Intrattenimento

Venezia 75: l'ultimo giorno a bordo di una DeLorean!

E siamo giunti alla fine. La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è ufficialmente conclusa ieri, con la tradizionale cerimonia di consegna dei Leoni, seguita dalle diverse proiezioni dei film vincitori. A questo link potete trovare la news che raccoglie tutti i titoli premiati, mentre di seguito trovate il recap di questa ultima giornata!

Ovviamente l’ultimo giorno è stato molto meno intenso rispetto a quelli precedenti, ma non significa certo che non ci siano stati sviluppi interessanti. Protagonista dell’ultima giornata è stato il film di chiusura Driven di Nick Hamm, che racconta la storia di Jim Hoffman, informatore dell’FBI e amico di John DeLorean, creatore della macchina che porta il suo nome. Noi abbiamo approfittato anche della giornata più tranquilla per visitare la magica isola dedicata alla realtà virtuale per scoprire di più sui film e installazioni presentati in questa location.
Di seguito trovate i pareri sulle ultime proiezioni a cui abbiamo assistito durante la Mostra.
Driven, di Nick Hamm – Fuori Concorso
Il film di chiusura della 75° Mostra di Venezia è ispirato alla vera storia di Jim Hoffman, un uomo dal passato complesso e oscuro, che si ritrova ad agire come informatore per l’FBI e a stringere un rapporto molto stretto con John DeLorean, proprio mentre questi si prepara a lanciare sul mercato la leggendaria auto con le portiere ad ali di gabbiano. Il film è una visione piuttosto piacevole, sebbene non spicchi particolarmente rispetto a tanti altri visti durante la manifestazione. Nota di merito però a Lee Pace, che regala l’ennesima ottima performance nel ruolo del creatore della DMC-12. Un po’ retorico, ma comunque interessante In The Making of “Driven”, documentario di backstage del progetto, incentrato soprattutto sulle difficoltà nelle riprese incontrate a seguito del passaggio dell’uragano Maria in Porto Rico, dove la popolazione ha subito (e subisce ancora) gravissimi disagi in ogni campo.
Ghost in the Shell: Virtual Reality Diver, di H. Hiroaki – Best of VR – Linear
Un’avventura ambientata nel mondo di Ghost in the Shell, vista però in realtà virtuale, con tutte le caratteristiche di questo universo, così come i temi ricorrenti, a partire ovviamente dall’identità di sé. Visivamente eccezionale, c’è da perdersi nelle luci e i colori durante la visione e anche da un punto di vista narrativo è coinvolgente. Forse si poteva fare di più per renderlo più a trecentosessanta gradi, nel senso che al di fuori degli eventi principali della scena, c’è poco da osservare intorno a sé. Apprezzabile un uso della camera in terza persona, che permette una regia più diversificata e che forse è la strada più corretta per questo mezzo.
Isle of Dogs: Behind the Scenes (in Virtual Reality), di W.Anderson, VR diretto da Fèlix e Paul – Best of VR – Linear
Una video-intervista di backstage ai cani di Isle of Dogs, che spiegano ciascuno il proprio personaggio e le proprie motivazioni. Coinvolgente in toto, dato che girandoci intorno potevamo vedere la realizzazione delle stesse inquadrature delle interviste, con gli animatori che modificavano, estremamente velocizzati, i modelli per la stop motion. Tanti, tanti easter egg da cogliere, a partire dalla presenza del regista stesso Wes Anderson che forniva i riferimenti per i movimenti del viso. Un ottimo prodotto, legato a un grande film.
VR_I, di G. Jobin, C. Charbonnier e S. Chagué –  Best of VR – Interactive
La più bella tra le esperienze di realtà virtuale che abbiamo potuto testare durante l’evento. Non un semplice filmato a trecentosessanta gradi, ma una vera immersione in un mondo nuovo, grazie alla possibilità di muoversi all’interno di una piattaforma e interagire con gli altri “spettatori”. La scena ambientata in una galleria d’arte ci ha toccati nel profondo e fan ben sperare nella possibilità futura di assistere a mostre (o tour virtuali) realizzate grazie a questa tecnologia. Emozionante il momento all’inizio in cui abbiamo interagito con gli avatar delle altre persone che insieme a noi stavano vivendo l’esperienza: sentire il contatto nella realtà, ma vederlo nel mondo virtuale è sconvolgente, così come scoprire una volta tolto il casco che quell’uomo anziano era realtà una giovane ragazza e viceversa. La riprova del realismo di VR_I è l’istintivo scatto per scansare i personaggi virtuali quando arrivavano a sfiorarci, nonostante fossimo consapevoli della loro impalpabilità. Davvero indimenticabile.
E così si concludono i nostri racconti dal Lido di Venezia per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. A breve arriverà un articolo che riassuma tutto l’evento e cosa ci dice per la prossima stagione cinematografica, ma per il momento vogliamo solo ringraziarvi per averci seguiti fino a qui. È stata un’esperienza fantastica come sempre ed è stato un piacere condividerla con voi tramite i video e i recap. Appuntamento all’anno prossimo per Venezia 76!

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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