Il fandom di Star Wars ha avuto una reazione piuttosto intensa all’ottavo Episodio della saga. Moltissimi appassionati non hanno infatti apprezzato alcune scelte creative fatte da Rian Johnson, regista e sceneggiatore del film. Sono state tantissime le lamentele in merito, con addirittura petizioni per togliere l’opera dal canone di Star Wars. Il suo autore ha incassato tutto e ora, spiega, è grato dell’esperienza.
Rian Johnson ringrazia per le critiche a Star Wars: Gli ultimi Jedi
In una recente apparizione nel podcast ReelBlend, Johnson ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Per quanto riguarda i lati negativi, ti dirò che è interessante. È una delle cose davvero salutari per me negli ultimi due anni, essere stato esposto alle critiche. Prima di fare Star Wars: Gli ultimi Jedi, non ho mai avuto nessuno che mi odiasse su Internet. Se durante il corso dell’anno ricevevo un tweet negativo, entravo nel panico. Una cosa tipo: ‘Oh mio Dio, non piaccio a qualcuno là fuori, devo correggere questa cosa!’.
Il punto è che però, sono davvero grato di quanto accaduto. Perché questo significa che la mia autostima era legata al concetto che tutti mi apprezzassero online. Questo processo, a cui sono sopravvissuto, mi ha permesso di staccarmi da ciò.
Inoltre mi ha dato una visione più realistica del sistema dei social media. Ci sono tante buone e genuine interazioni che avvengono. Le cose brutte, il trolling sistematico, l’abuso reso un gioco a cui alcune persone dedicano la loro intera presenza online… Onestamente, una volta che ne hai visto un po’, inizi a vederne le ripetizioni. Diventa un po’ noioso dopo un po’.
Non mi da neanche quella sensazione negativa ormai. E non credo sia perché sto diventando più forte, l’ho semplicemente messo in prospettiva. Mi rendo conto che è solo un effetto collaterale del sistema sociale di Twitter. Ci sono delle persone per cui questo è semplicemente il loro hobby. Quindi alla fine mi ha aiutato a capire meglio i social media e a usarli in maniera più sana“.
Parole interessanti, che mostrano una prospettiva differente sul mondo e in particolare sui social network. E voi, cosa ne pensate?
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