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The Spider King: la nostra intervista a Simone D’Armini

The Spider King è una serie a fumetti creata da Josh Vann e illustrata da Simone D’Armini che racconta una storia davvero originale. Unendo due mitologie e generi davvero lontani fra loro, fa scontrare un gruppo di vichinghi con una razza aliena che invade la Terra. Un mix davvero particolare che dopo un fortunato crowdfunding e una pubblicazione di successo in America a cura di IDW è arrivata anche in Italia grazie a saldaPress. Qualche tempo fa abbiamo avuto l’occasione di parlare di quest’opera con il suo disegnatore Simone D’Armini, che ci ha raccontato tante curiosità interessanti su The Spider King. Ecco quindi il resoconto della nostra chiacchierata.

The Spider King: l’intervista al disegnatore Simone D’Armini

The Spider King è un’opera molto particolare. Tu come la presenti quando ne parli?

Quello che dico sempre è che nel fare The Spider King ci siamo voluti divertire tantissimo e fare qualcosa che sia, in un certo senso, spensierata. Non volevamo prenderci troppo sul serio, anche perché facendo una storia con quell’idea, di mischiare vichinghi e alieni, farla in maniera realistica sarebbe risultato ridicolo e pretenzioso, mentre noi utilizzando uno stile del genere e aggiungendo un po’ di comicità, a volte anche involontaria da parte dei protagonisti del fumetto, siamo riusciti a darle il tono giusto per renderla un’opera divertente. Come genere penso sia un mix tra due: quello del fantasy medievale sword and sorcery e della fantascienza pura.

The Spider King Intervista Simone D'Armini Disegnatore SaldaPressSei stato coinvolto in quest’opera in maniera piuttosto originale. Puoi raccontarci com’è successo?

Ti racconto com’è nata la cosa, il mio rapporto con Josh [Vann]. È molto particolare perché quest’opera è nata non solo come mix di generi, ma anche mix di culture perché io sono italiano, Josh lo sceneggiatore è australiano, il colorista Adrian è francese, il nostro editor è americano… Quindi insomma è veramente strano. È stato anche interessante il fatto che abbiamo lavorato tutti insieme per anni e io e Josh ci siamo conosciuti dopo due anni e mezzo dall’inizio della nostra collaborazione mentre con l’editor ci siamo incontrati per la prima volta un anno fa, infine Adrian non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo.

Comunque, andando alle origini… Avevo un profilo su DeviantArt, che all’epoca era il social network più importante per gli artisti. Adesso è un po’ morto mi sa. Josh ha visto le mie cose e mi ha commissionato inizialmente dei character design per questa idea che aveva lui di questi vichinghi che si trovano ad avere a che fare con degli alieni. Un’idea che ho trovato immediatamente divertente e affine al mio gusto. 

Dopodiché abbiamo fatto insieme una storiella breve, che è raccolta alla fine dell’edizione saldaPress di The Spider King che si intitolava Coniglio il barbaro. Una storia molto divertente che ci è piaciuta e abbiamo visto che c’era stato un bel riscontro di pubblico, quindi abbiamo provato la via del crowdfunding con Kickstarter. Il giorno stesso che Kickstarter è stato lanciato in Australia noi abbiamo lanciato questo progetto. È andato molto bene, abbiamo fatto 25.000 dollari australiani che non sono tantissimi ma comunque era più di quelli che ci servivano. Questo ci ha permesso di essere un po’ più ambiziosi con la storia. 

The Spider KingInizialmente doveva essere una storia piuttosto breve, di una cinquantina di pagina poi se non sbaglio è arrivata a centododici. Più del doppio. Ovviamente ha significato che ci sia voluto il doppio del tempo, ma spero che ne sia valsa la pena e che i nostri backer di Kickstarter non se la siano presa troppo.

Questo è stato il percorso che ha avuto e appena completato il Kickstarter. IDW, la casa editrice americana che lo pubblica , ci ha chiesto se avevamo intenzione di dargli i diritti e ovviamente abbiamo accettato. È stato pubblicato prima in quattro episodi. Il volume era stato pensato, nella speranza che qualche editore americano lo volesse, diviso in quattro episodi. Così è andata e poi hanno fatto il trade ed è andato bene. Il primo episodio è andato esaurito due volte, il secondo anche… È andato piuttosto bene. 

Dopodiché è approdato qui in Italia grazie a saldaPress che ha curato questa edizione. Che va beh, è palesemente la più bella, non me ne vogliano gli americani ma hanno fatto un lavoro veramente bellissimo. 

