorama del cinema attuale, anche solo quello americano che logicamente ha una rilevanza maggiore nella cerimonia. Il fatto che ci siano film studiati apposta per sbancare agli Oscar li fa passare da riconoscimenti alle pellicole migliori dell'anno a premi destinati a chi è riuscito a compiacere meglio l'Academy e questo fa tutta la differenza del mondo.
Prendiamoci un momento di riflessione: quanti dei film visti negli ultimi anni per prepararsi alla Notte degli Oscar avete rivisto una volta superata la cerimonia? Quanti dei film vincitori del premio più importante sono ancora oggi rilevanti? Quanti hanno lasciato un segno del loro passaggio al di fuori della vittoria. paragonati agli altri titoli che hanno ottenuto una Nomination o più in generale a quelli usciti nell'anno? Certo, ci sono indubbiamente delle eccezioni come Titanic, Forrest GumpIl gladiatore, Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re o, anche se in negativo, Shakespeare in Love ma troppo spesso negli ultimi anni sono stati premiati film che sono poi rapidamente scomparsi dai riflettori dopo aver ottenuto l'ambita statuetta.
Non sarebbe stato meglio trovare un modo di aprire la competizione vera anche ai film di maggiore successo commerciale? Esistono fior fior di opere che, nonostante abbiano compiuto il terribile crimine di offrire un buon intrattenimento al pubblico, sono anche di ottima qualità e continuare a snobbarli è una pessima idea. Non vogliamo sostenere che Avengers: Infinity War meriti di vincere l'Oscar al Miglior Film, ma non è giusto neanche che determinati titoli vengano scartati a priori solo per il loro genere e relegati a Nomination e Premi tecnici, giusto per farli sentire coinvolti.
Qui si apre un secondo discorso, che riguarda una scelta ancora più contestabile (ma che avrà un impatto ancora maggiore sui ratings probabilmente) tra quelle prese qualche giorno fa dall'Academy: l'esclusione di alcune categorie dalla premiazione televisiva. Non è un segreto che alcuni Oscar siano più celebrati dalla stampa e dal pubblico, c'è sempre questa idea di un peso diverso tra i Premi "artistici" e quelli "tecnici" ma certificarlo in questo modo sembra davvero umiliante. Per quanto gli spettatori possano non ritenerli interessanti, il contributo di montatori, truccatori, scenografi, VFX artist e quant'altro è fondamentale per la riuscita finale dei film e anche loro si meritano il loro momento di gloria. Togliere loro spazio perché alla gente non interessa sapere come hai creato il trucco di Gary Oldman è davvero terrificante.
D'altro canto, come stanno sottolineando in molti nel commentare queste modifiche, è un chiaro segnale di quanto l'Academy sia disperata e disposta a tutto pur di rialzare gli ascolti. E questo è ancora più terrificante.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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