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La Sagrada Familia sarà finalmente finita

La Sagrada Familia di Barcellona sarà finalmente completata. Dopo 137 anni di stop infatti è finalmente arrivato il permesso di costruire per poter continuare i lavori interrotti dalla morte dell’architetto. Tralasciando le facili ironie che potremmo, da italiani, facilmente fare sul fatto che gli spagnoli stessi ci abbiano superato quanto a lungaggini burocratiche, il traguardo è di fondamentale importanza per la storia dell’arte.

La cattedrale è infatti il monumento più visitato di Barcellona e per questo i lavori di manutenzione sono stati finora finanziati solo con donazioni. Anche i 4,6 milioni necessari per ottenere il permesso di costruire provengono da lì, così come i 347 milioni che saranno necessari per completarla. A opera finita la guglia sarà alta 172 metri, rendendo la cattedrale l’edificio più alto di tutta Barcellona.

La Sagrada Familia: una cattedrale sospesa

La Sagrada familia è l’ultima opera dell’architetto Antoni Gaudì  che, sebbene non ne abbia posato la prima pietra, ne resta il padre spirituale e progettuale. Il 7 giugno 1926, mentre l’architetto si recava al cantiere è stato investito da un tram. Pochi giorni dopo morì, lasciando l’opera incompiuta. Non ha inoltre lasciato dei disegni di costruzione o dei progetti completi, in quanto riteneva che fossero i posteri a dover continuare l’opera contando sulla loro opinione. La fondazione che gestisce la cattedrale sostiene che prima di morire Gaudì avesse fatto richiesta del permesso di costruire nel 1885, ma non avesse ricevuto risposta.

Sagrada Familia Passion Facade

La fine dei lavori è prevista per il 2026

Le opere di manutenzione e pochi, faticosi e millimetrici avanzamenti sono però proseguiti per tutta la storia della cattedrale, anche durante la seconda guerra mondiale e la guerra civile spagnola. Per finirla, del resto, lo stesso Gaudì aveva previsto un termine di 200 anni: potrebbe essere stato vittima dell’ottimismo della sua epoca. L’orizzonte di fine lavori oggi è invece posto per il 2026. Ora questo gigante di mattoni può dire di aver vinto la sua battaglia anche contro il più grande e potente dei nemici: la burocrazia e l’inerzia degli uomini.

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