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Steve Carell non fa solo commedie, chiaro?

I film che cercano di raccontare una passione, ci piacciono sempre.

Dal recente "Whiplash" che narrava di passione per la  musica al meno recente "Black Swan" che si concentra sulla danza, Foxcatcher tratta della passione per la lotta, o così pensavamo. In realtà Foxcatcher ci parla di molto di più (come del resto anche i film appena nominati). 
Questo film racconta la vera storia del lottatore americano Dave Schultz e dell'allenatore John du Pont, della lotta, della passione, e anche di quello che è l'Orgoglio americano.
Ma il punto che si evince da Foxcatcher è un altro: Steve Carell non è solo un attore comico, non è semplicemente qualcuno che urla "cacca pupù" in diretta televisiva e non è nemmeno semplicemente qualcuno che "ama le lampade" ha molto, molto molto altro da dire.
E i più attenti se ne saranno già resi conto, se siete quelli che hanno seguito solo la sua carriera in pellicole come " Una Settimana da Dio" o "Agente Smart" vi state perdendo molto di questo attore.
Ma cominciamo dal suo ultimo, incredibile, sforzo. 
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Mark e Dave Schultz sono due fratelli, entrambi campioni olimpionici di lotta libera. Passano le loro giornate allenandosi assiduamente e già dalle prime scene si avverte un certo disagio psicologico da parte di Mark (Channing Tatum) che sente il peso "dell'ombra" del fratello maggiore Dave (Mark Ruffalo), suo mentore e allenatore. 
La vita di Mark e in seguito quella di Dave, vengono stravolte dalla chiamata di John du Pont, un ricco erede e "patriota" che vuole portare i due campioni all'interno della sua squadra di lotta "Foxcatcher". 
Anche di questo personaggio è evidente una forte carica psicologica e un grande disagio personale che influenzerà i già disadattati protagonisti. 
L'idea di du Pont è quella di far vincere Mark alle olimpiadi di lotta libera e dare all'America un eroe ed un modello da seguire. Viene rivelato il duro rapporto del miliardario con la madre, causa del suo disagio, che lo porterà ad una folle ed inspiegabile scelta verso i due fratelli.
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Ogni personaggio è ben caratterizzato, con un proprio background e una propria disturbata personalità. 
Notevolissime le interpretazioni dei tre protagonisti; Steve Carrel e Mark Ruffalo, che siamo abituati a vedere in interpretazioni più "leggere", ci hanno piacevolmente sorpreso, persino Channing Tatum non ci è dispiaciuto e lo abbiamo trovato perfetto per questo ruolo.
Ma il film è davvero carico e intenso, Carell ha imboccato un'altra via forse definitivamente?
Il suo viaggio più "serioso" è cominciato con il meraviglioso "Little Miss Sunshine" e poi è proseguito con pellicole poco conosciute ma di altissimo livello come: "Dan in Real Life"  e "Seeking a Friend for the End of the World" e sono proprio queste che vi consigliamo se, come noi, volete esplorare le capacità di Carell. Perchè "uscire da un ruolo" è possibile se si hanno talento e versatilità.
Per la regia di Bennett Miller, Foxcatcher è stato nominato a 5 premi Oscar, tra cui Miglior regia e Miglior attore protagonista. È  nelle sale cinematografiche italiane dal 5 Marzo 2015. Quale sarà la sua prossima mossa?

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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