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La scienza dietro agli avvelenamenti del Trono di Spade: i veleni nel mondo reale

George Martin è sempre stato uno scrittore famoso per la grande quantità di dettagli o riferimenti presenti nei propri racconti. A una lettura più attenta difatti ci si accorge che il lavoro di Martin, draghi a parte, è basato anche su storie e vicende medioevali: il Red Wedding, ad esempio, prende spunto da due differenti fatti realmente accaduti nella storia scozzese del 1400 oppure pensiamo alla famiglia Greyjoy, dalle palesi influenze vichinghe. Ma Martin non è solo molto preparato in storia, ma non si è fatto mancare un attento studio su una delle armi più micidiali e più utilizzate tra Essos e Westeros, il velenoL’uomo che chiama il veleno “arma da donna” è un traditore del suo sesso. Un pugnale, una freccia, un’ascia sono le armi della passione. Ma il veleno è freddo, è calcolatore.[…] Guardi la tua vittima morire mille volte prima di offrirle il fatidico assaggio. Afferma Oberyn Martell, parlando dell’arte dei veleni. Ciascuna miscela ha un suo preciso scopo, un effetto specifico e un conseguente possibile utilizzo e George Martin con tutti quelli che ha ideato lo sa bene.
Ma i veleni presenti nel Trono di spade potrebbero esistere nella realtà?  
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Cominciamo con ordine, il primo veleno in assoluto, il più importante e anche la causa scatenante delle battaglie che fanno tremare Westeros, sono le Lacrime di Lys, pozione utilizzata da Lisa Arryn per avvelenare il primo cavaliere del re, Jon Arryn. Si tratta di un veleno raro e costoso, direttamente importato dalla città libera di Lys: senza alcun sapore, se disciolto in acqua o vino andrà ad attaccare le viscere del malcapitato, che morirà in un’agonia tremenda, esteriormente però non molto diversa  dalle pene che si patiscono in vecchiaia. L’arma perfetta per uccidere in modo dolorosamente atroce un uomo anziano. Le Lacrime di Lys sono un veleno difficile da individuare, che come sintomo dà febbre e tremendi dolori alla pancia, facilmente confondibili con una comunissima malattia virale. Esiste nella realtà un veleno con la stessa azione e che da gli stessi sintomi? Certamente, l’Arsenico. Sin dall’antichità questo semimetallo si è guadagnato il nomignolo di Veleno dei Re: utilizzato in tantissime corti medioevali, famoso tra i Borgia (spesso presi come spunto da Martin), se sciolto in acqua si dissolve completamente senza lasciare alcuna traccia. L’assunzione di circa 3 grammi di sostanza va a danneggiare seriamente il sistema digerente, bloccando e distruggendone le cellule, causando una lenta morte. Se coniugato però ai sali lasciati dall’evaporazione dell’urina o ai composti presenti nelle viscere di suino, i risultati sono ancora più accentuati e portano alla morte nel giro di 24 ore.
Un altro veleno moltopiù famoso, e che ha dato una svolta alla storia, è lo Strangolatore. Se sciolta in un liquido, questa tossina può serrare i muscoli della gola della vittima, bloccando la respirazione, lasciando un cadavere apparentemente strangolato. Vi ricorda niente?  Il “buon” re Joffrey è stato assassinato da Olenna Tyrell con un cristallo di questo spietato veleno durante il Purple Wedding. Nei libri, lo Strangolatore si racconta derivi dalla foglia di una pianta trovata nel Mare di Giada, ad Essos, ed è possibile ricavare proprio in una pianta una sostanza che potrebbe ricreare lo stesso effetto: la noce vomica. In natura non esistono veleni che possano dare esattamente questi sintomi, ma la stricnina, molecola estraibile da questo genere di piante, ci va molto vicina. Se ingerita porta alla sovra-stimolazione e conseguente blocco di alcuni gangli del sistema nervoso, risultando in una fortissima contrazione dei muscoli, a partire da quelli del viso e della gola, proprio come è successo a Joffrey. Il processo continuerà con convulsioni, contrazioni e spasmi dei muscoli involontari, che possono portare alla rottura di capillari, al conseguente sanguinamento e infine a una terribile morte per asfissia. Lasciando però la mente del malcapitato relativamente lucida, in grado quindi di “godersi” a pieno la morte che lo sta divorando. Può essere facilmente cristallizzato in prismi rombici, facilmente camuffabili in pendenti per collane, proprio come quelli che indossava Sansa al matrimonio… Vi dice niente?
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Un altro veleno, un po’ meno famoso per chi segue la serie, ma più conosciuto dagli amanti dei libri è il Veleno di Manticora. Spalmato dalla Vipera rossa sulla punta della lancia è la sostanza che ha reso la Montagna un “semi-morto vivente”.  Le Manticore, nel mondo di Martin, sono rapidissimi ed estremamente velenosi insetti dalla forma di scorpione, dotati di una  grande coda che lancia spine velenose. Lo stesso animale, per essere chiari, usato per tentare alla vita di Daenerys a Qarth, brutalmente ucciso da Ser Barristan. Nella mitologia classica, la Manticora viene rappresentata con la testa umana, il corpo da leone e la coda da scorpione che la bestia adopera per lanciare dardi velenosi contro le prede. Non tutti sanno però che “manticore” è anche il nome comune di un genere di insetti (volgarmente noti come scarafaggi tigre) che possiedono un carattere particolarmente aggressivo e sono noti per la rapidità con cui compiono i movimenti d’attacco. È evidente come Martin abbia sapientemente fuso la parte velenosa della manticora mitologica con l’indole predatoria di questi insetti, per creare una manticora ibrida estremamente letale. Il veleno? La coda di scorpione porta a pensare si tratti dello stesso genere di neurotossine presenti nel veleno di scorpione: come nel caso dello scorpione giallo, per quanto una sua puntura non risulti di per sé letale, dosi estremamente concentrate di queste tossine possono risultare in lancinanti dolori del corpo fino a una lancinante agonia. 
Questi sono solo alcuni dei veleni presenti nel mondo del trono di spade, ma forse sono stati tra i più importanti ai fini della trama. E voi che ne pensate? Scegliereste il veleno come arma? E nel caso, quale veleno scegliereste?

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Commenti

  1. Secondo me va a sentimento, dipende quanto ti senti sadico al momento dell’utilizzo XD
    Off topic (non saprei dove scrivere): vista la passione magari ne sei già al corrente, però volevo informarti che dal 22 marzo al 09 luglio fanno una mostra al Mudec di Milano intitolata “Dinosauri. Giganti dall’Argentina”!

  2. Scrivendo questo articolo ho esplorato un mondo di veleni inimmaginabile, scoprendo lati sadici che non pensavo di avere.. Mi arresteranno sicuramente per tutte le volte che ho ricercato su Google le parole “morte” “veleno” “dolore” XD Comuqnue avevo letto della mostra di Milano ma mi era passata completamente di mente, grazie per averlo ricordato! Ci farò un salto sicuramente 

  3. Figurati ^^In ogni caso io penso che dentro ognuno di noi ci sia un piccolo esserino sadico in stile emozioni di in e out e devo dire che il mio si è alquanto esaltato leggendo questo articolo 😀

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