The Hunt for Gollum: dubbi, previsioni e speranze sul nuovo film de Il Signore degli Anelli

Popoli liberi della Terra di Mezzo, pronti a tornare su Arda? La notizia dell’arrivo di un nuovo film ambientato nel mondo de Il Signore degli Anelli è piombata dal cielo come il peggiore dei Nazgûl portando con se emozioni, domande e paura alla comunità di appassionati del mondo Tolkeniano. Appartenendo con Orgoglio(Nerd!) a questa categoria, non potevamo esimerci dal partecipare alle trepidazioni del momento raccontandovi le nostre speranze e ipotesi sul progetto e i doverosi dubbi.

Non sarebbe di certo la prima volta che un’opera tratta o ispirata da Il Signore degli Anelli e affini deluda le aspettative dei fan. Complice la ancora vivissima risonanza delle pellicole cinematografiche di Peter Jackson, i prodotti recenti della Terra di Mezzo non hanno di certo brillato. Tra la tiepida serie TV de Gli Anelli del Potere e la glaciale accoglienza del videogioco dedicato proprio a Gollum, il connubio Tokien=Successo non è più così scontato.

Ma non perdiamo le speranze… Non subito almeno! Vediamo cosa ha da offrirci il progetto The Hunt for Gollum, le opportunità che potrebbe cogliere e gli imprevisti che potrebbe incontrare.

Il nuovo film su Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum

The Hunt for Gollum è il titolo provvisorio del nuovo film il cui arrivo è previsto per il 2026. Si tratta del primo film di una nuova serie di pellicole ambientate nella Terra di Mezzo di cui attualmente non sappiamo nulla. Come da titolo, il film vedrà come protagonista l’amatissimo/odiatissimo Gollum, personaggio chiave sia ne Lo Hobbit che ne Il Signore degli Anelli tra i più affascinanti (in senso lato…) della saga.

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The Hunt for Gollum vedrà alla regia Andy Serkis che tornerà anche a vestire i panni di Gollum come già fatto nei film de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Quest’ultimo sarà coinvolto nel progetto ma “soltanto” come produttore e sceneggiatore. La sceneggiatura vedrà anche la partecipazione di Fran Walsh e Philippa Boyens così da ricostruire il gruppo di scrittori che hanno partecipato ad entrambe le trilogie di Jackson.

I dettagli sulla trama sono pressocché inesistenti. Sappiamo solo che si tratterà di un film prequel de Il Signore degli Anelli che racconterà le (dis)avventure di Gollum nella Terra di Mezzo, a detta di David Zaslav, CEO di Warner Bros. “Storie ancora mai raccontate“.

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La caccia di Gollum: la possibile trama

In realtà, di storie su di Gollum da raccontare ce ne sono e tante. La vita del nostro sfortunato “Hobbit” è stata piena di eventi che lo hanno portato in giro per La Terra di Mezzo, tra gli elfi, i nani e gli orchi di Mordor. Tralasciando le sue avventure durante gli eventi de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli che siamo certi conosciate bene (GIUSTO?!), rimangono oltre 60 anni tra i due libri che nessuno ci ha effettivamente raccontato, nemmeno Tolkien.

Non abbiamo infatti capitoli importanti dedicati a Gollum ma quello che sappiamo lo sappiamo da brevi dialoghi tra i protagonisti, dalle Appendici e soprattutto dal capitolo “Il Concilio di Elrond” nel libro La Compagnia dell’Anello. Sappiamo infatti che dopo aver perduto l’Anello per mano di Bilbo, Gollum rimase per molto tempo nella sua caverna prima di decidersi a lasciare le Montagne e inseguire l’Hobbit. Alla ricerca della Contea, Gollum finì invece proprio a Mordor scoprendo le segrete di Cirith Ungol e divenendo servo di Shelob. In breve tempo fu catturato dagli orchi e sotto tortura, fu costretto a rivelare alle forze di Sauron dove si trovasse l’Anello.

Gollum fu quindi rilasciato e fuggì da Mordor ma in breve fu catturato alle Paludi Morte da Aragorn, inviato da Gandalf proprio per interrogare Gollum sull’Unico. Da qui venne affidato agli elfi di Bosco Atro, nel regno di Thranduil, dove però riuscì a scappare. La sua fuga lo portò alle miniere di Moria dove però rimase vittima degli infiniti corridoi e dalla sua grandezza e non ne poté più uscire. La situazione di Gollum cambiò quando proprio a Moria incontrò la Compagnia dell’Anello.

Dubbi e perplessità: il problema dell’ignoto

Questo è il viaggio di Gollum tra gli eventi de Lo Hobbit e quelli de Il Signore degli Anelli che potremmo vedere in The Hunt for Gollum. I pochi dettagli a disposizione rappresentano uno dei principali dubbi che è nato in noi dal momento dell’annuncio del film. Avere così scarse informazioni tra le mani renderà necessario e doveroso un grande lavoro di rimaneggiatura e aggiunta ai contenuti di Tolkien. Questo è indubbiamente un’arma a doppio taglio.

Sebbene da un lato abbiamo l’attraente possibilità di ampliare la storia mai raccontata di uno dei personaggi più iconici del mondo del Fantasy, dall’altro abbiamo il rischio di creare una storia assolutamente non in linea con il ritmo, la trama e le intenzioni dell’Opera di Tolkien. A ciò si aggiunge la perplessità di vedere un’intera pellicola di X ore dedicata a un solo personaggio. Per quanto importante, la ricchezza dei lavori di Tolkien sta anche nel mix incredibile di personaggi e personalità che si susseguono nel corso dell’avventura.

Concentrarsi solo su di Gollum, potrebbe essere un rischio davvero altissimo.

Sogni e speranze: c’è del potenziale

Tuttavia, il percorso di Gollum tocca tanti luoghi della Terra di Mezzo e altrettanti personaggi, che abbiamo già visto nelle trilogie cinematografiche di Jackson. Questo potrebbe garantire un fantastico effetto nostalgia senza cadere (troppo) nel fanservice, in un viaggio praticamente inverso rispetto a quello fatto dalla Compagnia che riporterebbe sullo scenario personaggi storici come Aragorn o Thranduil. Con loro e con le dovute accortezze temporali, sia nel mondo di Tolkien che in quello reale, potrebbero anche tornare alcuni dei volti del cast dei film originali. (Viggo, dicci che te la senti!)

A ciò si aggiungono anche le potenzialità del “mai raccontato prima” che offre un ventaglio di opzioni davvero interessanti. Rappresentare su schermo la cattura di Gollum a Mordor o l’interrogatorio da parte delle forze di Sauron potrebbe essere davvero interessante con paesaggi e ambientazioni che strizzano l’occhio alla trilogia. Come se non bastasse, si potrebbe anche raccontare il passato di Smeagol, l’allontanamento dalla sua famiglia o il momento della nascita della sua doppia personalità.

Insomma, il potenziale è davvero altissimo, così come i rischi. Servirà un intelligente mix di accortezza, creatività e di doveroso rispetto per le opere di Tolkien per riuscire a creare un’Opera degna di entrare nel podio delle opere tratte da Il Signore degli Anelli.

Riuscirà Peter Jackson e il suo team a ripetere la magia della trilogia originale? Lo scopriremo nel 2026!