A distanza di due anni dall’ultima pellicola ecco ritornare i famosi mutanti di casa Marvel in una nuova avventura cinematografica, ancora una volta diretti da Bryan Singer, già regista dei primissimi due episodi della saga e di Giorni di un Futuro Passato. Questo è il primo film, dopo il reset avvenuto nella precedente storia, che vede ormai come ufficiale il nuovo cast nel ruolo degli X-Men, da Jennifer Lawrence a Michael Fassbender, cast che fino ad ora si è comportato piuttosto bene. Anche il nemico scelto per quest’importante occasione è da pesi massimi: Apocalisse, il primo mutante della storia, è sicuramente uno dei villain più affascinanti e potenti che sia mai apparso contro gli X-Men. Insomma, le nostre aspettative per questa nuova avventura erano alte tanto quanto la caduta che c’è stata dopo averlo visto. Attenzione, se siete sensibili a ogni più piccolo spoiler, evitate di leggere.
Il vecchio cast fa il suo lavoro, ma alla fine del film resta la sensazione che ognuno di loro avrebbe avuto bisogno di maggior spazio. In particolare Xavier, che ha il suo momento più importante solo quando si scoprirà l’origine della sua calvizie. Le nuove leve non brillano particolarmente, specialmente Ciclope, interpretato da Tye Sheridan, e Jean Grey, cui dà il volto Sophie Turner, direttamente da GoT; entrambi non ci hanno convinto appieno nei panni della futura coppia di mutanti, forse non solo per colpa delle loro interpretazioni, ma anche a causa della sceneggiatura in cui si sono ritrovati. Quicksilver, dopo il successo della sua apparizione nel precedente capitolo, torna nuovamente con un ruolo maggiore. Ovviamente non poteva mancare un’altra scena fatta al rallentatore e tanti rimandi di questo personaggio che strizzano l’occhio al mondo nerd. Dunque, il mutante interpretato da Evan Peters è quello che ci ha più convinti, anche se ci ha lasciato perplessi la scelta di confermarlo figlio di Magneto (nei fumetti lo è sempre stato, ultimamente si è scoperto che è stato adottato), visto che nel precedente film lo si era negato prima dell’uscita (anche se ammettiamo che in realtà c’erano stati dei dialoghi in cui si trovavano delle allusioni molto vaghe).
Le scene di combattimento sono ridotte all’osso, lasciando l’unica grossa battaglia alla fine. Battaglia che non entusiasma per niente, ma anzi annoia molto. Le coreografie sono piuttosto minimali e nonostante lo scontro corale non viene dato molto risalto alle vere capacità dei personaggi. Se si pensa a cosa abbiamo visto neanche una settimana fa in Civil War, capiamo bene come queste scene vengano polverizzate nel confronto.