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Sky Sport Motori: difficoltà Rainbow Road

Siamo stati invitati alla presentazione della nuova stagione motoristica di Sky. Come sapete non è nostra consuetudine trattare argomenti sportivi, ma la circostanza ha sollevato alcune riflessioni interessanti e stimolanti su cui abbiamo pensato di soffermarci. La giornata di presentazione si è svolta presso l’Autodromo di Franciacorta mettendo a disposizione di giornalisti e ospiti diverse stazioni di prova; tra le più significative: un torneo Time Attack su Kart indoor, un corso di guida sicura (controllo di frenata, gestione sbandata su fondo bagnato) ma soprattutto un giro di pista alla guida di un’auto GT da corsa. Esperienze entusiasmanti e decisamente non “da tutti i giorni” che, come anticipato, ci hanno mosso a fare alcune riflessioni. Infatti non abbiamo potuto non rimanere affascinati dalla complessità che gravita intorno alla passione dei motori, all'evento erano presenti piloti di Formula1 come Marc Gené, Jacques Villeneuve e il simpaticissimo Davide Valsecchi; piloti di moto tra cui Loris Capirossi e Roberto Locatelli ma anche semplici esperti e appassionati, tutti estremamente disponibili e pronti ad accompagnarci in questo incredibile mondo. Un mondo che diverte ed esalta abbinando in perfetto equilibrio adrenalina, strategia e tecnica. 

Ma la domanda da parte nostra è stata: perché seguire i motori? Insomma, non c’è arte apparente, non c’è creatività, non c’è immaginazione. Ma è davvero così? A vedere da vicino, a parlare con chi i motori li fa “andare” si scopre invece che non solo ci sono maestranze che combinano tecnica e passione (paragonabili agli artigiani degli effetti speciali del buon cinema) ma inevitabilmente c’è anche creatività, intuizione, sensibilità e un senso di squadra a cui è impossibile rimanere indifferenti. I campionati, che siano di Formula1, MotoGP o altro, sono arrivati a un’esasperazione tecnica che richiede massima concentrazione da parte di squadre e piloti, con soluzioni tecniche e progettuali, rischi e azzardi che rendono le gare tanto epiche quanto avvincenti. La componente che più ci è piaciuta è quella di ricerca, legata al continuo sforzo in sviluppo e miglioramento, non solo nelle prestazioni ma soprattutto nella sicurezza. Un buon esempio è il D-air Airbag, un prototipo Dainese che avvolge i piloti di moto in un airbag intelligente, capace di rilevare situazioni di pericolo come high-side o low-side (cadute insomma) e gonfiarsi all'occorrenza, proteggendo spalle e clavicole del pilota. Un piccolo ma significativo esempio di come soluzioni adottate in circuito possano essere utilizzate per migliorare la sicurezza su strada, dettaglio non da poco. 

Ma tornando alla nostra giornata, l’altro tema che è saltato all'occhio parlando di Sky Motori è l’indiscutibile qualità tecnica della rete. La varietà dei contenuti e dei servizi offerti, grazie anche a un abbondante e intelligente uso di consulenti ed esperti, permettono approfondimenti tecnici di altissimo livello, utilissimi per comprende, anche sotto un aspetto scientifico, non solo il funzionamento dei motori ma anche tutte le dinamiche di campo fisico che vi gravitano attorno. Un motore su due ruote, capace di spingere un uomo verso il muro dei 300 km orari, permettendogli di frenare e affrontare un curva, è un sublime intreccio di dinamiche fisiche che tecnica, ingegneria e talento hanno saputo comprendere e sfruttare al meglio. Sky è in grado di raccontare e spiegare tutto questo con utilissime animazioni 3D, infografiche e approfondimenti. Durante i campionati 2016 (quello di F1 sarà il più lungo di sempre) lo sforzo della rete arriverà ad oltre 1000 ore di diretta, con canali dedicati, mosaici interattivi e, non meno importanti, diversi altri campionati tra cui: Ferrari Challenge, Superbike, Mondiale Motocross, IndyCar, 24H Le Mans e il combattutissimo FIA World Touring Car Championship. 

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Sky dimostra di essere una grande azienda anche nel credere e investire sui suoi stessi contenuti, creando lo Sky Racing Team VR46. Il team Sky, alle porte del suo terzo campionato in categoria Moto3 è un team voluto dalla rete, in partnership con l’accademia per piloti fondata da Valentino Rossi (VR46 appunto); nato per dare una piattaforma solida a piloti italiani emergenti e dar loro modo di crescere al fianco di ingegneri e tecnici, per diventare la prossima generazione di campioni. Quest’anno i piloti saranno 3, Romano Fenati, ormai veterano, Andrea Migno, al suo secondo anno e Nicolò Bulega, rookie esordiente. 

Se cercate un’occasione per avvicinarvi al mondo delle corse e scoprirvi appassionati, ma temete l’imbarazzo da inizio serie del “non so da dove prenderla”, allora non c’è nulla di meglio dello Sky Racing Team VR46. Rispettivamente con i numeri 5, 16 e 8 questi tre piloti vi permetteranno di imparare a conoscere un mondo fatto di fatica, competizione, rischio e coraggio da cui difficilmente riuscire a staccarvi.

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Jacopo Peretti Cucchi

Il suo compito è occuparsi di tutti i “progetti speciali”, meglio ancora se sono segreti. Amante della buona cucina e grande appassionato di rugby e motori.

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