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Nuove regole per gli Oscar dopo il caso Andrea Riseborough

L’organizzazione che si occupa del cinema e delle arti, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ha annunciato lunedì le nuove regole e disposizioni per la 96a cerimonia degli Oscar. Tra le novità ci sono le precisazioni sulle campagne, un aspetto cambiato dopo la sorpresa della campagna di Andrea Riseborough che le ha fatto ottenere una candidatura come miglior attrice.

Dopo Andrea Riseborough cambiano le regole degli Oscar

Da ora in poi, le norme dell’Academy riconoscono formalmente eventi e incontri privati tra i membri. Come quelli che alcuni nomi della sezione attori hanno organizzato per mostrare il film di Riseborough, To Leslie, ad altri elettori degli Oscar. Tuttavia, non li considerano come eventi ufficiali per la promozione dei film. Quindi è proibito agli studios finanziarli, organizzarli o appoggiarli.

L’Academy ha anche fatto chiarezza sulle regole sull’uso dei social media, un altro mezzo della campagna di base di Riseborough che ha fatto discutere. I membri possono usare i social media ma non per parlare di preferenze di voto, decisioni, strategie o requisiti di eleggibilità.

La campagna di Riseborough, basata sui questi strumenti e rivolta direttamente ai membri per un film poco conosciuto, le ha fruttato una Nomination. L’Academy sembra voler limitare i post come quello di Frances Fisher su Instagram che invitava i membri a vedere il film e a non votare per lei perché altre attrici (ne ha nominate quattro) erano “sicure”.

Oscar 2023: vincitori e polemiche

L’Academy ha anche ridotto il numero di proiezioni “ospitate” (di solito da una celebrità o da un regista) a un massimo di quattro nella fase uno e le ha eliminate del tutto dopo le Nomination. E ha poi portato diverse altre novità per regolamentare maggiormente le campagne.

Il caso Riseborough e queste nuove regole sottolineano come le nomination agli Oscar dipendano da moltissimi fattori, non solo la qualità del film. Prima di tutto bisogna far sì che chi vota lo possa vedere, qualcosa di complicato per film con poco budget come To Leslie. Dovremo aspettare l’anno prossimo per capire come queste regole impatteranno le nomination.

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Source
Deadline

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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