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Watson & Lovecraft: tentacoli su Londra

A volte è veramente difficile separarsi da un personaggio preferito, non desideriamo altro che vivere altre mille storie in sua compagnia.
Se siamo lettori appassionati o famelici consumatori di storie (film, telefilm, teatro…) ci sarà capitato più di una volta di innamorarci proprio di quel personaggio senza magari sapere del tutto perché. Ci assomiglia, oppure non ci assomiglia per niente ma ha un profilo che vorremmo fosse parte del nostro carattere, ci ricorda qualcuno, vorremmo uscirci…
Insomma quel legame di ammirazione e di identificazione che ci permette di portare via con noi un pezzetto di storia.
Più forte è il legame che si crea tra noi e i personaggi, più doloroso è il distacco inevitabile che dovremo affrontare alla fine della storia della nostra nuova conoscenza.
Per quanto la conclusione possa essere ottima e soddisfacente, il senso malinconico della fine fa parte del gioco, ma a volte può essere superato con la speranza di ritrovarsi tra altre pagine, in altre storie; ecco allora la forte tentazione di ritrovare i vecchi amici in altri tempi e altri luoghi, alle prese con nuove avventure.
Ci sono tante diramazioni che soddisfano questo bisogno, dai sequel, agli spin-off per passare alla fan fiction, tutti possibili sviluppi di una storia principale che aiutano a soddisfare il bisogno di ritrovare un volto conosciuto tra nuove pagine in nuovi contesti.
Non solo, la fantasia può permetterci di creare intrecci mettendo su una stessa scena personaggi che vengono da mondi molto diversi e lontani.
È quello che ad esempio è successo grazie all’iniziativa promossa da Cagliostro E-Press che l’anno scorso ha indetto un bando di concorso per autori e disegnatori esordienti e non.
H.P. Lovecraft ha appena iniziato a scrivere una storia (proprio Il richiamo di Cthulhu) che non riesce a completare, afflitto dalla sua ricaduta nella depressione e da continui incubi disturbanti. Sotto consiglio del vecchio amico Dunsany, H.P. si reca a Londra in cura da un anziano dottore interessatosi negli ultimi anni alla psicanalisi. Il medico in questione ha avuto un passato piuttosto turbolento al fianco del più grande detective di tutti i tempi: Sherlock Holmes, ormai scomparso da tempo.
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Lovecraft è quindi in cura per un anno, il 1927 per la precisione, presso il dottor Watson e i due si troveranno coinvolti in una serie di vicende bizzarre e spaventosi delitti.
Le 13 storie raccolte nel volume 221B Baker Street, London 1927. Dr. Watson & Dr. Lovecraft, uscito quest'anno, vedono infatti protagonisti i due beniamini dell’immaginario della narrazione del mistero e dell’orrore a cavallo tra Otto e Novecento. Due stili e due temi diametralmente opposti quelli di Doyle e di Lovecraft che vengono qui riuniti in modo forse non pienamente ortodosso.
Colpisce come uno dei due indagatori sia proprio Lovecraft, quindi non un personaggio dalla nascita, ma uno scrittore, una persona reale divenuta protagonista di storie di altri autori.
Il fascino della figura di Lovecraft si è indissolubilmente legato a quello dell’universo horrorifico partorito dalla sua mente, e le sue difficili vicissitudini biografiche hanno evidentemente aiutato la sua trasformazioni in personaggio a pieno titolo nell’immaginario collettivo.
Nel volume sono state incluse 12 storie (più una), una per ogni mese dell’anno 1927, di 12 autori e disegnatori diversi che vanno a comporre un ciclo di avventure intorno al nucleo centrale.
Lo stile è quindi estremamente variegato, la qualità della scrittura è piuttosto fluttuante, con buone punte come l’Avventura del folle assassino o l’Avventura dell’antico medaglione ispirata al Richiamo di Cthulhu.
Potete leggere le storie in formato digitale, oppure ordinare il volume cartaceo, direttamente sul sito.

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Francesca Giulia La Rosa

Trekker, whovian. Non amo le etichette (a parte queste?). Traduttrice, editor a caccia di errori come punti neri nel tessuto della realtà. Essere me è un’esperienza profondamente imbarazzante.

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