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Lindbergh, tra draghi e demoni

Sono questi gli ingredienti principali per il nuovo shonen fantasy di Ahn Dongshik edito da GP Publishing.
La storia che ci viene narrata si svolge in un'epoca senza tempo, a Eldora, un altissimo promontorio circondato da una scarpata senza fondo, praticamente un'isola immersa nelle nuvole dove, per rispetto alla famiglia reale, è vietato volare, anche solo pensare che un umano possa librarsi è considerato una grave violazione delle leggi che da tempo immemore regolano la tranquilla vita degli abitanti che vivono isolati dal resto del mondo da quando si ha memoria.
Ma le cose cambiano, devono cambiare. Questo il piccolo Knit lo ha imparato da suo padre e nella sua memoria custodisce in gran segreto tutti i progetti, gli studi sul volo e le macchine alate costruite dal genitore nella speranza di poter coronare il grande sogno di poter spiccare il volo.
La svolta avviene all'improvviso quando dal cielo atterra, o meglio precipita, il primo straniero che Eldora abbia mai visto, Shark, che a cavallo di un Lindbergh, un gigantesco drago in grado di cavalcare il vento, travolge il principe e le sue guardie creando non poco scompiglio e irritazione nella casa reale. Shark, ferito, viene aiutato e curato da Knit ma perde per sempre il suo Lindbergh, ucciso brutalmente per ordine del re.
Per Shark le possibilità di lasciare l'isola sembrano ormai remote e si mette male anche per Knit che, accusato di aver aiutato il demone straniero, non sembra aver più scampo. Come fare? Ecco l'idea: il “Levante” che soffia una volta all'anno sta per arrivare e potrebbe esserci una speranza… 
Riuscirà Shark a lasciare l'isola e Knit a coronare il sogno di vedere  Eldora dal cielo? Ma soprattutto cosa si cela dietro alle nuvole che circondano la pacifica “isola”? Quali misteri varranno svelati?
Le premesse per una grande storia ci sono tutte: l'avventura, la voglia, o meglio il bisogno di sfidare stupide leggi create da una famiglia reale solo per conservare nelle proprie mani il potere e più di ogni altra cosa l'obbligo morale di riscattare il nome del padre, morto perchè quel piccolo fazzoletto di terra gli stava troppo stretto e voleva scoprire cosa c'è oltre le nuvole…
E poi una grande passione, il volo, trasmessa da un padre che non aveva paura di sfidare le leggi per seguire il suo istinto che l'ha portato inevitabilmente verso una tragica fine.
Ci ha ricordato un po' Tengen Toppa Gurren Lagann, per atmosfere (almeno quelle iniziali) ma non ci siamo sentiti di considerare questo un male.
In questo manga c'è veramente tutto quello che serve per farne una grande opera. 
Con un tratto che ricorda i grandi classici dell'avventura made in Japan degli anni '80 ed elementi ispirati alle più importanti opere: l'isola di Laputa, la necessità di spiccare il volo e le macchine volanti di Miyazaki, di Nausicaa in particolare. E soprattutto la voglia di scoprire cosa c'è sopra (o sotto, a seconda dei casi) di Gurren Lagann, Lindbergh si è rivelata una piacevole sorpresa e una gran bella novità nel panorama dei manga che arrivano in Italia, ultimamente un po' troppo appiattito dalle mode e dal marketing.
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