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Milan Games Week: un assaggio del 2016 videoludico

La Milan Games Week è una fiera che cresce di anno in anno sia come presenze che come spazio e, ovviamente, anche come novità videoludiche presenti. Anche quest’anno noi di Orgoglio Nerd c’eravamo e abbiamo potuto toccare con mano alcune delle più interessanti novità in arrivo nel 2016.

Partiamo da Bandai Namco, che ci porta sempre diversi titoli ispirati ai manga, ad esempio Dragon Ball Extreme Butoden, appena uscito per 3DS, interessante picchiaduro sviluppato dagli Arc System Works, maestri in questo campo, che per la console portatile di Nintendo realizzano un buon prodotto, forse un po’ semplificato nelle meccaniche rispetto ad altri loro titoli, ma ben funzionante in relazione al supporto. Altro titolo di punta appena uscito è Tales of Zestiria, un Action JRPG molto interessante sia per la grafica che per il gameplay. 

Szami1
Notevoli le fusioni possibili con i compagni, che daranno al protagonisti la possibilità di sprigionare nuovi poteri basati sugli elementi. Abbiamo poi provato Naruto Ultimate Ninja Storm 4, capitolo conclusivo della saga, che porterà la storia del ninja biondo fino alla sua ultima battaglia con la dea Kaguya. Sebbene la base del gameplay non venga stravolta, notiamo comunque importanti novità: torna la possibilità di arrampicarsi sulle pareti degli stage cambiando il piano della battaglia, feature già inserita in precedenza, ma solo nel primissimo capitolo; cosa ancora più interessante, ci sarà la possibilità, durante la battaglia, di cambiare il personaggio controllato con uno dei due supporter, così si potranno finalmente gestire al meglio squadre di 3 elementi, senza che due personaggi debbano essere relegati al ruolo di semplici aiutanti; inoltre, a seconda delle combinazioni, si potranno lanciare dei potentissimi attacchi combinati; torneranno poi anche le storiche Boss Battle e, anche se per il momento si è vista solo quella fra il primo Hokage e Madara Uchiha, la grafica next gen fa miracoli, rendendo tutto il gioco in movimento una gioia per gli occhi, specie per gli effetti di luce e particellari.

Non solo manga comunque, perché torna anche l’atteso Dark Souls 3. Dalla nostra prova abbiamo potuto notare una grafica migliorata anche se non ancora ai livelli di Bloodborne. Il gameplay sembra rimasto quasi identico ai precedenti, per cui chi conosce la saga si ritroverà subito a casa. La novità principale apparsa fin’ora è la barra del mana, che si consuma con l’utilizzo di incantesimi ma anche di attacchi speciali con le armi, e che non sarà quindi una barra esclusiva delle classi castanti.  Durante la nostra prova abbiamo provato una sensazione di “già visto, non solo per il gameplay ma anche per le ambientazioni e i nemici, ma speriamo che questa sia in realtà solo un’impressione e che il gioco finale non si riveli un “copia-incolla” dei vecchi.

Altro gioco molto atteso e da noi provato è For Honor di Ubisoft, gioco di combattimenti all’arma bianca multiplayer che ci è sembrato interessante già dai primi filmati. Nella versione da noi provata abbiamo potuto partecipare a una battaglia utilizzando solo la fazione dei cavalieri. La modalità giocata era molto simile a un capture the flag in una lotta 4vs4, divisi in team di attaccanti e difensori. Il gameplay è più tecnico di quanto si possa pensare: tenendo premuto L2 ci metteremo in posizione di guardia, e poi potremo parare i colpi ricevuti in base alla direzione che sceglieremo utilizzando la levetta analogica destra, che ci permette di parare a destra, a sinistra, e in alto. Stesso meccanismo per gli attacchi, che si suddividono però  in attacchi leggeri con R1 e pesanti con R2. I combattimenti dunque sono molto più tattici di quel che si possa pensare: lanciarsi alla carica senza riflettere non vi farà andare molto lontano. Interessante poi la presenza di nemici minori gestiti dalla IA, che rendono più reale l’atmosfera di uno scontro fra due eserciti.

Passando a Capcom, abbiamo provato l’ultimo capitolo dello storico picchiaduro della casa giapponese, ovvero Street Fighter V. Grafica incredibile e animazioni molto fluide lo rendono un piacere per gli occhi. Il gameplay ci è sembrato un po’ più veloce rispetto ai predecessori e caratterizzato da maggiore facilità nel realizzare le combo, anche se ovviamente non è certo diventato paragonabile ai Guilty Gear o ai Blazblue. La novità più importante è il V-System, barra rossa sopra quella delle super che ci permetterà di sbloccare skills speciali per ogni personaggio premendo pugno medio e calcio medio. Inoltre, quando la barra sarà piena, sarà possibile attivare il V-Trigger,ottenendo per alcuni secondi un potenziamento o un’abilità speciale a seconda del personaggio: Ryu e Ken, ad esempio, potenzieranno i propri attacchi con l’aggiunta di un elemento agli stessi, elettricità per Ryu e fuoco per Ken; Nash si potrà teletrasportare alle spalle del nemico; Necalli subirà una specie di trasformazione che ne potenzia  tutti gli attacchi. I nuovi personaggi introdotti in questo capitolo, Rashid e Necalli per citarne un paio, sono carismatici al punto giusto e ci è piaciuto molto il restyling di Ken, che si distanzia sempre più dall’essere un clone di Ryu anche nel gameplay.

Infine abbiamo avuto il piacere di provare il Playstation VR, noto anche come Project Morpheus, ovvero il visore per la realtà virtuale di Sony. Il gioco da noi provato era London Heist Getaway, prototipo sviluppato apposta per questo visore. Una volta indossato il casco e impugnati i due Move utilizzati per il movimento delle mani ci siamo ritrovati seduti su un furgone, insieme al guidatore. Nonostante fossimo in mezzo alla fiera, circondati da migliaia di persone, in quel momento ci siamo dimenticati completamente della nostra posizione reale, e ci è davvero sembrato di essere sul veicolo. Improvvisamente, veniamo attaccati da alcuni brutti ceffi in moto che ci sparano contro e subito il nostro compagno ci passa un Uzi, per sparare contro i nostri inseguitori. Ogni volta che i colpi finiscono, dal cruscotto prendiamo un nuovo caricatore e, con un movimento uguale a quello che faremmo nella realtà, ricarichiamo l’arma. L’intenso inseguimento è durato una decina di minuti, ma a noi è sembrato un istante e l’esperienza è stata così viva che ci è parso davvero di essere sballottati dai movimenti bruschi del furgone, nonostante fossimo fisicamente seduti su una normalissima sedia.

L’esperienza del Playstation VR è stata entusiasmante, l’immedesimazione funziona bene facendoci davvero vivere un nuovo modo di giocare. Se London Heist è solo un prototipo, allora non vediamo l’ora che questa nuova tecnologia sia messa a punto, per scoprire quali altre interessanti esperienze ci possa riservare in futuro. Voi siete stati alla fiera? Cosa vi ha colpito di più? Fateci sapere nei commenti.
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