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Quattro stagioni, quattro mondi diversi

Un'altra estate è finita, così come un altro giro di tour in Giappone con voi.
È stato magico, è stato caldissimo, è stato divertente.
La mia lunga lista di cose da fare tra Tokyo e Kyoto ha perso altri due o tre elementi per vedersene aggiungere almeno una decina. Mi chiedo se la completerò mai.
Sia lì sia una volta tornata indietro ho riflettuto molto su una domanda che mi viene posta spesso :
Quale stagione è la migliore per viaggiare in Giappone?
So che ci sarà sicuramente qualcuno che vi rispondera subito: “La primavera” oppure “Le mezze stagioni”!
Potrei anche essere d'accordo ma è un po' più complicato di così.
Primavera, Estate, Autunno e Inverno, ognuna ha le sue attrattive e i suoi aspetti negativi.
Non vi mentirò, è vero, accertato e provato ripetutamente, che Luglio, Agosto e anche l'inizio di Settembre abbiano temperature spesso impossibili.
Mi hanno detto che quest'estate è stata terribile anche in Italia ma il Giappone, con la sua umidità dell'80/90% crea diversi disagi tra cui la necessità di bere costantemente per re-idratarsi e non morire e quella di dover buttare i vestiti a fine giornata. 
Senti l'aria che ti si incolla alla pelle, come le mute dei sub, e non ti abbandona quasi nemmeno quando cala il sole.
“Tornerò sicuramente in Giappone, ma mai più d'estate!”
Altro commento sentito spesso, credo di aver espresso lo stesso pensiero circa una decina d'anni fa, ma eccomi qui, appena tornata e pronta a ripartire l'anno prossimo nello stesso periodo.
Ovviamente Giugno e l'inizio di Luglio sono abbastanza sconsigliati perchè si è nel pieno del periodo delle pioggie.
Perchè?? Vi chiederete voi.
Perchè il caldo porta la magia.
Le cicale che friniscono creando onde di musica, che crescono e poi diminuiscono a seconda di dove ti trovi, proprio come il mare che lambisce la sabbia, accarezzandola.
Ascoltando questi suoni naturali, all'ombra di alberi dai lunghi rami, si possono mangiare “kakigori” (granite) così soffici da non parer nemmeno fiocchi di ghiaccio addolcite con gelato e frutta.
E la sera, per le vie della città e lungo i fiumi, numerose feste, risate, canti e tante danze. Colori accesi che esplodono ovunque fino a culminare negli spettacoli dei fuochi d'artificio, mentre le ragazze graziosissime con i loro yukata variopinti sorridono estasiate.
Nonostante il caldo insopportabile, la bellezza c'è e vi lascerà ricordi indimenticabili.
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L'autunno ha il rosso.
Ha la varie tinte di rosso degli aceri giapponesi. Distese a perdita d'occhio di alberi che scelgono di indossare lo stesso abito per strapparti un urletto di stupore, impossibile da contenere.
Le patate dolci caldissime da mangiare camminando (non si può fare, ma nei parchi e per Nara non ci ferma nessuno), le decorazioni per Halloween che spiccano per tutta la città già da inizio Ottobre – qualche volta cominciano a venderle già a fine agosto-
Comincia a fare fresco ma ancora non è inverno, c'è un rimasuglio di calore ma ormai l'estate è finita, bisogna stare attenti e riuscire a trovare i giorni giusti o si rischia di ricadere del periodo di passaggio, quello di mezzo in cui si aspetta.
Così come la primavera.
Agognata da molti per il rosa di cui si tinge ogni parco e ogni via lungo i fiumi, in questo sogno romantico di pic nic sotto i ciliegi.
E vi assicuro che quando i fiori sbocciano il Giappone diventa di una bellezza quasi acciecante.
La stessa popolazione pare alleggerirsi un attimo e dimenticare per qualche giorno ogni problema… Sembra.
Perfino il cibo si tinge di rosa: ogni bevanda, dolce, perfino la pasta che cucinano ha la sua versione ai “fiori di ciliegio”.
Ma di nuovo, basta un anno particolarmente freddo o particolarmente caldo che si perde l'istante. Si prenota con grande aspettativa per poi trovarsi piante verdi e fiori svaniti.
Attenzione! Questo non vuol dire che il Giappone senza ciliegi sia brutto o noioso, anzi. 
Bisogna solo stare attenti a ciò che si desidera e a ciò che poi si riesce ad ottenere.
Ed infine l'inverno, tanto freddo quanto l'estate è calda.
Naturalmente il principio è lo stesso, avendo l'umidità sempre dietro l'angolo. 
La neve non è da escludere e per me potrebbe essere lo scenario più bello, Tokyo avvolta da un manto bianco, bisogna avere la pazienza di godersi i disagi che questo comporta, sia nello spostamento sia nell'apprezzare le bellezze della città.
E sebbene loro non siano principalmente cristiani tutto si trasforma in una festa di luci, come trovarsi in un carillon gigante.
Chi non vorrebbe vederlo??
Combattere il freddo col sakè dolce bollente, con il tè e le bibite assurde che vendono riscaldate nelle macchinette.
Il Natale con Kentucky Fried Chicken (non sapete di cosa parlo? Leggete questo mio altro articolo) per farsi due risate e le torte bianche e rosse decorate con Babbo Natale.
Illusioni e magie, un po' l'essenza del Giappone moderno.
Quindi se dovessi scegliere… bè non vorrei scegliere, opterei per tutte e quattro.
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