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È morto Piero Angela

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Una brutta notizia per la televisione italiana e per la cultura del nostro Paese nel suo complesso: Piero Angela, celeberrimo divulgatore scientifico e conduttore, è morto all’età di 93 anni. Tramite i suoi programmi televisivi (a partire naturalmente da Quark, nelle sue diverse incarnazioni) ha ispirato più di una generazione allo studio di diverse discipline, dalla scienza alla storia.

Piero Angela è morto all’età di 93 anni

Nato a Torino nel 1928, ha iniziato la sua carriera di giornalista in radio, per poi passare al piccolo schermo. Negli anni prenderà parte a diversi telegiornali della RAI, passando da inviato a conduttore. Alla fine degli anni ’60 si avvicinò all’attività di divulgazione scientifica, sviluppando alcuni progetti che lo porteranno nel 1981 a lanciare Quark.

Influenzato dai documentari di stile anglosassone, Piero Angela ha dato vita a una trasmissione orientata proprio alla diffusione della cultura. In maniera precisa e attenta, ha sempre raccontato gli argomenti trattati in maniera accessibile al grande pubblico, trovando strade per unire le spiegazioni più complesse a una narrazione fruibile a tutti.

Nelle ultime ore sono stati numerosi gli omaggi da parte di grandi personalità italiane, che hanno ricordato il contributo offerto a Piero Angela al nostro Paese. Fra questi, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha dichiarato: “scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente“.

Non poteva poi mancare il ricordo del figlio Alberto, che ha seguito le orme del padre, collaborando spesso con lui e conducendo dal 2000 il programma Ulisse – Il piacere della scoperta, sempre sui canali RAI. Il suo messaggio, pubblicato sui social, è stato breve, ma denso di significato.

L’ultimo messaggio di Piero Angela ai suoi spettatori

Prima di morire, Piero Angela ha voluto lasciare al suo pubblico un messaggio di congedo, pubblicato sui social di SuperQuark e riportato sul sito della RAI. Lo riportiamo di seguito integralmente:

Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire.

Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.

È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio“.

Il contributo di Piero Angela alla cultura del nostro Paese è stato straordinario e impossibile da sovrastimare. La Redazione lo ricorda.

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