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Osservatori, che razza di guardoni

Durante uno dei più recenti film del Marvel Cinematic Universe, Guardiani Della Galassia vol.2 abbiamo potuto apprezzare l’ennesimo cameo di Stan Lee. Isolato su un asteroide nella sua tuta spaziale arancione si trovava a raccontare aneddoti della sua vita a degli umanoidi dal testone pelato.
Ma chi sono costoro?
Chi legge i fumetti Marvel già li conosce. Sono gli Osservatori.
Questa razza di umanoidi extraterrestri appare per la prima volta in Fantastic Four n°13, nella storia “L’arrivo di Galactus” nell'aprile del 1963 dove Uatu, un membro di questa razza, salva i Fantastici Quattro dal Fantasma Rosso che aveva invaso la zona blu della luna.
Il motivo per cui vengono chiamati Osservatori è dovuto alla loro tendenza alla neutralità e all'osservazione (da qui il nome) del corso degli eventi. Questa loro politica di non intervento fu presa a seguito della distruzione di un pianta che si era evoluta grazie alla tecnologia che gli Osservatori avevano condiviso con la popolazione. Questa regola di non intervento però è stata spesso infranta da soggetti come Uatu che, come detto poche righe fa, ha aiutato i Fantastici Quattro diverse volte contro nemici quali l’Uomo Molecola o Galactus. È stata infranta poi da Aron, l’Osservatore disonesto, che in diverse occasioni si è scontrato con Capitan Mar-vell o i Fantastici Quattro, ed infine è stata infranta anche da un anonimo osservatore fan di Deadpool nella storia “Deadpool uccide Deadpool”.
Uatu, l’Osservatore più conosciuto nell'universo Marvel, è quello che più di tutti gli altri osservatori ha avuto a che fare con i supereroi terrestri o che in qualche modo centrano con la Terra (per la precisione con Terra 616).
Infatti compare, senza però intervenire, in diversi grandi eventi come Civil War dove appare al Baxter Building poco prima della votazione per l’atto di registrazione, in Secret Invasion compare come spettatore prima della battaglia finale contro gli Skrull, in Fear Itself dove dopo aver incontrato Odino rimane zitto nonostante le mille domande del padre degli dei per testarne la fermezza e in Avengers vs X-men, qui compare quando Ciclope viene spedito sulla Luna.
In tutti questi eventi Uatu fa da spettatore e a volte da narratore, un po’ come se fosse un personaggio onnisciente che aiuta il lettore nella comprensione della storia.
In Original Sin, però, il nostro caro Osservatore viene ritrovato morto e privo di occhi proprio all'inizio di questa saga che mostrerà i “peccati originali” della maggior parte dei supereroi Marvel che in qualche modo hanno avuto a che fare con l’Osservatore.
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Forse il vero e unico Osservatore è proprio colui che in una tuta arancione e col casco parla con degli umanoidi dal testone su un asteroide.
Eh sì.
Forse proprio Stan Lee, il Generalissimo, il papà della Marvel, colui che sta dietro alla gran parte delle origini dei personaggi Marvel.
Presente in tutti i film con personaggi Marvel, fatta eccezione per alcuni X-men ed il film che non esiste su quelli che non sono i fantastici quattro (“F4natastic”), Stan Lee ha sempre osservato le storie intervenendo in rarissimi casi con gli eroi. Questo porta ad una teoria che serpeggia da tempo tra i fan dell’universo Marvel: Stan Lee è l’Osservatore. 
Analizziamo un attimo i poteri che l'Osservatore ha nei fumetti:
1) Super forza, velocità, durabilità e volo. Ok magari questi li possiamo etichettare come caratterizzazione fumettistica.
2) Massiccio controllo, manipolazione, generazione, proiezione ed assorbimento di energia cosmica. Se con energia cosmica intendiamo le idee e le decisioni che ci sono dietro le storie della Marvel potremmo in qualche modo dire che il Generalissimo le ha tutte quante.
3) Controllo della realtà e manipolazione della materia. Anche qui, se intendiamo la realtà degli universi Marvel e la materia di cui sono composti allora in qualche modo possiamo dare per presenti anche questi poteri
4) Immortalità. Questo è un tasto dolente. Tecnicamente Stan Lee in quanto essere umano (fino a prova contraria) ha una data di scadenza e noi tutti, Marvelliani e non, temiamo la comparsa della scritta “in loving memory of Stan Lee” alla fine di un film dell’MCU. Se però consideriamo tutto quello che quest’uomo ha fatto nella sua carriera, sia per le testate Marvel sia per il fumetto in generale, possiamo affermare che Stan Lee è già immortale e lo sarà per sempre. 
Teorie partorite dalle menti dei fan a parte, gli Osservatori inseriti, anche solo in un cameo, in un film dell’MCU aprono una grandissima finestra sul Multiverso che già in Dr Strange era stata smossa. L’aspetto multiversale è un dato molto interessante per la narrazione, ma per l’evoluzione di questo universo espanso ci toccherà fare come fanno gli Osservatori… Staremo a vedere.

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