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Rosalind Franklin andrà su Marte

Il 7 Febbraio è stato finalmente annunciato il vincitore del concorso bandito lo scorso Luglio dalla UK Space Agency per trovare un nome al rover della missione ExoMars. Il nome vincitore? Rosalind Franklin, in onore della celebre scienziata britannica.

Perché questo nome?

L’ESA ha oramai preso come una tradizione quella di chiamare i suoi rover come importanti scienziati: Newton, Planck, Euclide, Huygens, ma il nome scelto per ExoMars è ancora più significativo. Gli studi di Rosalind Franklin, infatti, sono stati necessari per concepire la iconica forma a doppia elica del DNA.

Il rover della missione ExoMars comincerà il suo viaggio dalla Terra nel 2020 per atterrare, dopo un viaggio di 7 mesi, sul Pianeta rosso. Dotato di camere, georadar, trapano e spettrometri, sarà praticamente un laboratorio su ruote pronto a fornirci nuove informazioni sulla struttura di Marte e sulla possibile presenza di vita. Quale nome potrebbe calzargli meglio di quello della Franklin, quindi?

Il rover ExoTeR, una versione in scala del rover di ExoMars utilizzata per i test. Credit:  ESA–G. Porter
Il rover ExoTeR, una versione in scala del rover di ExoMars utilizzata per i test. Credit: ESA–G. Porter

Sia chiaro, nessuno si aspetta di trovare omini verdi su Marte, ma oramai sul Pianeta rosso abbiamo trovato l’acqua in tutte le salse (qui un articolo di Giada dell’ultimo annuncio, risalente al Luglio scorso). È apertissima, quindi, la ricerca di molecole organiche e tutta una pletora di altre cose estremamente piccole, segni che una vita complessa sarebbe possibile.

“Questo nome ci ricorda che esplorare è nella natura umana. La scienza è nel nostro DNA e in tutto quello che facciamo all’ESA. Il rover Rosalind cattura questo spirito e ci porta in prima linea nell’esplorazione spaziale” ha dichiarato Johann-Dietrich Wörner, il direttore generale dell’ESA.

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