Quando un tempo fare il paleontologo sembrava divertente

Non tutti ci pensano, ma la paleontologia è una scienza davvero triste.

Quanti di noi da piccoli hanno sognato di fare i cercatori di fossili? Quanti di noi guardando Jurassic Park avrebbero voluto essere il secondo o la seconda assistente del Professor Grant e andare in giro per polverosi scavi a dissotterrare femori giganti e artigli affilati? Ma poi purtroppo si impara che la fortuna di questa disciplina è data da veri e propri disastri naturali del passato. In pratica più i poveri animali per una qualche ragione sono stati seppelliti fulmineamente e abbondantemente e più i resti hanno avuto elevate probabilità di conservarsi fino a noi. L’ideale è addirittura che la morte sia avvenuta direttamente a causa della frana.  E diciamocelo, è un po’ da ipocriti crescere a pane e “Alla ricerca della valle incantata” per poi da grande gioire per la scoperta di un deposito alluvionale ricco di resti fossilizzati.

E proprio in queste ultime settimane i paleontologi di tutto il mondo si stanno leccando le mani per la scoperta di un sorprendente bone bed del Giurassico inferiore di embrioni di dinosauro nel sud della Cina, con tanto di bell'articolo pubblicato su Nature. Precisamente siamo nei pressi di Lufeng, nello Yunnan e, giustappunto, sembra che i piccoli esserini appartengano tutti proprio al genere Lufengosaurus. Per informazione i lufengosauri erano dei prosauropodi (attenzione, il termine è ingannevole: non sono i progenitori dei sauropodi), simili ai celeberrimi giganti dal collo lungo, ma col collo meno lungo e un grosso artiglio sul pollice per difendersi dai predatori. 

Insomma, la storia di questi embrioncini a pensarci è davvero tragica. Infatti, lo studio effettuato sul sito ha dimostrato che esso si è formato in seguito ad un'inondazione che ha coinvolto un certo numero di nidi attigui, uccidendo tutti gli esserini, ma, per la gioia e la comodità degli studiosi, radunandoli tutti in un punto. Inoltre la “fortuna” ha voluto che l'alluvione fosse proprio dell'intensità giusta da raggruppare i nidi, seppellirli, rompere i gusci delle uova mettendo allo scoperto gli embrioni, ma nello stesso tempo non così distruttiva da disintegrare i delicati ossicini. Viene da se che si tratta di un evento più unico che raro (a parte un altro rinvenimento simile in Sud Africa), ma questa volta il caso ha giocato una partita pressoché perfetta e si è conservata perfino parte dei tessuti molli all'interno degli ossi con nuove possibilità di studi e raffronti.

In tutto sono stati trovati più di 200 pezzettini scheletrici provenienti un po' da ogni regione corporea: parti di minuscole vertebre, frammentini di costole e scapole, numerosi femorini, altri ossicini degli arti e persino qualche elemento dei delicati cranietti. L'analisi dettagliata di ogni piccolo reperto ha poi dimostrato che appartengono ad embrioni in diversi stadi dello sviluppo, motivo per cui si è capito che in quel punto la natura aveva radunato più nidi. 

Ciò sta permettendo uno studio senza precedenti sullo sviluppo embrionale dei dinosauri, o quantomeno di questo gruppo, cosa che non è mai stata possibile con i soliti ritrovamenti di uova fossili chiuse. In particolare è stato riscontrata un'elevata velocità di crescita, caratteristica ben giustificata dall'enorme stazza che i piccoli dinosauri avrebbero dovuto raggiungere se fossero arrivati all'età adulta. I femorini più grandi presentano anche solchi abbastanza marcati per l'attacco dei muscoli, i quali dovevano essere perciò così sviluppati da permettere una discreta autonomia nel movimento dei cuccioli già alla nascita.

In definitiva l'infelice sorte di questi piccoli lufengosauri si sta rivelando un’autentica miniera d’oro di conoscenza per i paleontologi, auspicando in futuro altri ritrovamenti di uguale valore per poter effettuare nuove analisi e nuovi confronti anche con altri gruppi sistematici. E d'altronde si sa, la curiosità insita nella nostra natura umana (e soprattutto nella nostro animo nerd) vince su tutto, perciò, per quanti scrupoli possiamo farci, non è possibile non esultare anche noi per questa scoperta e sperare in nuovi e ancor più stupefacenti ritrovamenti. 

Perdonaci Piedino. Rimarrai lo stesso sempre nei nostri cuori.