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La mia vita come una serie tv

"È Lupus. Anzi no, è peste nera e quelle non sono ginocchie ma pustole." Sei nella metro, stai tornando a casa; incredibilmente sei riuscito a sederti e davanti a te c'è una signora di mezza età, canuta e sdentata, che ti ammicca un secondo sì e un secondo no. Tu giochi a fare Dr. House: ieri sera ti sei messo di impegno e anche se stamattina avevi lezione, ti sei fatto una bella maratona delle ultime due stagioni. Mentre continui a fissarla, ti massaggi la gamba (non ricordi mai qual è quella che dovrebbe farti male, quindi una vale l'altra). E mugugni. Un bel brontolìo profondo, come Dio ("ehi! Ma Dio non esiste, tu non credi in Dio; Dio è la droga dei poveri, è l'amico immaginario di Wilson!") comanda.

L'altro giorno non ti è andata così bene. Due sere fa, hai visto le prime dieci puntate di Chuck e credevi che tutto fosse uno spy-game. Strizzavi gli occhi in attesa di un flash dall'Intersect ma niente: non ti sei nemmeno ricordato di abbassare la tavoletta del gabinetto (a  farlo, c'ha pensato poi tua madre).

Prendi un respiro profondo e torni alla tua signora dall'occhiolino facile. "Forse", pensi "è una serial killer." Il sangue ti si raggela nelle vene. Per un attimo vai nel panico: non hai finito Castle, non sai come dovrebbe comportarsi un bravo non-detective. E allora ripieghi: CSI New York la sai quasi tutta, qualcosina dovresti riuscire a dedurla dalla borsa, dall'abbigliamento, dalle dita gialle di nicotina… Illuminazione: meglio Sherlock, quello sì che è un campione di deduzione. Il problema è che ti servono dei cerotti alla nicotina ("questo è un problema da tre cerotti!") ma tu adesso non hai niente, nemmeno le caramelle alla menta. Figurarsi cerotti alla nicotina. "Calma." Ti metti a sedere composto e fai mente locale.

Ci vorrebbe una bella intercettazione, ma Burrell ti sta col fiato sul collo. O peggio: sul culo. E tu non puoi permettere che ti freghi anche questa volta. Andare nella polizia marittima è già stato troppo. "No", scuoti la testa "the Wire non è la scelta giusta. Se solo fossi un Mentalista." Che poi si dice così in italiano, Mentalista? Meglio Mentalist: rende decisamente meglio l'idea. E ti fa anche credere, tra le altre cose, di essere un figo assurdo come Patrick. Cioè: come Simon Parker. Perché Patrick, con tutti i guai che ha passato, non è molto figo, solo tanto depresso.

Abbassi lo sguardo, pigli ancora un respiro profondo e ti fissi le mani. "Petrelli, ecco chi sono." Tuo fratello però non vola, gattona. E tua madre non è andata a letto con mezzo mondo; ha solo problemi con la lettiera del gatto. E no, tuo padre non è in coma: è vivo e vegeto e non ti sgancia soldi da almeno due mesi. Dice che sei in punizione. Forse è il caso di cambiare cognome in Soprano: qualcosa dovrà pur valere in questa stupida città!

Basta. Non volevi, ma è arrivato il momento di affidarti a Lost: forse il treno deraglierà, forse ti risveglierai e scoprirai che è stato tutto un sogno, un'allucinazione post-incidente. Oppure che sei un dottore. Il Dottore. Doctor Who. Ti palpi il petto: magari hai qualcosa nella giacca che puoi servirti. Trovi una penna: ti senti Paolo Bitta per un secondo, ma scacci subito via il pensiero. Tu non guardi la tv italiana, tu guardi solo serie tv straniere, in streaming. Scivoli più giù con il sedere e per un momento ti senti come Re Robert Baratheon: "il Trono di Spade è mio! Speriamo però non ci sia una moglie pronta ad avvelenarmi e a farsi suo fratello per mentirmi poi sulla mia progenie…" Ti guardi attorno. "E soprattutto speriamo che non ci sia un ciccione pronto a fare fuori il tuo migliore amico solo perché ama l'inverno, i lupi e ha più figli di un coniglio."

"Sì, ecco: riprendo il controllo." E lo fai: lanci un'occhiata al display col nome della prossima fermata e ti accorgi che è la tua. Devi scendere. Allora ti alzi, t'avvicini quatto quatto alla donna dall'occhio pigro e… "Jesse." le dici. Lei ti guarda stranita, confusa: ha paura. "Mi hai chiesto se lo scopo era fare metanfetamina o fare soldi. Nessuno dei due. Il mio scopo è creare un impero." Il treno si ferma, tu scendi e vai via. La signora se la sarà fatta nelle sue mutande formato trapunta. Hai deciso: da oggi, farai il cuoco. Sarai Gordon Ramsay.

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Commenti

  1. Sono una patita di C.S.I,quando mi accorgo che qualcuno ha toccato di nascosto le mie cose appongo il cartello”zona sottoposta a sequestro” recinto il perimetro col nastro e inizio a prendere le impronte……..!

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