Ne abbiamo accennato qua e là nelle domande precedenti, ma torniamo sul concept che è molto particolare. Insomma, vichinghi che affrontano degli alieni! Dal punto di vista del disegnatore quale è stata la sfida principale nel realizzare questa storia?

Mischiare questi due generi. Innanzitutto, una cosa che io amo molto fare è il character design e il world building. Anche se molte cose all’interno della storia non vengono mai spiegate, noi creiamo delle microstorie che non vengono raccontate ma aggiungono dimensione, dettagli e profondità alla storia, al mondo che stiamo costruendo. 

Ora con The Spider King c’era così tanto da raccontare che non abbiamo fatto in tempo a dire le tante cose che avremmo dovuto. Però abbiamo lasciato i semi per potenziali seguiti e spin-off e altre cose che vorremmo raccontare. Magari un lettore ora non le nota ma in futuro rileggendolo potrà notare che c’erano.

Il personaggio di Spider King, il re ragno, è la fusione di due personaggi. Fare in modo che questi due personaggi così opposti, come Harek, lo zio di Hrolf, e Slarpax che è questo parassita alieno, una sorta di xenomorfo si fondessero, rimanendo riconoscibili all’interno di un terzo personaggio è stata probabilmente la sfida principale. È stato difficile, abbiamo dovuto fare diverse prove, ho un po’ di design scartati… Credo che anche quelli siano raccolti alla fine del volume saldaPress.

Però alla fine è stato molto divertente, è un character design che ancora funziona. Tendo ad aggiungere troppi dettagli sui character design purtroppo ed è una cosa su cui devo lavorare. Però appunto, quella è stata la parte più complicata.

Aggiungo una cosa difficilissima che odio fare ora è disegnare quella spada, la spada di Rolf. È un incubo. Ancora oggi se non ho una reference di come dovrebbe essere, non mi ricordo come si disegna assolutamente. E odio farlo, però se devo fare copertine o simili… Mi tocca!

The Spider King Intervista Simone D'Armini Disegnatore SaldaPress
La copertina dell’edizione saldaPress di The Spider King

Una cosa che mi piace esplorare è la parte del processo di lavoro vero e proprio. Com’è la tua giornata lavorativa quando lavori a un’opera come può essere The Spider King?

Se non lavorassi da casa sarei sicuramente molto più produttiva la mia giornata di lavoro. Non ho una routine particolare, per quanto io cerchi di sforzarmi di essere un adulto maturo che cerca di lavorare il più possibile. Scherzi a parte, la parte più importante del lavoro di un artista è quando stai leggendo la sceneggiatura e schizzi giù dei layout, ciò che ti comunica nella testa la lettura dello script inizialmente. Per quello ho bisogno di assoluta concentrazione e silenzio.

Già nella parte in cui faccio la matita posso ascoltare la musica o un film che conosco già bene in sottofondo. Poi ecco, la parte complicata che è quella in cui veramente si fanno i fumetti è quella del layout ed è lì che stabilisci tutto, le cose più importanti, la narrazione, la composizione… La parte più importante in assoluto è quella. Poi il resto è solo fare dei bei disegni, più tecnica che cervello. Non bisogna ragionarci così tanto.

Tu, direttamente o indirettamente, hai avuto esperienza di tanti mercati diversi del fumetto a livello internazionale. Qual è la caratteristica del mercato italiano che lo distingue da questi?

In realtà non noto troppe differenze, almeno nel mercato. C’è ovviamente la quantità di venduto che è infinitamente inferiore, ma è anche un Paese più piccolo. Non sono gli Stati Uniti d’America, ecco. Rispetto alla Francia, almeno da quello che so, perché non ho mai pubblicato là finora anche se The Spider King arriverà presto anche lì… Si dice sempre che in Francia ci sia un rispetto diverso per i disegnatori e per il fumetto che viene insegnato nelle scuole e tutte queste cose qua.

Io sono abbastanza contento di come le cose stiano andando qui. Mi sembra che, rispetto a qualche anno fa, il fumetto sia diventato una cosa molto più mainstream, nonostante ogni tanto qualche personaggio famoso se ne esca con delle battute infelici e lo utilizzi per fare esempi negativi. Anche persone che magari non hanno mai considerato il fumetto come opera d’arte, adesso iniziano a dire che è una parte importante della cultura italiana

Chiudiamo con la domanda di rito per eccellenza: su cosa stai lavorando adesso?

Inizierò a breve una miniserie per Dark Horse Comics. Ancora non posso dire molto, sarà un fantasy abbastanza classico, ma con una svolta nautica, diciamo!

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The spider king. Il re ragno
  • Vann, Josh (Autore)

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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