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The Continental: si può fare a meno di John Wick | Recensione

Il primo passo televisivo del franchise action è più che convincente e capace di diversificare

The Continental è una serie TV (in arrivo in Italia su Prime Video il 22 settembre) che per la prima volta allarga i confini dell’universo di John Wick oltre i film omonimi. Un prequel, che ci porta in un’altra epoca per esplorare quel mondo di assassini dalle regole ferree che abbiamo imparato a conoscere. Arrivata in un momento chiave del franchise, questa serie TV potrebbe essere la chiave per il suo futuro. E avendola vista in anteprima, possiamo dire che è decisamente convincente.

The Continental, la serie TV quarant’anni prima di John Wick

Questo show ci fa fare un viaggio nel tempo, per ritornare ai primi anni ’70. Gli Stati Uniti stanno ancora sentendo l’impatto della guerra in Vietnam, New York è una città ancora dai molti lati oscuri e una ricca popolazione criminale e il Continental è in mano a un uomo di nome Cormac.

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Tuttavia, molti di quegli elementi del ricco mondo di John Wick sono già solidamente affermati. Le regole di non ingaggio nell’hotel, le monete d’oro, la Gran Tavola sono presenti ed è in questo mondo che ci troviamo a muoverci. Lo viviamo dagli occhi di Winston Scott, lo stesso personaggio che nei film è interpretato da Ian McShane. Tornato da Londra per trovare suo fratello, si troverà invischiato in un grande complotto criminale, che lo obbligherà a confrontarsi con il proprio passato e a scegliere cosa vuole fare del suo futuro.

Il che è un modo molto evocativo per dire che questa serie TV è una origin story per Winston e gran parte dell’universo di John Wick che conosciamo, anche oltre il The Continental. Una vicenda che si immerge pienamente nell’epoca in cui è ambientata, regalando grandi perle non solo dal punto di vista visivo, ma anche musicale (seriamente, non vediamo l’ora di tuffarci nella playlist ufficiale dello show).

Questo avviene introducendo anche tanti nuovi personaggi e incrociandone le vicende. Rispetto ai film (come vedremo tra poco) infatti abbiamo una storia meno focalizzata sul suo protagonista, che dà spazio a un intreccio più elaborato. E sebbene non tutte ci abbiano convinto fino in fondo, è affascinante vedere anche altre prospettive su questo universo così complesso.

Sì, ma John Wick dov’è?

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Photo by: Katalin Vermes/Starz Entertainment

Naturalmente non ci riferiamo al personaggio con questa domanda (che all’epoca dei fatti dovrebbe avere una decina d’anni) quanto più al suo franchise. Perché il mondo di John Wick e tutto ciò che conosciamo si fa piuttosto attendere durante la visione di The Continental. Anche gli elementi espliciti non sono introdotti subito, ma piuttosto li (ri)scopriamo passo passo.

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E se sotto quel punto di vista la distanza tra film e serie va effettivamente a colmarsi, su altri piani restano due prodotti molto diversi. Non solo perché Winston è un protagonista meno centrale, ma soprattutto parecchio differente da John Wick, ma perché The Continental ci racconta una storia decisamente più elaborata di quella vista sul grande schermo, tanto da finire in un genere separato.

Per quanto l’azione (tra combattimenti, sparatorie e inseguimenti) resti sempre su un buon livello, non è più il fattore trainante, quello che ci fa proseguire nella visione e ci esalta. E valutando il minutaggio complessivo, si può capire come il vero focus di tutto sia l’intreccio delle diverse vicende, ricche di segreti da svelare. Insomma, se John Wick era un action puro, a volte addirittura un film di supereroi pur senza basarsi sui fumetti, The Continental siamo nel territorio dei thriller più concreti. Sebbene qualche gran bel combattimento che ci riporta alla mente quelli di Keanu Reeves non manchi.

Tutto questo è un punto di forza, non solo della serie ma del franchise intero. Non solo perché The Continental diventa così un prodotto assolutamente accessibile anche a chi non conosce la saga cinematografica, ma perché dimostra che si può diversificare con successo. Invece di giocare al rilancio sul piano dell’azione, dove sarà difficile superare John Wick 4 (anche se forse si può ancora trovare spazio per un quinto capitolo), si può puntare altrove. Allargando sempre di più un universo affascinante come pochi.

The Continental è un esempio di ottima televisione

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Soprattutto poi, questo show dà una lezione di come sganciarsi dai parametri di una televisione del passato, abbracciando in pieno i vantaggi dello streaming. Con una libertà quasi inglese, ci offre tre puntate con una durata superiore alla media e relativamente variabile. Racconta la storia che desidera senza stritolarla o stiracchiandola. Gestisce il suo budget ottimamente, creando un prodotto di qualità e convincente.

In questo senso è magistrale la presenza di Mel Gibson, il nome più noto del cast e di parecchio. La sua presenza è moderata, bilanciata con attenzione ma il suo personaggio (che ricorda una versione ripulita del Luther Voz di Machete Kills) ti cattura e resta addosso. E diventa uno degli aspetti più affascinanti dello show.

Per quanto ci riguarda quindi, The Continental è decisamente promosso e non vediamo già l’ora di scoprire quali potrebbero essere i passi futuri dell’universo di John Wick.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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