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Save Daredevil: il movimento riprende forza dopo la Snyder Cut

Dopo che Warner Bros. ha risposto in maniera positiva ai tantissimi fan riguardo il #ReleaseTheSnyderCut della Justice League diretta da Zack Snyder, terminando una campagna di anni con l’uscita del 2021 del film completo di Snyder su HBO Max, i fan di Daredevil della Marvel hanno rinnovato la speranza di poter vincere un’altra battaglia, quella di “Save Daredevil”. I fan della serie hanno sollevato un polverone quando Daredevil è stato cancellato da Netflix dopo tre stagioni alla fine del 2018. Il tutto ha posto fine all’interconnessione tra Iron Fist, Luke Cage, The Punisher, Jessica Jones e The Defenders.

L’appello dei fan

“Se riescono a farlo. Anche noi. #SaveDaredevil”, si in legge un’immagine creata dai fan pubblicata su un forum incentrato su Daredevil attraverso Reddit. Su Twitter i fan di Daredevil continuano a pubblicare quotidianamente appelli, utilizzando l’hashtag designato che ha visto inoltre il supporto della star del cinema Marvel Tom Hiddleston e della star della serie Charlie Cox. Un tweet che fa riferimento al successo della campagna Snyder Cut, menziona altre cause sostenute dai fan vinte. Tra quello di convincere la Paramount Pictures a ridisegnare drasticamente il personaggio titolare del suo film Sonic the Hedgehog dopo  i commenti online.

Charlie Cox sostiene il movimento

Charlie Cox è tornato di recente a parlare della petizione a favore della serie Marvel/Netflix Daredevil. L’attore ha voluto ringraziare tutte le persone che hanno sostenuto attivamente il movimento #SaveDaredevil. “L’unica cosa che vorrei fare è ringraziare tutti quei ragazzi” ha dichiarato l’attore durante una recente intervista. “Non so se cambierà qualcosa, ma significa molto per tante persone e sicuramente significa molto anche per me”. Charlie Cox ha raccontato un simpatico aneddoto sul movimento. Dopo la conclusione dello show, l’attore ha partecipato ad un’opera teatrale intitolata Betrayal insieme a Tom Hiddleston (Loki). Osservando la platea il pensiero era solo uno: “Scherzavamo su quante magliette “Save Daredevil” avremmo visto tra il pubblico ogni serata. E spesso questi ragazzi sceglievano le prime due file”.

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